17.

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Sento premere in vari punti della testa, ma delicatamente. Apro gli occhi controvoglia e il mio cuore comincia a tremare. Kendall mi sta riempiendo di baci, e mi sussurra parole dolci.
"Buongiorno, tesoro."
"Ehi!" Mi dimeno sotto le coperte. "Mi hai svegliata." Lo guardo negli occhi sorridenti.
"È quasi mezzogiorno." Mi bacia sul naso.
Sbuffo e mi alzo a sedere. Lui ridacchia e io lo guardo storto. "Che c'è?"
"Sei bellissima." Posa le labbra sulla mia guancia.
"Certo... come no." Mi alzo e mi guardo allo specchio.
"Guarda che occhiaie!" Strillo.
Lui ride ancora di più e si ributta sul letto.
Il mio stomaco brontola. "Ho fame."
"Scendiamo, allora." Si alza velocemente e mi afferra la mano.
Usciamo dalla camera e andiamo in corridoio. Roger esce da camera sua, vestito di tutto punto.
"Ehi! Finalmente svegli!" Poi il suo sguardo passa sulle nostre mani intrecciate.
Io d'istinto levo subito la mia e Kendall pare ferito.
Lui fa finta di niente e continua. "Papà è andato a trovare la mamma, tornerà in tardo pomeriggio. Invece Mark è andato ad accompagnare Liz a fare una passeggiata al parco... gli altri sono di sotto. Beh, io raggiungo papà tra una mezz'oretta, se volete venire..."
"No grazie, rimaniamo qui." Lo interrompe brusco Ken.
"Dicci come sta, però." Ammicco e continuiamo a camminare.
"Perché sei sempre così cattivo con lui?"
"E perché appena ci ha visti hai levato la tua mano dalla mia?"
"Perché non può vederci così..."
"Così come?"
"Potremmo dare l'impressione sbagliata!" Esclamo.
"E quale sarebbe quella giusta?" Ci penso prima di dire qualcosa che potrebbe ferirlo ancora di più.
"Ascolta. Non so se ti amo." Sussurro. È una grossa bugia. "Sicuramente provo dei sentimenti che non ho mai provato per nessuno, ma non potrebbe mai funzionare tra noi... capisci che intendo?"
Lui mi guarda addolorato. "Perché no?"
"Perché viviamo nello stesso tetto e siamo fratellastri!"
"Qual è il problema?" Si blocca.
"Come fai a non vederlo?" Gesticolo.
"Quindi, stai dicendo che vuoi continuare a parlarmi come se non fosse nulla, come se io non ti amassi?"
"Non mi ami. Andiamo, non puoi amare una persona che hai incontrato di nuovo da un mese!"
"Ti amo da sempre, cazzo!"
"Non è possibile." Cerco di convincerlo.
"Invece sì!" Urla. Sentiamo qualcuno salire le scale e Stev si blocca davanti a noi.
"Che sta succedendo?"
"Niente. Qualcuno però potrebbe anche farsi i cazzi propri, in questa casa." Fa Kendall, andando dritto in camera sua e sbattendo la porta.
"Ma..?" Mi guarda attonito.
"Non me lo chiedere." Sospiro e scendo le scale. In cucina ci sono Henry e Cole a discutere sui risultati di una partita di football e appena mi vedono mi sorridono.
"Dormito bene?" Mi chiede Henry.
"Si...si." Sono di malumore dopo la conversazione con Ken, ma andava fatta, non potevo illuderlo così. Ora mi crederà pazza, ma non mi interessa. Ho deciso di lasciare anche Joe, l'ho tradito, e la nostra relazione è stata troppo affrettata. "Non dovresti tornare al college?" Gli chiedo.
"No, rimango qui per un altro po'..." si stringe nelle spalle. "Tanto il prossimo venerdì sarà il compleanno di Kendall e domenica quello di Kyle. Volevamo fare un pranzo, o una roba simile, qui a casa..."
Dio, è vero! Mi restano cinque giorni per fargli i regali. E che cosa posso prendergli?
"E tu, invece, vieni agli allenamenti, oggi pomeriggio?" Mi chiede Cole.
"Si, certo." Guardo il vuoto. Non sono per niente dell'umore giusto. Decido di non mangiare e me ne ritorno in camera. Quando mi stendo sul letto penso a quello che in questo momento mi direbbe mamma... I consigli che mi darebbe. Mi direbbe sicuramente di seguire il mio istinto, il mio cuore, ma anche il mio cervello. Il punto è che con Joe sono corsa troppo, e forse anche con Ken. Dio, ma in che casino sto? Vivo insieme a Kendall, e devo ammettere che è irresistibile, e probabilmente ora mi odierà, dopo che ieri sera l'ho baciato così... Dopo che mi ha detto tutte quelle cose dolci... Mi ritrovo ad asciugarmi le lacrime, ma poi mi faccio forse e prendo il telefonino. Scrivo a Joe:

Dobbiamo parlare.

In questo momento sarà in pausa pranzo... infatti mi risponde quasi subito.

Che succede?

Niente, solo che dobbiamo parlare.
Arrivo a scuola per gli allenamenti, che ne dici se mi aspetti dopo?

Manicomio al n. 23Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora