Capitolo XXIII

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Undici anni prima – Mosca

<< Allora? Che ne dici di questa Evelyn? >>.

Dimitri fa una smorfia, quando Lora lo travolge con il suo entusiasmo non appena varca la soglia di casa, lasciando fuori l'aria fredda dell'autunno moscovita. Si è messa il suo ridicolo pigiama a pallini verdi, quello che le ha regalato la cugina Merida, e si è legata i capelli castani in due codini ai lati della testa. A volte si chiede come possano essere gemelli, visto che gli dicono sempre che lui sembra dimostrare dieci anni in più dei diciotto che ha, mentre per lei è il contrario.

Dimitri le fa segno di tacere, mentre si toglie la giacca pesante e la ripone nell'armadio dell'ingresso. Nel grandissimo appartamento dei Goryalef regna il silenzio assoluto, visto che sono le due di notte passate. Lora gli gira intorno, impaziente di avere la risposta alla sua domanda; lo guarda in modo critico, cercando di capire cosa può essere successo o meno a quell'appuntamento. Se non fosse stata sua sorella, l'avrebbe mandata al diavolo.

<< Sveglierai tutti... >> sussurra Dimitri, mentre salgono le scale diretti alle loro camere. Suo padre e sua madre stanno dormendo, e tutti gli altri suoi fratelli devono essere usciti.

Lora gli mette una mano sulla schiena e lo spinge verso la sua stanza, mettendoci tutta la forza che il suo corpo minuto riesce a tirare fuori. Dimitri si lascia condurre ed entra nella sua camera, rischiata a giorno dal lampadario acceso e resa ancora più luminosa dall'arredamento bianco e giallo che sua sorella ha scelto per se stessa. Le tende sono spalancate sulla finestra che da sulla strada e sul cielo buio di Mosca, da dove deve aver controllato il suo arrivo. Sulla scrivania, una tazza di cioccolata calda vuota, con la quale Lora deve aver ingannato l'attesa.

Con impazienza, la ragazza chiude la porta alle sue spalle e lo guarda, le mani sui fianchi.

<< Allora?! >>.

<< Avevi detto che era intelligente >> risponde Dimitri, il tono canzonatorio.

Lora alza gli occhi al cielo, le braccia che le ricadono sui fianchi in un moto di impazienza; uno sbuffo le esce dalle labbra, quando scuote il capo, esasperata.

<< Ma Evelyn è la più brava della scuola! >> sbotta, prima di portarsi una mano alla bocca, ricordandosi che sono le due di notte e la gente dorme, << Dai, i suoi la manderanno a studiare in Inghilterra e ha già una borsa di studio per Cambridge... Non puoi dire che è stupida! >>.

Dimitri inarca un sopracciglio, mentre Lora si siede di peso sul letto, scoraggiata. Le fa quasi ridere tutta quella delusione, forse perché non la capisce. Evelyn è sua amica, si frequentano anche fuori dalla scuola; molto probabilmente è stata Evelyn stessa a chiedere un'intercessione per avvicinarsi a lui, e Lora si è esposta.

<< Cos'ha che non va? >> domanda la ragazza, osservandolo improvvisamente con interesse.

Dimitri si lascia scappare un sorriso appena accennato, sedendosi di fronte a lei sulla sedia della scrivania.

<< Lo sai >> risponde solamente.

Lora si gratta la testa.

<< Carina è carina >> inizia, pensierosa, << Intelligente è intelligente, te l'ho già detto. La sua famiglia è normale, almeno credo. Ah, è sofisticata... >>. Dimitri la guarda con eloquenza. << Ok, lo so. Ha civettato... Ma lo fanno tutte! >>.

Dimitri ridacchia, sbottonandosi i primi due bottoni della camicia. Evelyn è una bella ragazza, lo può ammettere, ma è come tutte le altre, e questo Lora lo sa già. In lei manca qualcosa, qualcosa che Dimitri non sa ancora definire, qualcosa che non ha ancora trovato in nessuna. E poi, il fatto che le ragazze si prostrano davanti a lui senza bisogno di alcun incoraggiamento lo innervosisce.

Scacco alla ReginaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora