Li abbiamo lasciati così...

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Kostas si sveglia e si stira.
"Mamma mia che dormita!"
"Eh me ne sono accorta sono quasi pe quattro del pomeriggio!!" Dico ridendo.
"Deva?!" Mi chiede strofinandosi la faccia.
"Sta di la con Ale. Gli ha portato un coniglietto. Puoi immagibare che sta facendo!" Dico.
"Ah eh si! Tra pesci e coniglio.. Aspetta con chi??" Mi chiede.
"Facciamo lo zoo! Ale!"
"Quando è venuto?"
"Prima di pranzo, ha mangiato qua!" Rispondo.
"Mh ma sempre qua sta questo?!" Sbuffa e si tira su.
"Si perchè?" Chiedo.
"Se fa un passo falso è morto! E non scherzo lo sai" mi dice mordendomi il labbro inferiore.
"Sta buono su. Porello sta solo. Poi Deva ci si diverte almeno sta calma!" Dico.
"Si io sto buonissimo. Tanto tu ami me. Pur volendo è tempo perso!" Se ne esce.
"Peró non è brutto.. per niente!" Dico.
"Bruttissimo mh. Un mostro orrendo."
"No è bello!" Rido.
"Ma ddddove!! Ma per piacere!" Sbotta lui.
"È bello almeno ha gli occhi dritti. Sto con te solo perchè ci sai fare a letto!" Dico e mi metto a preparare una super merenda.
"Stai con me perchè mi ami da morire. Oltre il letto" mi dice e mi da una pacca sul culo.
"Te fermi?! Mi fai diventarw il culo piatto!" Dico.
"Lo rigonfiamo!" Risponde mettendosi dietro di me e palpandomi il sedere. "È affetto! Ah e comunque è brutto!" Mi dice e va di la in salotto.
"Papi! Guadda!!" Deva gli fa vedere il coniglietto.
"Uh carino come si chiama?" Chiede Kostas.
"Tappo!" Risponde lei.
"Trasformate casa in uno zoo!" Ride il fisioterapista.
"Eh mesà!"
"Poi dobbiamo comprare l'acquario perchè i pesci nel gettacqua non ci possono stare. Ce li prendiamo di petto!"
"Eh si, quetto è butto sevve uno più grande!" Risponde Deva "e ci mettiamo il deffino!"
"Solo voi nel gettacqua!" Ride Ale.
"È stato Kostas!" Rispondo portando la merenda e sedendomi con loro.
"Ub delfino??" Kostas sbianca. "Dove lo troviamo?!"
Intanto mangiamo i cornetti con la Nutella.
"A mare" risponde Deva.
"Eh a mare non si possono prende i delfini. Ci strillano. Dobbiamo comprarlo!" Se ne esce.
"Ma che cazzo gli dici?? Tu ti droghi!" Gli do una pizza sul braccio.
"Dai compriamolo!!"
"Ecco mo digli di no!" Sbuffo.
"Andiamo dopo?!" Dice Deva con gli icchi a cuoricino.
"Kostas fa le valige e trasferisciti alle Hawaii. Tu e il delfino!" Dico.
"Ma no. Lo andiamo solo a vedere Deva non lo possiamo portare a casa non c'è posto per gli animali grossi. Peró papà te lo fa accarezzare. Poi che animali ti piacciono?? La giraffa??" Chiede. No questo è impazzito.
"Siiii!! Pure l'osso!!"
"Eh mo andiamo a vedere gli animaletti, ti va?" Gli chiede.
"Siiii!" Deva inizia a saltellare ovunque e vestirla è come vestire un anguilla.
Scendiamo e saliamo in macchina. Direzione zoo.
"Mi adottate?! Siete uno spasso!" Ci dice Ale quando scendiamo.
"Si come baby sitter che dici Ko?!" Dico.
"Mh ma solo a chiamata" risponde.
"Chissà se fa il babysitter anche per le mamme.."
"Ao. No mh. Te lo faccio io il mother sitter!" Mi tira a lui ed entriamo.
"Quanto sei gelosssso" rido.
Deva non sa dove guardare, ama tutti gli animali.
"Nah."
"Ha un bel culo peró, guarda!" Glielo indico.
Lui mi tappa gli occhi.
"Dai ma così non vedo gli animali!!" Rido. "Mi risveglia un animale!!"
"Oh Camilla! Guarda che ti risveglio la memoria nella gabbia delle scimmie eh!" Mi dice.
Scoppio a ridere.
"Guarda Ippo!!" Dice Deva. "Mamma dice che papà è ippo perchè è sissone!!"
"Non sono sissone!! Cami ma che le dici dai!!!!!" Sbuffa mentre io rido.
"Quanto lo screziano ste donne!" Anche Ale si aggiunge alle risate.
"Un po ma noi siamo cosi!" Dice Kostas.
"Sei un osso gosso e gasso, tutto peoso!" Dice Deva indicando l'orso al padre.
"Non è vero. Ce l'ho solo sulle braccia. Camilla!!!" Si lamenta.
Io mi avvicino a Deva e Ale.
"Sto qua che se lo catturano, non prendono anche me!" Dico.
"Ma mica sono un pokemon che mi cattirano!" Ribatte lui.
Lui mi raggiunge e mi da un bacio di quelli passionali.
Mi morde il labbro piano e si stacca.
"Mh. Andiamo a vedere i delfini?!" Chiede.
"Pensavo volevi toccare altro!" Rido.
"Quella più tardi!" Mi dice piano e andiamo dai delfini. Lo spingo ridendo ed entriamo.
"Uuh guarda quanti!"
"Piano Deva non cadere nell'acqua!" Dico.
"Dammi la manina che papi ti porta ad accarezzarlo!" Dice Kostas e scoppio a ridere. Detto così pare brutto ceh.
Lei gli prende la mano.
"Deffini!!" Deva lo tira ed entrano.
La piccola si inginocchia e tende la mano. Lui si accuccia e la tiene.
"Si vede che vi amate" dice Ale.
Sorrido.
Un cucciolo di delfino esce dall'acqua proprio davanti a Deva.
"Amoeee!! Come sei pissolo!" Dice e lo accarezza. Entriamo anche noi.
Il delfino le si avvicina col musetto appoggiandolo sulla guancia di Deva.
"Hai visto ti ha dato un bacetto" le dice Kostas.
"Lo pottiamo a casa?" Chiede la bimba.
"No amore non si puo, ci strillano. Non si comprano questi. Peró papi ti ci riporta qua!" Dice lui.
"È così carino!" Dice e se lo abbraccia. Faccio la foto. "Mh babbene! Batta che toniamo!"
"Certo che torniamo!" Dice lui mentre Deva coccola il delfino.
Mi metto dietro di lui e lo spettino.
"Amó!" Sbuffa Kostas.
"Ma ti arrabbi se io ti spingo debtri la piscina?!" Chiedo.
"Moltossimo anche perchè Deva viene con me!" Risponde. "E anche tu!"
"Nooo!!" Gli do un calcetto sul sedere.
"Dai Deva saluta Flipper che andiamo!"
"Sao Flippe! A pesto!!" Dice la bimba ed usciamo.
Kostas si sistema i capelli.
"Andiamo a cena?! Sono le nove quasi!" Dico. "Senno vado li dove ci stanno i pesci e mi mangio due cozze faccio un cruditè di pesce misto. Il suahi lo fanno col delfino lo sai Deva?! Pure i cinesi si mangiano i delfini!"
"Come????"
"Dai cosí quando vede Radja gli mena!" Ride Ko.
"Eh con la bocca. Aprono e gnam!!" Dico.
"Nuuu. Butti"
"Ma noi si mangiamo i cinesi quando andiamo al ristorante cinese. Quindi in automatico ci mangiamo i delfini!" Dico.
"Non è bero!!! Io non bojo mangia cinese papi eh!" Dice Deva.
"No niente cinese!" Ride lui.
"Andiamo al McDonald's" dico mentre Deva inizia a fare i salti di gioia "i cadaveri degli americani" dico poi a Kostas.
"Dai amo ci diventa vegana poi!" Mi risponde ridendo.
Andiamo a cena a Mc. Quando arriviamo al locale, dopo cena, Deva si fionda in braccio a Wojciech che se la coccola e se la bacia alla faccia di Iturbe. La serata passa tranquilla tra screziate e prese in giro. Risate e imbruttite si Kostas.
Quando torniamo a casa, Deva finalmente crolla.
"Ora a noi!" Mi dice Kostas spingendomi sul letto.
Mi sale sopra e sta per avvicinare la sua bocca alla mia, finchè...
Finchè la sua immagine mi scompare dagli occhi. Il letto non c'è più, la casa non c'è più. Spalanco gli occhi ma non riesco a vedere nulla, tutto nero. Sento solo i battiti del mio cuore che batte all'impazzata, il respiro affannoso, poi le voci, finchè non riesco ad aprire gli occhi. Non sono più in camera mia. Mi guardo intorno. La stanza é bianca, poso lo sguardo e vedo che ho una flebo attaccata. Ma..ma.. sono all'ospedale.
Che cosa è successo?!
Sposto la testa dall'altra parte e vedo Kostas che mi guarda sorridendo.
"Camilla, finalmente.." mi dice.
Sorrido debolmente. Non ci sto capendo nulla.
"I tuoi sono qui fuori, te li chiamo.." mi dice facendo per alzarsi. Lo fermo.
"Deva?" Chiedo.
Lui mi guarda confuso.
"D..Deva?! Chi è?!"
"Ma come chi è?! Kostas sei impazzito?!" Dico aggrottando un sopracciglio.
"C..co...come fai a sapere il mio nome?!" Mi chiede sgranando gli occhi.
"Ma che vuol dire?! Ma che è successo hai battuto la testa?! Dovresti starci tu a letto allora non io!" Sbotto. Mi sto incazzando.
"Ma perchè?!" Chiede inclinando la testa.
"Dai Kostas, mandami Deva. Che ho voglia di vederla.. e poi perchè sono qui?!" Chiedo.
"Stai vabeggiando. Non c'è nessuna Deva.." mi dice.
"Oh Ko mi stai facendo incazzare!!! Tu non hai una figlia che si chiama Deva? Oltre Kostantina?!" Sbotto.
"No ma che sei impazzita?! Ti chiamo ub dottore forse è meglio" mi dice.
"No aspetta! Che cazzo vuol dire??"
"Che non esiste questa... Deva o come si chiama!" Mi dice.
Mi tocco la testa. Mi batte forte.
"Ma come no?! Noi.. noi lo avevamo deciso a Pinzolo, ma poi quando siamo andati a Boston ti sei rincoglionito con quella troia! Stronzo. A ripensarci ti prenderi a sberle!" Incrocio le braccia.
"Ehm.. scusa?!" Mi guarda confuso "mesa che hai la febbre, sisi oppure sei pazza!"
"Ah ancora neghi??? Mortacci tua hai la faccia come il culo!!" Sbotto.
"Ma che cazzo dici! Io sono a Roma da due mesi!!" Mi dice e spalanco gli occhi. Non è possibile. Non coincide con quello che ho vissuto. Due mesi.. mi sta prendendo in giro.
"Come due mesi?!" Chiedo.
"Già, mi hanno comprato due mesi fa.. scusa mi dispiace, puo essere shoccante!" Mi dice.
"Ma io ti conosco, sei Manolas, difensore greco, hai il numero 44, quando ti incazzi sbuffi e incroci le braccia, sei un rosicone patentato e geloso anche se dici sempre di no, c'hai il borsello sempre attaccato non lo lasci mai, hai combattuto contro la tua ex per farti vedere la bimba perchè te lo vietava, hai un cane di nome Thor che tua madre non sopportava piú. Te lo ha portato tuo fratello Nikos dalla Grecia. Lui ub vero stronzo guarda ti ha tradito andando con uba delle tue ragazze ma è simpatico dai. Conosco i tuoi genitori. Flora e Nikiforos. Sono uno spasso. Loro ti hanno aiutato tanto quando mi hai tradita.." dico tutto d'un fiato.
Lui mi guarda confuso e sorpreso.
"Camilla, forse devo spiegarti cosa è successo." Mi guarda. "Noi non stiamo insieme, non lo siamo mai stati.." mi dice sistemandosi i capelli.
"C..come??" Chiedo sentendo gli occhi pizzicare.
"Allora, partiamo dall'inizio.." mi dice Kostas e inizia a parlare.

Improvvisamente, tu 2. Benedetto il giorno che ti ho investita. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora