Mi sveglio.
Apro gli occhi lentamente.
Nell'iniziale stato confusionale del sonno appena interrotto, non riesco a comprendere cosa ci faccia distesa sul letto.
Poi ricordo.
Arrossisco violentemente.
Poi però, mi accorgo di una cosa.
Newt non è più sul letto.
Mi volto verso sinistra.
Lui è lì, in piedi, che si sta sfilando la maglietta.
- 'Giorno - dico imbarazzata.
Mi lancia un'occhiata da sopra la spalla.
- Ti sei svegliata, finalmente - ribatte, ogni traccia della gentilezza di ieri completamente scomparsa - Stavo per venire a buttarti giù dal letto, Fagio, ma ho pensato che non fosse molto carino. -
- E da quando in qua ti preoccupi di essere carino? - replico. Non aspetto una risposta - In ogni caso, che stai facendo? - chiedo squadrandolo con un sopracciglio inarcato.
- Paura? - dice mentre arrossisco - Mi sto cambiando la maglietta, è forse un reato? -
Faccio roteare gli occhi, e scivolo giù dal letto.
Mi alzo in piedi e mi stiracchio, mentre con la coda dell'occhio vedo che si è definitivamente levato la maglia di prima, rimanendo a petto nudo mentre rovista in un cassetto.
Cerco di distogliere lo sguardo, inutilmente.
Beh, grazie al cielo è di schiena.
Mi rimprovero mentalmente: cosa diavolo mi sta succedendo?
Finalmente si mette un'altra maglia, cosa che mi permette di prendere un respiro di sollievo.
- Ti muovi? - chiede con aria seccata, rompendo tutta la strana atmosfera che si era creata, aprendo la porta.
Mi riscuoto, e gli lancio un'occhiataccia.
Faccio roteare gli occhi, poi lo seguo fuori dalla stanza.
Percorriamo il solito corridoio e scendiamo le solite scale.
Usciamo all'esterno, nello spiazzo verde dove tanti Radurai si stanno svegliando.
Improvvisamente, ecco il solito frastuono.
Volto leggermente la testa verso la Porta a ovest.
Si sta aprendo, in contemporanea a tutte le altre.
Un movimento alla mia sinistra attira la mia attenzione.
I Velocisti escono tutti di corsa dalle Cucine, dopo aver fatto il pieno di cibo, e si tuffano attraverso le varie Porte.
Noto che Minho non è tra loro.
- Oggi proverai con gli addetti agli Orti e al Macello. - dice Newt quando il casino è cessato - E se sarai un completo uragano del caspio anche qua... -
- Stanotte mi hai abbracciata - sputo fuori di punto in bianco.
Vedo tutti i suoi muscoli irrigidirsi.
- Intendo... cioè te ne sei accorto? - continuo esitante.
- Se mi stai chiedendo se ero sveglio, e se l'ho fatto intenzionalmente, la risposta è sì - ribatte lanciandomi una brevissima occhiata.
Deglutisco.
- E... perché lo hai fatto? - chiedo.
Lui scrolla le spalle.
- Non c'era abbastanza spazio. Ho cercato solo di utilizzarlo al meglio. - dice guardando di fronte a sé - Non lo farò mai più, se è questo che ti preoccupa. - aggiunge con tono freddo e distaccato.
Senza capire perché, mi sento delusa da questa risposta.
- No, non è questo... - inizio. Poi sbuffo - Lascia perdere. -
- Forse è meglio - replica.
E continuiamo a camminare in silenzio.
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L'Errore
FanficGiulia. Il suo nome, questo è tutto ciò che sa di sé, oltre al fatto di essere particolarmente testarda. Cosa succederà quando la prima ragazza arriverà alla Radura? Naturalmente, come se la situazione non fosse già abbastanza disastrosa, si introme...