Ever since I could remember,
Everything inside of me,
Just wanted to fit in (oh oh oh oh)
I was never one for pretenders,
Everything I tried to be,
Just wouldn't settle in (oh oh oh oh)
If I told you what I was,
Would you turn your back on me?[Monster - Imagine Dragons]
Ore 18.00 – Mosca, Pavlov Garage
La minuscola saletta del garage Pavlov era rischiarata a giorno dai neon, mentre Dimitri aspettava in piedi davanti al muro, di fronte a lui solo una grande stampa che mostrava una spiaggia assolata, palme che la circondavano e l'acqua dell'oceano cristallina che rifletteva la luce del sole di una mattina in un tempo indefinito. Assomigliava moltissimo a una di quelle di Los Angeles, ma non ne era così sicuro; era troppo tempo che non tornava in California per ricordare esattamente il clima di quel posto. Non che amasse particolarmente quella città, ma per lo meno non era la Russia.
Aspettava Rafail Demidoff per il suo nuovo rapporto, anche se in quel momento quello che il capo dei Servizi Segreti russi poteva dirgli non gli sembrava così importante. Che Edgar Matveev fosse dietro i suoi agguati era ovvio ora, un po' meno lo era il fatto che Fenice aveva fatto un trionfale ritorno a Los Angeles.
Era stato Ivan a dargli quella notizia, la sera prima, e lo aveva fatto in modo strano, quasi cauto, come se non fosse certo di doverglielo dire, forse perché Dimitri non gli aveva chiesto nulla, a riguardo. I blog dei piloti clandestini erano in fermento, perché era ufficiale, dopo voci di settimane, notizie non confermate e pettegolezzi di corridoio: Fenice era di nuovo in città come pilota clandestina, e aveva dato il via alla creazione di una nuova Black List.
La cosa aveva lasciato Dimitri perplesso, oltre che vagamente sorpreso; non aveva nessun senso quello che stava facendo Irina. Perché rimettere in piedi la Black List? Perché lasciare la polizia?
Guardò l'orologio, ripetendosi per l'ennesima volta che quelli non erano affari suoi. Stava accadendo tutto troppo lontano per doverlo interessare. E comunque, Irina e la sua banda erano abbastanza in gamba da cavarsela da soli.
Attese in silenzio, in piedi in quella saletta asettica, con un solo tavolo di metallo e due sedie. Dopo una decina di minuti Rafail Demidoff bussò alla sua porta, il completo gessato a dargli sempre quella falsa aria professionale.
<< Deduco che ti senti minacciato, visto che ci troviamo qui... >> proruppe l'uomo, mentre Dimitri nemmeno si girava ad accoglierlo. Lo sentì chiudere la porta alle sue spalle e fermarsi, forse indeciso.
<< E' per preservare la tua incolumità, non la mia >> ribatté Dimitri, nemmeno poi tanto ironico, << Che novità hai? >>. Continuava a fissare il muro, le mani intrecciate dietro la schiena.
<< Matveev finanzia una società preparatrice di auto >> rispose Demidoff, porgendogli un piccolo fascicolo con la copertina nera, << Sembra abbia rilevato un vecchio fallito... La Torec >>.
Dimitri prese il plico, dove trovò i documenti riguardo all'azienda di cui parlava Demidoff. Gli gettò una rapida occhiata, prima di appoggiarli sul tavolo. Quel marchio risvegliò qualche ricordo in lui; sapeva che aveva chiuso anni addietro, perché poco competitivo.
<< E' stata la Torec ha preparare le Q7 che hai visto >> continuò Demidoff, << Le stesse che stanno girando a Los Angeles in questo momento. La sede legale è a Londra, ma credo si tratti di uno specchio per le allodole. L'ufficio si residenza è un ufficio fantasma, uno studio di commercialisti che ha chiuso un anno fa. Al momento non sembrano avere una officina o uno stabilimento produttivo da qualche parte, ma credo che non lo abbiano mai dichiarato... Ma le auto sono le stesse che si sono viste a Los Angeles e che stanno piantando casini >>.

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Scacco alla Regina
ActionSeguito di "Russian Roulette". Los Angeles. Nella città dello Scorpione, tutti i piloti clandestini ricordano William Challagher, e ricordano Fenice. Tutti sanno che le strade non possono più essere la loro pista, da quando Irina Dwight è diventata...