Capitolo 37

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Ho fatto le parti. A Sara niente, non lo puo mangiare perchè ci sono le uova crude. A Radja un pezzetto dicendo che tanto non gli piace.
"A me piace oh!" Si ribella il belga.
"Shhh. Kostas" gli passo il cucchiaio con la sua parte.
"Ma che è una super cazzola?" Mi guarda confuso.
"Questo a me" mi prendo il vassoio "tanto brucio"
"No se, un altro pezzo a me oh!" Si lamenta Kostas.
"Noj eri previsto per cena, ti abbiamo accolto è già tanto" dico.
"È casa di Radja! Dammene un pezzo normale!" Sbuffa.
"È come casa mia vero mapsi?!" Mi rivolgo alla mia amica.
"Si mapsi" ride.
"Ecco visto. Mangia e zitto" dico al greco.
"Io pure sto a casa mia, vero Radja??" Dice Ko al suo amico.
"Si, Radja è l'ospite" risponde il belga. Kostas me ne ruba un po e gli do una pizzetta sulla mano. Rompe le palle dicendo che lui ha bisogno di mangiare, non me lo filo e mi dice che mi caccia.
"A me? Vuoi vedere che te ne vai prima tu??" Dico e mentre parlo lui si avvicina e mangia. "Oh vaffanculo!!!" Mi sposto "magari ti strozzi, ladrone"
Lui non molla e mette le mani nel vassoio.
"Oh hai rotto il cazzo" mi alzo e mangio in piedi "toccami tutto ma non il tiramisu"
"Tutto eh. Vieni qua allora. Ti tocco tutto tranne il tiramisu" mi dice.
"Fuori di testa" ride Radja.
"Ti piacerebbe. Ti si è alzato solo a pensarlo" dico.
"No. Sta buono qui. Non gli fai più effetto"
"No?! Meglio così. Almeno non tenti di stuprarmi igni volta che ci vediamo" dico.
"Acqua passata. Non sei il centro del mondo. Se non lo vuoi tu, lo prendono le altre. Sono molto richiesti sai Ra" dice.
Ah si?! Allora provochiamolo un po. Mangio il tiramisu da zozzetta guardandolo negli occhi. Praticamenti gli sto proiettando nella mente tutto quello che facevamo.

••••

La guardo, pensando alla nonna morta che si rigira nella tomba.
"Si eh, bene" mi dice Radja. Non ti alzare shh, buono! Stai li.
"Certo, me le sbatto tutte, ovunque" dico e me lo sistemo. Lei mi guarda intensamente, tanto che qualcosa qui sotto mi si smuove.
"Fai bene che ti frega" mi dice il belga.
"A me niente. Pure dentro Trigoria, appoggiati allo stemma della Roma" lei finisce e si lecca le labbra. Io zitto mai. Lo stemma mi riporta ai ricordi della Land Rover e zac, danno fatto. Si è alzato. Radja ride come un matto.
"Tu sei un pazzo" mi dice.
Camilla si piega un po per prendere il posacenere. Metto la mano sul pacco. Madonna la farei mia in lungo e in largo, ovunque in questo momento.
"Sai con chi poi?" Gli dico e lei per tirarsi su quasi mi mette le tette in faccia.
"Con chi??" Mi chiede Radja.
"Quella del bar"
"Ma dai! Quella troiona!" Mi chiede Radja.
"Devi vedere come ci salta!" Dico e Cami continua a guardarmi negli occhi. Non cede alle mie provocazioni. Fuma.
"Si vedeva che era un mignottone" risponde il belga.
"Glielo ho messo ovunque, pure tra le dita dei piedi ceh" guardo negli pcchi Camilla anche io mentre Radja si scompiscia "era per dire su, stupido"
Mi pulsa la sotto.
"Io ho avuto un'esperienza a tre" eccola "io e due uomini ovvio"
"Fico. Meglio le orgione mie peró" rispondo.
"Molto. Due mulatti con le mazze da baseball" dice. Radja mi guarda.
"38 ma non di piede" ride Sara.
"Ha fatto 50 cm ma non di neve" le da corda Cami.
"Solo che sei nel deserto!" Ride la sua amica.
"Certo mo ci camminano!" Dico.
"Sei invidioso?" Mi chiede e si siede. Per accavallare le gambe, sfiora la mia.
"Nono ho il mio bolide qua. Ne ho soddisfatte dieci in una sera" me lo tocco. Mi stringono i jeans cazzo.
"Ottimo" dice lei.
"Roccone greco" ride il ninja.
Lei mi sfiora la coscia col piede. Mi tolgo la felpa, fa caldo.
"Sudi?"
"Nono fa un po caldo, pensavo alle Maldive, ecco la reazione" me la svio. Camilla mette anche l'altro piede e continua a torturarmi.
"Si alle Maldive zozzone" mi da una bottarella Radja.
"Al culo delle troiette che mi si strusciano qua, ah belle chiappe" lei mi tocca il microfono col piede "le stringi le tettone e poi spingi"
"Ma ti sei impazzito! Quanta volgarità!" Ride Radja.
"E poi non sei il centro del mondo e non gli fai effetto. Sbam tana" mi dice Cami guardandomi.
"Non sei tu. Sono le troiette tettone. Pensarle mi fa effetto" la guardo.
"Ovvio" lei muove il piede.
"Viva le troiette tettone. Tutto dentro glielo metterei senza più usci!" Sbotto.
"E basta" ride Radja "ma che sei posseduto dal demonio?!"
"Il demonio sessuale. Ormai sono un toro da monta"
"Fatti una doccia gelata oh ti riprendi" mi consiglia il belga.
"Nono sono pronto per fare cose"
"E cercatela. Qua non la trovi" mi dice.
"Appena esco di casa ho la fila. Poi pure a casa. Stasera me la bombo" dico. Camilla se la rise continuando a muovere il piede.
"Ah perchè non l'avete fatto?" Mi chiede.
"Tutte le sere" rispondo.
"Ah okay. La potevi portare stasera" mi dice.
"Nah. Poi non posso scopare le altre. Invece prima loro, poi lei. Rendo meglio sono più fomentato. Tu perchè il pelato non l'hai portato?" Chiedo.
"Lavora, fa il buttafuori quando lo chiamano" risponde.
"Cesto di corna"
"No. Non è un morto di figa. Lui ne sceglie una e rende bene solo con una, cosi le altre rosicano. Non ti fa uomo il fatto di scopartele tutte, ma quella che tratti da regina. Perchè sudi?" Mi chiede.
"Stavo pensando alle spinte"
"Pensavo ai piedi.."
"No non mi piacciono"
"No eh. Non si direbbe sai. Vabbe ragazzi io vado che domani mattina lavoro" dice e si rimette al sup posto. Io mi guardo la mia povera erezione, lei saluta, si mette il giacchetto e se ne va.
Sbuffo e Radja mi chiede che cos'ho.
"Il cazzo, c'ho il cazzo" mi scopro "guarda"
"E che vuoi da me. Tu pensi alle zozze" ride.
"È lei. Mi toccava col piede. E dai peró oh, che cazzo. Cosa tide. Ma posso andare sempre in giro così, pensano che sono un maniaco. Poi mi lascia a metà e se ne va" mi sistemo i capelli.
"Vabbe ma te le dici di quelle, se c'era una minima speranza, mo zero!"
"I 50 cm ma non di neve, ma che sono cpse da dire, ao!!" Sbotto.
"Ma tu sei stupido che la ascolti. Hai detto tutte quelle porcate! Ora come fai?! Tua moglie ti vede così è la fine"
"Ma non sono mica vere poi stavo improvvisando! Che ne so come faccio" sbuffo.
"Vai a dormire nell'altra casa piccola" mi dice.
"Giusto! E se Camill mi dice qualcosa, ci devo portare le zozze. Sei un genio" gli bacio la testa "qualunque cosa io sto dormendo da te che sono ubriaco mh" dico scrivendo un messaggio a Stefany.
"Okay. Non esagerare con Camilla con ste zozze. Fai il maiale con lei" mi dice ed annuisco. "Fammi sapere"
"Ci vediamo a Trigoria" dico e scappo a casa. Mi hanno affidato anche la casa davanti a quella di Camilla che è più piccola per quando stavo solo i primi tempi. Ho ancora le chiavi. Salgo.
"Fanculo ste chiavi" borbotto e cerco quello giusta "mannaggia sembro San Pietro con tutte ste chiavi"
"Secondo me sei più Fantozzi" urla Camilla.
"Camilla, la smetti di spiarmi" urlo di rimando.
"Mi sa che l'hanno venduta.. con quel pene dritto!" Mi dice.
"Bello eh"
"Hai paura che tua moglie ti stupra che sei venuto qua?" Mi dice.
"No. Dopo ci vado, ho un appuntamento ora, se mi si apre" dico e sento aprire la sua porta.
"E con chi? Sei da solo"
"Poi verrà. Mi ha detto sta a.." mi giro e lei è appoggiata alla porta con una sottana nera di pizzo.
"A?" Mi chiede lei.
"Vengo.."
"Ma non esiste vengo" ride.
"Si. Se vuoi ti faccio vedere" mi avvicino a lei.
"No. Fallo vedere alle tue amichette. Io non ti faccio più effetto, è tempo perso. Buona notte dai" mi dice. 
"No. Niente buona notte" la blocco contro il muro e inizio a baciarle il seno.
"Ma che fai?"
"Un sacco di cose" le bacio il collo.
"Ma non sono il centro del mondo, non ti faccio più effetto, sono il passato.."
"Si lo sei" la prendo in braccio e la porto dentro, chiudendo la porta con il poede. "Sei il centro mh"
"Non mi dare il contentino" mi morde l'orecchio.
"Aia mh. Non ho scopato con nessuna" la butto sul letto "non ho toccato nessuna donna dopo di te, zero"
"Lo sapevo, non sei credibile"
"Non ce la faccio" la bacio tutta.
"Mi ami?" Mi chiede.
"Non rispondo a sta domanda"
"Perchè?!"
"Non te lo diro mai anche se fosse, non mi crederesti" dico e la bacio. Lei non si stacca, anzi mi tira verso di se e ricambia. Finalmente dopo tanto tempo ho di nuovo le sue labbra sulle mie. La sfioro e lei mi stringe. Le mordo piano il labbro unferiore.
"Se non vuoi, mi fermo.." dico.
"La barista?" Mi chiede.
"Non ci sono più andato nel tuo bar"
"Sei sicuro?? Da quando?" Mi chiede.
"Da quando abbiamo rotto, che vengo a fare se non posso avvicinarmi a te. Cazzo me ne frega di quella"
"Ma cosa devo fare con te mh" mi dice poggiando la fronte alla mia.
"Amami" mi faccio abbracciare "e basta"
"Ma come faccio se non ti posso avere? Ti devo condividere con lei io non voglio.."
"Mi hai sempre. Io sono tuo, sempre" le dico.
"No. Vivi con lei, non sei mio. Hai due figli con lei"
"Lo so ma non la voglio. Faccio di tutto per non farci sedso, ci sto per i bimbi, ha bisogno di aiuto ma io... Io ho in mente te, solo te.. tutto il giorno" dico e me la bacio tutta.
"Io ti voglio con me sempre peró.."
"Proveremo, te lo giuro. Io scapoccio così. Ti voglio da morire" la spoglio.
"Stai già scappcciando" mi dice.
"Io non so che mi fai, davvero non lo so" le allargo le gambe e inizio a darle piacere.
"Tu mi fai dimenticare tutto, mi annienti tutto.. ogni volta mai più ma poi.." sussurra. Risalgo e la bacio.
"Mi sei mancata.." le dico piano all orecchio e le do i bacetti. Lei si aggrappa a me e in meno di un minuto sono finalmente dentro di lei e i brividi che sento mi fanno stare bene. Spingo forte, voglio arrivarle al cuore. Io sono suo e lei è mia e lo sarà sempre.

Improvvisamente, tu 2. Benedetto il giorno che ti ho investita. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora