Oggi è il grande giorno. Kyle è chiuso in camera a studiare per gli esami del diploma da circa una settimana, e così non si sono fatti vedere neanche Maliki, Tobias e Adry, durante le uscite del weekend.
Suonano il campanello, ed entrano tutti. Non avevo dubbi che anche chi deve fare gli esami questa settimana sarebbe venuto, per la festa di benvenuto che abbiamo organizzato a Ken.
Meredith entra con un vassoio di pasticcini in mano. Holly li prende e li mette in frigo, vedo Kyle scendere le scale e andare incontro a Joanna, mentre i giocatori della squadra di football mi danno pacche sulla schiena, mi fanno il solletico e mi sorridono entusiasti.
"Contenta?" Mi chiede Owen con un sorriso che gli arriva da un occhio a un altro.
"Contenta, eccitata, felice e... non sto più nella pelle!" Saltello sul posto.
Lui ride e mi accarezza la schiena.
In pochi minuti la casa si riempie, e tutti cominciano a parlare, chi con mio fratello, chi con i miei fratellastri, e chi persino con la tata di Lion.
Poi Daniel mi individua, e viene verso di me.
"Vuoi venire anche tu a prenderlo insieme a me? Dovrebbe arrivare tra un'oretta, circa."
"Si!" Esclamò contenta. Sento tutto il mio corpo in agitazione, dalla testa ai piedi. Non riesco più a contenermi, ho bisogno di vederlo.
"Andiamo." MI fa un cenno verso la porta.
Richiamo l'attenzione di tutti, e quando il salone cala nel silenzio più profondo, parlo: "Stiamo andando in aeroporto, quando vedete tornare la macchina nel vialetto, nascondetevi. Intanto finite di mettere a posto quello striscione." Mark e un amico di famiglia annuiscono da sopra la scala mentre cercano di appendere la scritta: Bentornato!
Sospiro. "Bene. A dopo." Ed esco senza nemmeno aspettare Daniel. Lui mi raggiunge di corsa sorridendo.
Durante il tragitto in macchina sono troppo agitata per parlare, e a ogni domanda di Daniel rispondo con cenni della testa o a monosillabi, e lui sorride.
"Cavolo! Non c'è un buco libero!" Esclama Daniel frustrato dopo aver fatto il terzo giro nel parcheggio. "Senti, fa' una cosa, tu scendi e aspettalo, io rimango qui. Ti ricordi dove sono?"
"Si, si." Mi catapulto giù dalla macchina ed entro dentro l'aeroporto. Nella sala d'attesa, vedo tutti i familiari abbracciare i propri figli, padri, madri, o chi che siano, ma lui non c'è.
Le mani tremano, la fronte suda. Non sto un attimo ferma, faccio avanti e indietro, e poi lo sento.
Sento la sua voce, il mio nome.
Lo guardo. I capelli sono leggermente più corti di prima, ma sta benissimo anche così, e posso anche vedere un velo di barba, che gli dà un'aria ancora più sexy. Sotto quella maglietta bianca sembra ancora più muscoloso, più forte di prima.
Comincio a piangere. Lacrime che scorrono senza fine, poi lo vedo lasciare i bagagli a terra e allargare le braccia. Io senza alcun esito gli corro incontro, e mi fionda tra le sue braccia. Mi prende in braccio, mettendo le mani sotto le cosce, e piango sulla sua spalla. Mi stacco un attico, lo guardo. Ha le lacrime agli occhi, e un sorriso enorme.
Io non dico niente, ma, semplicemente, lo ricopro di baci dalla testa ai piedi.
Dopo un po' sospiro. "Ti amo, ti amo, ti amo, ti amo..." e lo bacio appassionatamente sulle labbra. Assaporo tutto di lui. Annuso il suo odore. Quell'odore che mi è mancato tanto.
Mi posa a terra, mi prende il viso tra le mani e lo guarda. Gli occhi gli luccicano, poi è il suo turno di ricoprirmi di baci. Intorno a noi mi accorgo che si è radunata una serie di persone, che ci guardano e applaudiscono.
Io rido e poggio la fronte sulla sua. "Finalmente."
"Finalmente." Ripete lui, sorridendomi e baciandomi di nuovo.
Continuo a piangere disperatamente.
"Ehi, shhh, non piangere, ora sono qui." Mi accarezza la schiena.
"Mi sei mancato tantissimo." Lo abbraccio e gli bacio il petto.
"Anche tu, piccola, anche tu." Continua ad accarezzarmi affettuosamente.
Quando mi stacco, sorridiamo, entrambi. E sono la persona più felice dell'universo. Kendall è qui. Kendall è qui accanto a me.
"Ti amo." MI bacia un'ultima volta e prende la valigia. Mi mette un braccio intorno al collo ed io il mio intorno alla sua vita, e ci dirigiamo verso l'uscita.
"Ora sei ufficialmente nella marina?" Gli chiedo.
"Macché! Devo ritornare a settembre. Il programma dura altri tre anni, il che è fantastico, perché è come se facessi l'università, solo che ci addestreranno per entrare ufficialmente nella US Navy." Sorride orgoglioso.
"Oh." Altro tempo senza di lui.
"Non fare così, tesoro. Tornerò per le vacanze del ringraziamento, quelle di natale, e durante tutte le feste possibili. Ti farò visita in qualsiasi momento potrò, per evitare che qualcuno ti porti via da me." Mi bacia sulla bocca.
Arriviamo alla macchina, e Daniel e Kendall si abbracciano.
Durante tutto il viaggio il padre riempie di domande il figlio, e quando arriviamo a casa, da fuori le luci sono spente.
"Gli altri sono tutti via, torneranno tra poco." Dice Daniel, facendomi l'occhiolino di nascosto.
Quando apre la porta finestra usando le chiavi, improvvisamente le luci si accendono con un grande strillo, rivelando tutti gli amici che ho invitato.
Kendall rimane perplesso per due o tre secondi, e poi scoppia a ridere.
"È stata una tua idea?" Mi chiede.
Annuisco e gli sorrido. Stacco la mia mano dalla sua e lo lascio salutare gli amici, che lo accolgono con pacche sulla schiena, abbracci e anche un po' di lacrime.
"Ora basta pianti e divertiamoci!" Urla Cole con un bicchiere in mano, portandolo avanti e poi sulla bocca, per bere.
Holly non si stacca praticamente più dal figlio, e Liz tiene la mano sia a me che a Ken.
"Bene, ti lascio divertire con gli amici." Dice la madre al figlio baciandolo sul mento. "Che dici, Liz, andiamo?" La piccola annuisce e corre via.
Mentre Ken va verso i suoi amici, io mi siedo sul divano, e penso a tutto. A quello che mi diceva prima di essere tornato, all'emozione di quando l'ho visto e alle parole di Joe: "io non ti avrei mai lasciata andare."
Con questo volevo dire che Ken non mi ama come dice?
Forse è vero. Altrimenti perché dovrebbe andarsene di nuovo?
Ha ragione lui, però, è come se avesse frequentato il college. Se ne sarebbe andato. E il prossimo anno, il mio ultimo anno, l'avrei comunque trascorso vedendolo poco.
Potrebbe essere un segno, però. Magari non dovremmo stare insieme. Magari è stato uno sbaglio fin dall'inizio.
"A che pensi?" Mark mi mette un braccio intorno alle spalle.
"Nulla."
"Ora non dovrai più lamentarti e chiuderti in camera." Mi fa il solletico con il suo naso sulla mia guancia.
"E smettila." Gli dò una gomitata sulla costola.
"Stai importunando la mia ragazza?" Kendall si mette davanti a noi.
"Eh, proprio quello." Sorride Mark. "Te l'ho guardata io, mentre eri via. Dovresti ringraziarmi." Leva la mano dalla mia spalla per mettersela sul petto.
Scoppiamo tutti e tre a ridere.
"Ora vado, belle bamboline a ore tre." Indica un gruppo di ragazze che gli sorridono e ghigna facendogli l'occhiolino.
"È sempre il solito." Commenta Kendall prendendomi la mano e baciandola.
"Ei piccioncini! Che bello vedervi di nuovo insieme!" Meredith si avvicina a noi, insieme a Cole, che ha un braccio intorno alla sua via. Lei ha un bicchiere in mano, e lui non le si stacca neanche un secondo.
"Si, mia sorella era una lagna, senza di te."
Ken mi guarda e mi sorride.
"Che ne dite di una rimpatria tutti insieme in spiaggia? Un giorno di questi, prima degli esami." Fa Mer quando dietro di loro compaiono Tobias e Adry.
"Si, sarebbe una buona idea, ma dobbiamo studiare. Sento che quest'anno è la volta buona che mi bocciano." Tob scuote la testa.
"Verrai alla festa di diploma, vero? Ce ne son due, una per la fine dell'anno e una del diploma. Dovresti venire a tutte e due, sai?" Gli chiede Adry.
"Non penso che sarebbe una buona idea...." Risponde lui titubante.
"Oh, eddai! Ti accompagna Sophie, no? Almeno a quella di fine anno. Sai, io sono nel comitato organizzativo, c'è pure Michelle." Meredith sospira.***
Quando la festa finisce, Holly e Daniel se ne vanno a letto, lasciando a noi tutto il lavoro sporco. La tata di Lion lo fa addormentare, e se ne va anche lei.
Quando abbiamo finito di pulire Mark esce per andare in discoteca, Steven se ne va a dormire, Kyle va in camera con Joanna, Roger e Henry escono per chissà dove, e Liz segue Stev.
"Pronti per andare in spiaggia?" Chiede Lee quando tutti quanti ci siamo messi mute e abbiamo preso tavole.
"A dire il vero avevo altri programmi per stasera, con te, ma dovrò aspettare." Mi sussurra Ken all'orecchio, facendomi rabbrividire.
"Già." Blocco la sua mano che stava andando a toccare il mio sedere.
Usciamo, attraversiamo la strada con la tavola sotto braccio, e arriviamo in spiaggia.
Io mi butto subito in acqua, seguita dagli altri. Le uniche luci sono quelle dei lampioni in strada e della luna piena. Le onde non sono il massimo, ma ci si accontenta.
Dopo una bella surfata tutti insieme ci leviamo le mute e raggiungiamo Maliki e Lee, che hanno intanto acceso un falò. Prendo l'asciugamano e io e Ken ce lo avvolgiamo intorno.
"Tra tre mesi, ci divideremo tutti." Fa Lee, improvvisamente seria.
"Già." Tobias tracanna una birra. "Io andrò, forse, alla UCF, a Orlando." Ghigna "Ki alla Duke, a dodici ore da qui... Adry alla Lynn... e tu, Ken, in qualche base sparsa per l'America per diventare un Marin."
"Ci rivedremo, comunque." Assicura Meredith.
"Io e Tob possiamo tornare quando ci pare. Sono Ken e Ki il problema." FA Adry. Nessuno se ne accorge. Nessuno si accorge che il mio cuore sta battendo più lentamente. Ormai lui ha smesso di sperare. Kendall se ne andrà. Abbiamo tre mesi, però.
Sospiro e mi appoggio alla sua spalla.
"Cristo santissimo, siamo dei depressi." Commenta Cole.
"Conoscervi, ragazzi, è stata la cosa più bella che mi sia capitata." Sentenzio io. "Non pensavo avrei legato così tanto con voi. Anzi, non ero nemmeno contenta di venire qui. Sapevo che sarei stata in un manicomio, a casa mia." Ridacchio nervosamente. "E in effetti lo è, un manicomio. Ma un manicomio meraviglioso. E, insomma, passo da un manicomio all'altro stando anche con voi." Ridiamo tutti. "Ma vi voglio bene. Sul serio. Ho persino legato con gli altri della squadra di football."
"Sei la nostra ricevitrice preferita." Maliki schiocca la lingua.
"Che ne dite di una partita ora? È da un po' che non gioco." Propone Ken.
"Ci sto. Vado a prendere il pallone a casa." Cole scappa. Lo aspettiamo, e due minuti dopo lo vediamo ritornare con un pallone in mano.
"Squadre?" Meredith si alza. "Vi avverto, io non so giocare, quindi Sophie sta con me."
"Siamo pari. Maschi contro femmine?" Fa Ki.
"E andiamo!" Lee alza il pugno in aria eccitata.
Spiego gusto le regole basilari alle ragazze, hanno visto tante partite, perciò se la dovrebbero cavare.
Quando siamo pronti ci mettiamo in posizione, davanti a me c'è Kendall, che mi fa l'occhiolino.
Quando comincia la partita la palla ce l'hanno i ragazzi. Arriva a Kendall, ed io lo distraggo stringendogli una chiappa. La palla gli cade di mano per la sorpresa, ed io la riprendo alla svelta, correndo dalla parte opposta per fare touchdown. Vengo placcata da Cole, e entrami cadiamo a terra, lui sopra di me. Lo spingo via e riprendo la palla, lanciandola a Adry. Corro velocissima fino ad arrivare alla loro base, poi vedo arrivare la palla in aria e la prendo, facendo touchdown.
Le ragazze esultano, e la partita ricomincia.
Noi cerchiamo di distrarre i ragazzi il più possibile, ma una volta capita la loro tecnica cominciano a recuperare punti, e finiamo tutti distrutti sulla sabbia.
Scoppiamo a ridere, per qualche strana ragione.
Arriva il momento di tornare a casa, e ci salutiamo tutti. Io, Ken e Cole torniamo a casa, e appena io e Ken saliamo in camera, si butta sopra di me e mi ricopre di baci.
Finiamo nudi nel letto in un batter d'occhio, e solo ora penso a quanto mi sia mancato fare l'amore con lui.
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Manicomio al n. 23
RomanceFINITO- Sophie è cresciuta con due fratelli e dei cari amici dei genitori, che hanno cinque figli maschi. Era la vittima di tutti gli scherzi che avevano in mente i ragazzi, ma nonostante ciò si era dispiaciuta per la loro partenza... Nove anni dopo...