Capitolo XVIII

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Sette mesi prima - Los Angeles

Xander osserva la faccia di Jess, seduto davanti a un caffè bollente sul lungomare di Los Angeles, alle sue spalle il barista che si muove fra i tavolini rapido e sicuro. Per essere metà mattina, c'è molta gente che ancora fa colazione, ma probabilmente perché è domenica mattina.

Il sorriso di Jess arriva quasi da un orecchio all'altro, gli occhi gli brillano e non sembra voler proprio smettere di essere felice. Ci mancherebbero solo tanti coniglietti rosa a fargli da sfondo per farlo apparire come un personaggio dei fumetti.

<< Quindi adesso è ufficiale >> commenta Xander, mentre capisce di non aver mai visto Jess così entusiasta, da quando si conoscono. Tutto il lavoro che hanno fatto insieme, dal comprare l'anello al pianificare la cena, ha dato i suoi frutti, e l'informatico ne è uscito vincitore. In realtà, Xander non ha mai dubitato che Jenny accettasse, ma il suo amico non è sembrato della stessa opinione, visto che è stato nervoso e ansioso per diversi giorni.

Ora, a giochi fatti, però è molto più tranquillo, e anche un po' sbruffone, a dire la verità. In effetti, per la prima volta ha fatto qualcosa che Xander non ha mai fatto, in vita sua.

<< E' ufficiale >> dice Jess, << Sua madre è quasi svenuta, quando glielo ha detto... Ma era ora, Xander. Era ora >>. A quel punto assume il tono e lo sguardo di uno che la sa molto lunga, anche se si vede lontano un miglio che sta scherzando.

Il ragazzo ammicca, e Xander annuisce. In quell'esatto istante, la scatolina con l'anello che ha comprato per Irina pesa come un macigno nella sua tasca. Pesa come quel dannato fascicolo che racchiude i dettagli e le informazioni sulla sua missione in Venezuela, e tutti quei ricordi scomodi che pensava di aver archiviato.

Ha accompagnato Jess, quando è andato a prendere il gioiello per Jenny; hanno girato per tutta Los Angeles, armati di pazienza e portafoglio, e anche di un pizzico di insicurezza. Lui, invece, ha fatto tutto da solo, quasi dovesse nascondersi da qualcuno o da qualcosa. Ha comprato quell'anello e lo ha fatto di getto, senza ragionare; anzi, pensando proprio che Jess, in effetti, sta facendo qualcosa che deve fare anche lui. Poi si è bloccato, di fronte all'evidenza che tra lui e Irina qualcosa non va, e che chiedendole di sposarlo potrebbe trovarsi davanti solo due strade: un sì... O un no.

E lui non è per niente sicuro di ciò che direbbe Irina, in questo momento.

<< Quando la fatidica data? >> domanda Xander, gettando un'occhiata verso l'oceano che rumoreggia qualche metro più in là.

<< Fra tre mesi >> risponde Jess, << La madre di Jenny ha già iniziato a telefonare per ristoranti... Continua a ripetere che tre mesi sono pochi, per organizzare tutto >>. Si blocca e poi aggiunge: << Stavo pensando... Magari una cerimonia doppia ci costa qualcosa in meno, no? >>.

L'informatico ammicca di nuovo, e Xander lascia trasparire un sorriso tirato. Non lo fa con cattiveria, sta solo cercando di aiutarlo come ha fatto con lui.

Inarca le sopracciglia, ridacchiando per stemperare quell'attimo di tensione che lo ha pervaso.

<< Non fare lo scemo >> ribatte, << Non divido nulla con te >>.

Jess ride, e Xander fa altrettanto. Non gli ha parlato in modo approfondito della crisi tra lui e Irina, anche se è certo che Jenny ha fiutato qualcosa. Probabilmente lo stanno percependo tutti, o forse è lui che è paranoico.

Finisce di bere l'ultimo goccio di caffè, saluta Jess e monta sulla Granturismo nera, diretto verso casa. Irina non c'è, è andata in giro con Jenny, probabilmente per farsi sommergere dall'entusiasmo di Jenny.

Scacco alla ReginaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora