Capitolo 12

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Come immaginavo, sono decisamente una frana in cucina
Ho fatto cadere almeno quattro volte quello che avevo in mano, e per poco non ho bruciato il latte lasciato a scaldare sul fuoco.
E non che ci voglia una grande capacità culinaria, per preparare una ciotola di latte con i cereali.
- Mi dispiace ammetterlo, ma non è il lavoro che fa per te - dice Frypan ridacchiando, mentre inizia a versare il latte nelle ciotole.
Come avevo già ipotizzato, l'Intendente delle Cucine è un ragazzo molto amichevole.
Ridacchio anch'io.
- Concordo - rispondo.
I Radurai sono arrivati in massa dopo l'apertura delle Porte, che deve averli strappati tutti dal mondo dei sogni come una maledetta sveglia.
Io sto aiutando per quel che posso a distribuire il cibo da bancone, ma spesso gli altri addetti mi strappano dalle mani le ciotole, nella ahimè fondata paura che le rovesci.
Quando finalmente tutti i ragazzi stanno mangiando seduti ai tavoli, mi accorgo di non aver visto né Newt né Alby.
Minho e gli altri Velocisti sono passati presto per prendere i panini preparati da George, che hanno infilato in degli zainetti, e sono subito corsi via, lasciandomi a seguirli con uno sguardo quasi trasognante.
- Che stai guardando? - mi ha chiesto George, confuso.
Mi sono riscossa.
- Nulla - ho risposto con nonchalance.
Poi ho ricominciato a cercare di lavorare, con la testa altrove.
- È un peccato che non ti metteranno a lavorare qua, ti pare? - chiede George, appoggiandosi sul bancone accanto a me.
- Già, sarebbe stato bello avere qualcuno di conosciuto con cui passare tutta la giornata - rispondo con un sospiro.
Sento dei colpi alla porta.
Io e George ci voltiamo.
- Ehy Newt! - esclama Frypan raggiungendo il ragazzo fermo a braccia conserte sullo stipite. - Ti prego riprenditi la tua Fagiolina, ha quasi distrutto mezza cucina solo questa mattina - dice con tono implorante.
Newt fa scivolare lo sguardo su di me.
Sorrido con aria quasi trionfante.
Lui sospira.
- Non è la MIA Fagiolina - ribatte semplicemente, voltandosi e facendomi però segno di seguirlo con la mano.
Faccio roteare gli occhi sbuffando.
- Ci vediamo dopo, sempre che sia ancora su questa Terra - dico a George.
- A dopo - risponde l'altro ridacchiando.
Poi mi affretto ad uscire dalla cucina, vedendo Newt in lontananza.
Sbuffo un'altra volta, e lo raggiungo di corsa in pochi secondi.
Newt sta camminando avanti, fissando un punto di fronte a sé con le sopracciglia aggrottate in un'espressione tesa.
- Cosa devo fare ora? - chiedo.
Lui sbuffa.
- Ti mettiamo in prova con i Costruttori. Dato i risultati in cucina, spero che vada un po' meglio almeno qui. Qualcosa saprai pur fare, no? - mugugna.
Apro la bocca per ribattere che si, so fare qualcosa.
So di saper essere una Velocista.
- Non rispondere - dice con un sospiro esasperato, neanche mi avesse letto nel pensiero.
Rimango in silenzio.

Angolo autrice

Ehiii ciaoh scusate se questi capitoli sono così corti ma il fatto è che proprio non potevo unirli per farne uno più lungo😅
Beh volevo solo dirvi che ho deciso di postare un capitolo ogni venerdì😊
Buon weekend🍕🎉

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