Entriamo in una delle stanze del Casolare, al secondo piano.
Ci sono due ragazzi all'interno, seduti sull'unico letto presente, che stanno chiacchierando.
Appena Newt apre la porta, entrambi si voltano.
- 'Giorno - saluta uno dei due.
Noto che sono piuttosto simili nella fisionomia, hanno entrambi le spalle larghe, il viso dalla forma morbida e gli occhi verdi, ma uno ha i capelli biondi e l'altro mori.
Grazie al cielo, sennò non so come li avrei distinti.
Newt gli fa un cenno del capo in risposta.
- Ci hai portato la Fagiolina? - chiede quello moro, indicandomi con un gesto del mento.
- Mi pare evidente - risponde Newt scocciato al suo solito.
Quello che ha parlato fa roteare gli occhi.
- Io sono Jeff - si presenta il ragazzo biondo - E lui è Clint. -
- Giulia - rispondo.
- Iniziamo? - mi chiede Jeff
Sospiro e annuisco.Come avevo previsto, anche con i Medicali non è andata un granché bene.
Posso affermare però di esser andata meglio che nelle altre mansioni.
Ho scoperto di essere una frana anche in cose semplici come bendare una mano.
Per lo meno, riuscivo a ricordare tutti i passaggi da fare, ma ero sempre troppo lenta.
Penso che se dovessero farsi curare da me, questi poveri pive sarebbero già tutti schiattati per emorragia.
Ma parte della mia totale incompetenza deve esser stata di certo dovuta alla moltitudine di pensieri che mi frullavano per la testa.
Quello che è accaduto stamattina, il cartello...
Così tanti casini, in così pochi giorni.
Per tutto il tempo Newt è rimasto in un angolo a braccia incrociate, ad osservare ogni singolo movimento dei due Radurai.
Ogni tanto mi lanciava delle occhiate, che facevo di tutto per ignorare.
I due ragazzi, Jeff e Clint, non sono malaccio.
Sono abbastanza simpatici, anche se un po' taciturni.
Beh, forse questo è anche a causa dello sguardo attento di Newt perennemente puntato su di loro, che effettivamente metterebbe in soggezione chiunque.
Finalmente, ho finito anche la prova con i Medicali.
Dopo aver confermato che anche questo lavoro non va bene per me, io e Newt siamo usciti dalla stanza.
- Dimmi che non lo stai facendo apposta e forse, dico forse, ti crederò - dice mentre scendiamo le scale.
Inarco un sopracciglio.
- Sto facendo apposta cosa? - chiedo.
Newt alza gli occhi al cielo.
- Essere un disastro in tutte le altre fottute mansioni. - ribatte sbuffando - Penso di conoscerti abbastanza bene per dire che secondo me stai solo cercando di farci credere che non puoi fare altro tranne la cacchio di Velocista. - dice guardandomi di traverso.
Usciamo dal Casolare.
- Ma non è vero! - ribatto sinceramente scioccata - Io SONO un disastro in tutto il resto. Non lo sto facendo apposta! -
Lui mi lancia una lunga occhiata, in cui sta decisamente cercando di capire se io stia mentendo.
Poi sbuffa, di nuovo.
- In ogni caso, domani proverai agli Orti, e dopo al Macello. Ora hai il resto del pomeriggio libero. Fa' quel caspio che ti pare, non mi interessa un granché. - dice con aria indifferente.
Le mie corde vocali si mettono in funzione prima che possa ordinarglielo io.
- Posso venire con te? - chiedo.
Newt si ferma di colpo, facendomi quasi andare a sbattere contro di lui.
Mi guarda sbattendo alcune volte le palpebre sinceramente stranito.
- Perché? - replica, aggrottando le sopracciglia.
- Come hai detto tu, non ho altro da fare - rispondo, sincera - Ma se non vuoi, vado da qualche altra parte... - inizio scrollando le spalle.
- No, non... è questo il problema - dice, l'aria ancora confusa - È che devo parlare con Alby. Da solo. -
- Ok, nessun problema - dico con un'altra scrollata di spalle - Vado a far due chiacchiere con George, allora. -
Lui annuisce.
- A dopo, Fagio - mi dice incerto.
- A dopo - lo saluto.
Poi mi volto, allontanadomi dal ragazzo.

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L'Errore
Fiksi PenggemarGiulia. Il suo nome, questo è tutto ciò che sa di sé, oltre al fatto di essere particolarmente testarda. Cosa succederà quando la prima ragazza arriverà alla Radura? Naturalmente, come se la situazione non fosse già abbastanza disastrosa, si introme...