❤Capitolo 65"Volo diretto per New York"❤

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Pov's Allison
Era andato,era partito per chissà dove per chissà quanto tempo.Cado sull'erba del giardino di casa in ginocchio e le lacrime continuano a cessare sul mio viso«Andiamo Ally,entriamo in casa»Grayson appoggia le sue mani ai lati delle mie spalle«Come farò,come farò Gray?»più che una domanda è un'affermazione«Andrà bene Ally,in fondo mancherà per qualche mese,tornerà presto»le sue parole "per qualche mese"mi colpivano al cuore come un paletto di legno...So che sarebbe tornato,so che sarebbe tornato per me...Per noi.
Pov's Ethan
Entro nell'aeroporto e controllo sul tabellone il mio volo.
Il volo per New York è tra 10 minuti,decido quindi di avviarmi all'aereo e prendere posto.
Accanto a me c'è una signora con un
bambino,a quella scena mi spunta sul viso un sorriso.Spero che tra qualche anno quella signora sia Allison,con nostro figlio o nostra figlia.
«Mi scusi...»una voce femminile mi riscuote dai miei pensieri«Scusami caro,devo allontanarmi un attimo...Potrebbe guardare mio figlio»dice la signora accanto a me rivolgendomi un sorriso«Certo non si preoccupi...»la signora si allontana e io mi rivolgo al bambino«Allora...Come ti chiami?»
«Perché vuoi saperlo?»quella domanda da bambino già adulto mi ricorda me da piccolo«Be' tua madre mi ha dato il compito di sorvegliarti...quindi presuppongo che dobbiamo socializzare in qualche modo.»
«Noah.»dice dopo un lungo silenzio
«Cosa?»
«Noah...Il mio nome è Noah»
«Che bel nome Noah...Io sono Ethan,piacere di conoscerti»non risponde«Dove state andando di bello...Tu e la mamma?»chiedo per spezzare quel silenzio.
«Dal suo compagno,e da sua figlia»
Quelle parole...Somigliavano proprio alla mia storia«Non hai un papà?»
«No!»si limita a rispondere,questo bambino vuole esplodere ma non può...è come me quando ero piccolo,mi chiudevo in me stesso e rispondevo freddo a chiunque mi rivolgeva la parola,questo bambino doveva essere salvato prima che gli squali del passato lo avrebbero divorato«Perché?Cosa gli è successo?»
«Perché mi fai queste domande?Tanto non ci rivedremo più»in effetti ha ragione non ci rivedremo più però voglio aiutarlo,non può chiudersi in se stesso...Come facevo io.
«Senti ti racconterò una storia...C'era questo bambino,che aveva perso la madre per una malattia,ci soffriva.Il padre dopo qualche anno conobbe una donna l'amava e ci andò a vivere,il bambino non era d'accordo e da quel giorno era cambiato tutto la sua vita...Gli vennero raccontate molte bugie,tra i quali che lui era stato adottato e che quella donna con sua figlia erano morte...»il bambino mi interrompe e dice«Sei tu non è vero?»
«Cosa?»chiedo ancora non credente che fosse riuscito a indovinare«Quel bambino della storia,sei tu da piccolo»
«Cosa te lo fa pensare?»
«Lo vedo...»fa una pausa e continua«Lo vedo dai tuoi occhi,c'è...c'è dolore.Tu sarai un eroe...»questo bambino mi sta capendo senza conoscermi«Sarò un eroe?»chiedo«Si!Hai salvato già molte persone,con dei problemi e ne salverai un'altra...»come fa a saperlo,è una specie di angelo«Perché dici così...»
«Perché lo so...Tutte le persone con un brutto passato cercano di salvare altre persone»in effetti ha ragione,«Diventerai importante»dico al bambino e poco dopo arriva la mamma con un sorriso«Grazie mille caro,mi scusi ancora»
«Non c'è di che...Suo figlio è molto saggio,diventerà una persona importante ne sono sicuro»le sorrido e la madre fa scendere una piccola lacrima dall'occhio«Da-Davvero?Lui...Lui non parla mai con le persone,da quando mio marito è morto.»Mi dispiace tanto per loro«C'è sempre la prima volta»dico con un sorriso.
Forse in un certo senso ci ero riuscito,avevo salvato quel bambino.

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