Capitolo 21

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Sono le sette di sera. Ancora Kostas deve tornare. Non si è fatto neanche sentire. Da oggi a pranzo, un messaggio me lo poteva anche mandare. Gli ho scritto se andava tutto bene, ma niente. Per fortuna che ieri mi ha detto che la lasciava e venuva qua. Mi fa sentire che il cuore gli esplode e poi? Sparisce.
Sono a casa ad aspettarlo, ha detto che poi andavamo a cena. Nel frattempo ho comprato le sigarette, pulito casa, mi sono lavata, ho dormito... tutto per passare il tempo. Magari stanno discutendo. Uff, che ansia. Ma chi me lo ha fatto fare! Se non mi avesse investita quello stronzo, sicuramente adesso starei appresso a Fazio. Almeno lui non ha problemi. Anzi, se tra un po non torna gli scrivo, ci esco e me lo scopo!
Suonano. Ah c'hai paura eh. Vado ad aprire.
"Eccomi" mi bacia ed entra "tre ore per staccarla dal cavallino delle giostre"
"L'hai lasciata?" Chiedo.
Lui mi guarda un attimo.
"No, ma glielo ho accennato.." risponde.
"L'hai avvertita?? La prossima volta ti lascio?? Perchè non ce l'hai fatta??" Sbotto.
"Ci stava la bambina, eravamo in giro e di fare piazzate non mi piace. Ma le ho detto che siamo al limite" mi dice.
"Perchè a casa non ce le hai portate vero?!" Chiedo infastidita.
"Non l'ho portate io, sono andate con Amra, l'amica sua. Io sono venuto qua" mi dice.
"Allora nkn la lasci più dato che vi vedete in giro"
"No. Domani vado a casa e la lascio"
"Non ci credo. Stai dicendo una marea di cazzate, come ieri sera" dico.
"Voglio te sul serio"
"Beh vedo! Ti ho scritto neanchs mi hai risposto"
"Ho lasciato il cell in macchina, l'ho visto ora. Se ti dico che la lascio, la lascio non ti preoccupare!" Mi dicr.
"Eh ho visto, l'hai fatto subito"
"Se non è oggi è domani" mi dice.
"Sisi"
"Si" ribatte.
"Ok"
"Dai non fare sta faccia"
"È la mia" dico.
Mi inizia a chiedere cosa ho fatto oggi per fare conversazione na sono incazzata e rispondo a monosillabi.
"Ti va ancora di venire a cena con me?" Mi chiede.
"Poco.."
"Dai" mi tira a lui "non ce l'ho fatta, mi dispiace, non gi fatto nulla, domani lo faccio"
"Ok andiamo" dico. Mi alzo e mi vado a vestire mettendo una cosa semplice. Scendiamo e prendiamo la mia Range.
Parto verso un ristorante qua vicino dove fanno pesce.
"Sei incazzata?" Mi chiede.
"Infastidita, ma ora mi passa. Dove siete andati a pranzo?" Chiedo.
"A Testaccio. Tina ha fatto il panico, non voleva stare nel seggiolone. In braccio a me doveva mangiare"
"Gli manchi si vede"
Parcheggio mentre lui continua a raccontare. Scendo e entriamo. Non lo ascolto più, mi ha fatto arrabbiare. Il cameriere ci fa sedere ed ordiniamo, ma al dolce ci pensiamo dopo.
Mi metto a chiamare il cagnolino al tavolo dei vicino. Mi si avvicina e lo accarezzo. La padrona lo richiama ma mi metto a conversare con loro. Laky si chiama. Mi dice che ha sei mesi, è un cucciolino.
"Oh me guardi!" Sbotta Kostas.
Mi tiro su e lo guardo.
"Lo sto facendo"
"Dai più attenzioni al cane che a me"
"No. Peró parlami ceh.." dico.
Ci iniziano a portare i piatti e mangiamo.
"Che facciamo dopo?" Mi chiede.
"Boh andiamo al locale" dico continuando a mangiare.

••••

"È difficile parlare quando mi tronchi così" dico.
"Che ti devo dire?! Quale strada facciamo?! Prendiamo il Raccordo? Che ci prendiamo da bere? Com'è la cena? Il vino ti piace? Sto pane è morbidissimo" risponde.
"Dai"
"Si mangia bene qua. Poi non ho pranzato ci sta tutto" mi fa sapere.
"Perchè no?"
"Ho staccato da lavoro ero stanca e mi sono addormentata" spiega.
"Come è andata al lavoro?"
"Bene. Sono venuti Fazio e Scenni a fare colazione" mi dice.
"Fazio?"
"Si quello che gioca con te"
"Giocava..."
"Perchè?" Mi chiede mangiando la feittura di calamari.
"Muore mh"
"Mah, è giovane, tanto a modo.."
"Puo succedere"
"Non solo a lui." Mi guarda.
"Vabbe mi sta sul cazzo quello è stupido"
"Non ti fare film" mi dice.
"Troppo complimenti ieri a quello, a na certa basta"
"Basta lo decido io!" Mi dice e chiama il cameriere. "Senti io volevo il dolce. Mi porti un peofitterols, almeno uno con le palle... lo vedo.." dice ed io rimango li come uno scemo. Il cameriere glielo porta e lei me ne offre un po.
"No grazie. Di palle ne ho"
"Uh allora troviamole"
"Sono qui"

Improvvisamente, tu 2. Benedetto il giorno che ti ho investita. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora