Capitolo 19

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Mi sveglio.
Apro gli occhi lentamente.
Nell'iniziale stato confusionale del sonno appena interrotto, non riesco a comprendere cosa ci faccia distesa sul letto.
Poi ricordo.
Arrossisco violentemente.
Poi però, mi accorgo di una cosa.
Newt non è più sul letto.
Mi volto verso sinistra.
Lui è lì, in piedi, che si sta sfilando la maglietta.
- 'Giorno - dico imbarazzata.
Mi lancia un'occhiata da sopra la spalla.
- Ti sei svegliata, finalmente - ribatte, ogni traccia della gentilezza di ieri completamente scomparsa - Stavo per venire a buttarti giù dal letto, Fagio, ma ho pensato che non fosse molto carino. -
- E da quando in qua ti preoccupi di essere carino? - replico. Non aspetto una risposta - In ogni caso, che stai facendo? - chiedo squadrandolo con un sopracciglio inarcato.
- Paura? - dice mentre arrossisco - Mi sto cambiando la maglietta, è forse un reato? -
Faccio roteare gli occhi, e scivolo giù dal letto.
Mi alzo in piedi e mi stiracchio, mentre con la coda dell'occhio vedo che si è definitivamente levato la maglia di prima, rimanendo a petto nudo mentre rovista in un cassetto.
Cerco di distogliere lo sguardo, inutilmente.
Beh, grazie al cielo è di schiena.
Mi rimprovero mentalmente: cosa diavolo mi sta succedendo?
Finalmente si mette un'altra maglia, cosa che mi permette di prendere un respiro di sollievo.
- Ti muovi? - chiede con aria seccata, rompendo tutta la strana atmosfera che si era creata, aprendo la porta.
Mi riscuoto, e gli lancio un'occhiataccia.
Faccio roteare gli occhi, poi lo seguo fuori dalla stanza.
Percorriamo il solito corridoio e scendiamo le solite scale.
Usciamo all'esterno, nello spiazzo verde dove tanti Radurai si stanno svegliando.
Improvvisamente, ecco il solito frastuono.
Volto leggermente la testa verso la Porta a ovest.
Si sta aprendo, in contemporanea a tutte le altre.
Un movimento alla mia sinistra attira la mia attenzione.
I Velocisti escono tutti di corsa dalle Cucine, dopo aver fatto il pieno di cibo, e si tuffano attraverso le varie Porte.
Noto che Minho non è tra loro.
- Oggi proverai con gli addetti agli Orti e al Macello. - dice Newt quando il casino è cessato - E se sarai un completo uragano del caspio anche qua... -
- Stanotte mi hai abbracciata - sputo fuori di punto in bianco.
Vedo tutti i suoi muscoli irrigidirsi.
- Intendo... cioè te ne sei accorto? - continuo esitante.
- Se mi stai chiedendo se ero sveglio, e se l'ho fatto intenzionalmente, la risposta è sì - ribatte lanciandomi una brevissima occhiata.
Deglutisco.
- E... perché lo hai fatto? - chiedo.
Lui scrolla le spalle.
- Non c'era abbastanza spazio. Ho cercato solo di utilizzarlo al meglio. - dice guardando di fronte a sé - Non lo farò mai più, se è questo che ti preoccupa. - aggiunge con tono freddo e distaccato.
Senza capire perché, mi sento delusa da questa risposta.
- No, non è questo... - inizio. Poi sbuffo - Lascia perdere. -
- Forse è meglio - replica.
E continuiamo a camminare in silenzio.

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