Quando ci avviciniamo le Cucine, riconosco già in lontananza la figura di Newt.
È strano come anche se lo conosco da soli due giorni, mi sia già così familiare.
Quando ci vede, aggrotta le sopracciglia.
Lo raggiungiamo.
- Che caspio ci fate voi due insieme? - chiede stranito, passando lo sguardo da uno all'altro.
Minho scrolla le spalle, togliendomi il peso di dover rispondere.
- Ho trovato la Fagiolina che gironzolava tra le Faccemorte. Penso che si fosse persa - dice con un sorrisetto.
Faccio roteare gli occhi con uno sbuffo.
- Bene così - dice Newt guardandoci ancora in modo strano.
Poi si volta, mettendosi in coda per il cibo.A cena, mangio con poca voglia.
Senza parlare del gusto terribile della minestra, che ormai mi è chiaro essere il componente principale dei pasti della Radura.
Non ascolto quasi nulla di quello di cui parlano gli altri due, rigirando il cucchiaio nella brodaglia con fare annoiato, persa nei miei pensieri.
Cosa intendeva dire Minho poco prima, nella foresta?
Sta forse dicendo che sta prendendo in considerazione l'idea di farmi diventare Velocista?
No, non devo farmi illusioni troppo presto.
Ma se non mi faccio illusioni, ricomincio a pensare al cartello, a quel maledetto messaggio dei Creatori.
- Fagio? Ma mi hai sentito? - chiede Minho a un tratto.
Mi scuoto.
- Mh? - chiedo confusa e disinteressata.
- Ti ho chiesto se mangi la minestra - dice questo.
Sbuffo, spingendo la ciotola verso di lui, dall'altra parte del tavolo.
- Tieni. E strozzati. - mugugno tra me e me, incrociando le braccia al petto, guardando altrove.
- Sbaglio o la Fagiolina è di cattivo umore oggi? - chiede Minho inarcando un sopracciglio, ma senza rifiutare il mio piatto di minestra e iniziando a ingozzarsi.
Gli lancio un'occhiata.
- Scusa - borbotto.
Lui sembra quasi prendere sul serio la mia frase di prima, sputacchiando un po' nel piatto.
Che bella visione.
- Hai chiesto scusa? - chiede con un'espressione sbalordita - Questa non me l'aspettavo -
Faccio roteare gli occhi.
Il mio sguardo cade su Newt, che mi sta guardando con le sopracciglia leggermente aggrottate.
- Che hai, Fagio? - chiede.
- Nulla - rispondo scrollando le spalle con aria indifferente, cercando di convincere loro e me stessa.
- Bene così - dice Newt, e capisco subito che non mi crederebbe nemmeno se lo pagassi.
- E smettetela di chiamarmi "Fagio". Ho un nome, sapete? - sbotto.
Minho ridacchia.
- Questo mai, Fagio. Sei ancora la nuova pive, di certo non puoi aspettarti che ti chiamiamo altrimenti. Ci togli tutto il divertimento - dice.
Newt guarda l'amico con una smorfia di disgusto.
- Potresti evitare di ingozzarti come un porco, caspio? - sbotta.
L'altro deglutisce.
- Guarda che qua io sono quello che lavora più di tutti voi pive messi insieme - ribatte.
- Ma se oggi sei rimasto qua come tutti noi, a non fare un beato cacchio - replica Newt sbuffando.
Minho borbotta qualcosa tra sé e sé, che potrebbe suonare come "Pive del caspio" "rompicaspi".
Mi guardo intorno.
È già piuttosto buio, ma c'è ancora il minimo di luce necessaria a non dover accendere le luci elettriche.
Perché ebbene si, hanno anche l'elettricità nella Radura.
E non hanno idea di da dove venga.
Newt mi lancia un'occhiata.
- Andiamo? - chiede.
Annuisco e ci alziamo.
- Pive rincaspiati, non è carino lasciarmi a mangiare da solo! - sento Minho esclamare.
- Come se quello fosse mangiare - ribatte Newt. - E comunque io sono stanco, perciò vado a dormire quando cacchio mi pare -
Sempre la solita gentilezza, in fondo.
Alzo gli occhi al cielo.
Poi seguo il biondino, ignorando le proteste di Minho alle mie spalle.Angolo autrice
Sì va beh so che i capitoli sono sempre più corti ma non so delle volte mi vengono delle robe assurdamente lunghe e quando le divido in due pezzi vengono una roba microbica😤
Vabbi
Comunque, sono contentissima di vedere che la storia sta iniziando a essere letta da più gente😊
Grazie mille!!💕
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L'Errore
FanficGiulia. Il suo nome, questo è tutto ciò che sa di sé, oltre al fatto di essere particolarmente testarda. Cosa succederà quando la prima ragazza arriverà alla Radura? Naturalmente, come se la situazione non fosse già abbastanza disastrosa, si introme...