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Scendo giù in salone, e trovo tutta la famiglia riunita sui divani.
"Dove vai, tesoro?" Mi chiede Holly.
"Mi sta per venire a prendere Joe, e poi andiamo a casa di Mer." Mi siedo accanto a Kyle e lui mi abbraccia la vita.
"Tra quanto dovrebbe venire?"
"Una mezz'oretta." Mi stringo nelle spalle.
Abbiamo organizzato una serata con Lee, un paio di amici di Joe che è andato a prendere all'aeroporto e Marvin, della mia squadra. Ultimamente sta uscendo con Meredith.... Mentre lei dice che devo cercare di dimenticare Kendall, e anche per questo ha organizzato la serata con gli amici di Joe. Mi ha raccontato che sono entrambi molto simpatici, e che si conoscono da tutta una vita. Vivono un po' lontano da qui, circa un'ora d'aereo. Non ha specificato dove. Mi ha detto che Gary, uno dei due, è molto carino e che sicuramente mi piacerà. Anche se io non voglio stare con nessuno, ho deciso di assecondarla. Magari mi piacerà. E visto che tra una settimana ci saranno le vacanze di natale, questo sta a significare che Kendall ritornerà a casa, perciò non voglio soffrire ancora di più rivedendolo.
Dopo che lui se n'è andato mi sono sentita uno straccio.
E ancora lo sono. Solo che cerco di nasconderlo.
Tutti si sono ripresi, insomma. Cole ha smesso di uscire con noi altri, ha conosciuto dei ragazzi che erano molto amici di Lon, e parlando di lui e portando avanti le sue idee, aspettative e i suoi sogni hanno cominciato a vedersi. Sono molto simpatici e fanno parte anche loro della squadra di baseball. Landon è quello che mi sta più simpatico tra tutti, però. È sempre gentile e cordiale. Quasi quanto Lon.
"Ti riporta lui?" Mi domanda Daniel.
"Spero di si." Ridacchio.
"Altrimenti chiama e vengo io." Mi fa l'occhiolino.
"Non preoccuparti, io vado in un locale con degli amici lì vicino, sarebbe più comodo se ti riportassi io." Mi dice Cole prendendomi la mano e accarezzandola.
Suonano il campanello e Mark, con il telefono in mano e gli occhi fissi sul telefono, si allunga per aprire il cancello con il bottone.
Vediamo entrare Joanna.
Kyle con un gesto agile si alza e va verso di lei baciandola.
"Noi andiamo su." Ammicca mettendole un braccio intorno alle spalle.
"Buonasera a tutti." Saluta lei.
Io ridacchio, e quando suona Joe mi precipito fuori.
"Ciao." Lo abbraccio.
"Dai, sali." Mi apre la portiera e scivolo accanto a due posti occupati.
Uno è bruno, con gli occhi scuri. Ha un filo di barba, ma a lui sta abbastanza bene. L'altro ha i capelli biondo platino e gli occhi verde scuro quasi castani.
"Ciao! Io sono Nicky." Si presenta il platino.
"Io Sophie." Gli stringo la mano.
Faccio lo stesso gesto con il bruno, Gary.
"Joe ci ha parlato tanto di te, e non vedeva loro che ti conoscessimo." Ridacchiano.
Scoppio a ridere vedendo la faccia imbarazzata di Joe mentre mette in moto.
Gary mi squadra. "In effetti bel bocconcino." Ammicca. Sorrido guardando altrove.
Arriviamo davanti casa di Meredith e scendo andandole incontro e abbracciandola.
"Vieni bella." Mi fa entrare dentro casa, dove ci sono i suoi genitori.
"Ciao Margarethe." La saluto con la mano. "Brady." Faccio un segno con la testa.
"Da quanto tempo Sophie! Come stai?"
"Sta bene, non è il momento di fare conversazione, dai andiamo." Mer mi prende il polso e mi trascina su in camera sua.
Mi butta sopra il letto accanto a Lee e a Marvin.
"Anche a voi ha trascinato qui?" Gli chiedo ridacchiando e sistemandomi i capelli.
"Si, anche loro. I miei tra un po' se ne devono andare con la piccola Sophie, così dopo ci impossessiamo del salone e ci divertiamo." Fa l'occhiolino prendendo due bottiglie di birra.
"Wooow!" Esclama Gary entrando in camera.
"Gary!" Squittisce Meredith mentre gli salta addosso.
"Ehi, bella! Mi sei mancata." La posa a terra e la bacia sulla fronte.
"Nicky!" Lo abbraccia. "Ti sei tinto i capelli?" Ridacchia arruffandoglieli.
"Si." Sorride.
"Mer, Joe, noi stiamo andando! Torneremo domani a pranzo. Fate i bravi! Ciao a tutti ragazzi!" Urla Margarethe dal piano di sotto.
"Ciao mamma, ciao papà!" Strilla Meredith "bene, andiamo." sussurra.
Usciamo da camera sua e andiamo di sotto, dove regna il silenzio.
"Che c'è in programma?" Chiede Marvin buttandosi sul divano.
"Prima tracanniamo questa bottiglia, e poi la usiamo per obbligo e verità." Sorride Mer aprendola.
Fa un grande sorso e si pulisce le labbra con la manica della sua maglietta rossa.
La passa a Joe che ne beve un altro sorso.
La bottiglia fa il giro, e quando arriva a me io la scanso.
"Oh, andiamo!" Esclama Lee.
"No, non bevo." Scuoto la testa mettendomi accanto a Marvin.
"E come mai?" Mi chiede Gary. Vedo Meredith con la cosa dell'occhio sorridere alla vista di noi due che ci guardiamo.
"Non mi piace molto bere." Mi stringo nelle spalle e cerco di sorridere. Ho smesso da quando Kendall se n'è andato. Quella volta in cui mi sono ubriacata con lui alla festa a Orlando e volevo andare a letto con lui non è un'esperienza bella da ricordare ora.
"Capisco." Annuisce e si siede accanto a me.
"Bene, allora la finisco io." Dice Meredith con sguardo malizioso prendendo la bottiglia dalle mani di Lee.
Fa una smorfia, ma posa la bottiglia sulle sue labbra, e quando finisce la birra la posa a terra.
"Giro io!" Esclama Mer.
La bottiglia si punta su Joe.
Al secondo giro va su Marvin.
"Marvin, obbligo o verità?" Gli chiede Joe.
"Ehm... verità?" Dice titubante.
"Fifone." Borbotta Joe. "Dunque, hai mai preso una cotta per qualcuno in questo cerchio? Non deve essere recente, perché lo sappiamo tutti." Lancia un'occhiata a Meredith, che arrossisce. "Ma vecchia... tipo che ti sei persino dimenticato." Inarca un sopracciglio.
Mugugna e sospira. "Per Sophie, appena è arrivata. A dire il vero non mi è piaciuta per tanto tempo. Ma siamo a obbligo o verità, giusto? Bisogna dirla tutta." Si stringe nelle spalle e aspetta una mia reazione.
Io scoppio a ridere. "Andiamo avanti, va!" Dico indicando la bottiglia, che dopo va in direzione di Mer.
Gary sceglie obbligo, e la cosa comincia a farsi preoccupante quando Meredith guarda me e lui ancora con quell'aria maliziosa. Vorrei sparire. Ora.
"Così si che si ragiona! Ti obbligo a baciare Sophie." I sorrisi di tutti mostrano trentadue denti, potrei giurarci.
Gary mi guarda, e sta per avvicinarsi. Chiudo gli occhi, e quando lui posa le labbra sulle mie sentiamo gli applausi degli altri. Mi mette una mano dietro la schiena e infila la lingua dentro. Sarà durato più o meno cinque secondi, e quando lui si scosta da me rimango ancora un po' rintronata.
Non è che non mi sia piaciuto, è solo che è stato strano.
Non è stato di certo come baciare Kendall.
Kendall.
Potrei dire che è effettivamente finita.
Ma come può finire se io lo amo ancora?
Lui mi odierà sicuramente dopo come l'ho trattato.
Certo che sono proprio stata una stronza. Ma come mi è venuto in mente di lasciarlo? È dolce, buono, intelligente e bello da far svenire chiunque.
La bottiglia si rigira di nuovo, e per i turni successivi Lee deve baciare Joe e Meredith Nicky.
"Obbligo o verità?"
"Obbligo" rispondo.
"Ti obbligo a bere cinque sorsi da questa bottiglia." Nicky inarca un sopracciglio porgendomi la seconda bottiglia di birra non ancora aperto.
Sbuffo. "E va bene."
Cinque sorsi fatti. La gola brucia, ed io ridacchio nervosa.
Mi obbligano a farlo per altri tre turni, e ora sono decisamente ubriaca.
Così quando mi riobbligano a baciare Gary mi butto praticamente addosso a lui. Non so bene quello che faccio, ma mi piace!
Alle undici siamo quasi tutti ubriachi e mezzi matti. Esclusi Gary e Marvin, che deve riaccompagnare Lee.
Scoppiamo a ridere per qualsiasi cosa, in qualsiasi momento.
"Gary, ti obbligo a rimanere nel bagno chiuso con Sophie per cinque minuti." Fa Meredith ridendo istericamente.
Io faccio lo stesso e mi alzo portando su con me anche Gary. Lui mi spinge leggermente verso il corridoio e apriamo la porta del bagno.
Io mi appoggio al muro.
"Ma secondo te" gli metto una mano sulla spalla "perché l'ha fatto?" Lo guardo seria.
Mi fissa intensamente negli occhi, ed io scoppio a ridere.
"Sai, a fine serata mi piacerebbe avere il tuo numero." Si avvicina a me.
"Oh, ma davvero?" Faccio un sorriso sghembo "il mio numero puoi averlo adesso." Il suo sorriso si allaga e mi porge il cellulare.
Io digito il mio numero cercando di ricordarmelo.
"Mi chiamerai?" Mi faccio scivolare a terra, e così si siede accanto a me.
"Mi fermo qui a Miami per un'altra settimana, potremmo uscire." Si stringe nelle spalle.
lSai, con il mio ex non ricordo nemmeno di esserci uscita." Kendall.
Dio, Ken. Perché non torni qui, mi prendi, mi baci e facciamo l'amore in spiaggia sotto il cielo stellato?
Kendall torna da me! Vorrei urlarlo, sul serio.
Ma non posso.
"Era bellissimo. Era dolce e meraviglioso. Poi se n'è andato." Da sognante ritorno seria, e mi accorgo che è in imbarazzo, così gli sorrido, ma credo di averlo spaventato.
"Meglio rifare questa conversazione quando sei sobria." Mi prende la mano.
"No, no, no!" lo fermo "io ci voglio uscire con te." Mi sporgo verso di lui.
Mi sorride e mi mette una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Bussano alla porta, pesantemente. "Ehi voi due, è scaduto il tempo!" È Marvin.
Torniamo di là e ricomincia il gioco. Niente più baci tra me e Gary, ma baci tra Mer e Marvin, Lee e Nicky... Joe è stato costretto a scambiarsi i vestiti con Lee, e la cosa ci ha divertiti tutti.
Meredith ha scritto a Ginger che è una puttana (obbligo di Lee: l'ho adorata), Nicky ha scritto alla sua ex se voleva tornare insieme a lui, e quando lei lo ha mandato a fanculo siamo scoppiati tutti a ridere davanti al messaggio.
Insomma, si è fatta l'una e mezza, ed io sono ancora ubriaca.
"Dovrebbe venire mio fratello tra poco." Fisso il mio cellulare.
Mi sa che è ora di andare. Marvin si alza e prende Meredith per mano. "Ci vediamo domani?" Le chiede. Lei annuisce sorridente, e quando Joe tossisce di proposito si staccano imbarazzati.
"Lee, andiamo, o tua madre si incazza con me." La tira su ed escono dopo aver salutato tutti.
Suonano il campanello. "Uff. Dev'essere Cole." Rotolo sul divano, e vengo bloccata da Gary prima di cadere. I nostri volti sono a un centimetro di distanza, ed io sorrido.
"Scusami! Leva quelle mani di dosso a mia sorella." Cole mi strattona via.
"Ehi!" Scoppio ridere e gli dò una manata sul petto.
"Quanto me l'avete fatta ubriacare?" Chiede con finta esasperazione a Joe.
Lui non risponde e mi indica con un cenno della testa. "Guarda tu!" E ride.
"E ora chi la sopporta?" MI guarda sorridendo. "Beh, noi andiamo. Ciao a tutti.
Prima di uscire lancia un'occhiata a Gary, ed io lo saluto con un sorriso e un cenno della mano prima di farmi trascinare fuori da Cole.
Forse non è male, o forse sono troppo ubriaca.

Manicomio al n. 23Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora