Capitolo 54

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Arriviamo a destinazione. Già gli ho detto che ha la faccia da bugiardo. Gli spiego che deve mettere la mano nella fossetta ed aspettare. Lui ce la mette titubante. Io mi scanso facendo scena.
"Oddio Cami vieni qua" mi dice. Gli faccio la foto e me la rido dentro.
"No il sangue macchia! Sta troppo fuori la devi mettere tutta dentro" dico.
"Che cosa?"
"La mano. Senno non capisce!" Dico. Lui la mette dentro "Oddio si muove!!" Corro via ridendo.
"Noooo!" La toglie e fugge "ce l'ho ancora, via!"
Mi piego sul muretto a ridere.
"Ma dove vai??" Urlo.
"Scappi via! Dobbiamo andare via!" Mi dice e mi prende per un braccio iniziando a correre "prima che ci mangia" dice.
"Aiuto!" Rido.
"Zitta e corri"
"Ma non è vero! Ti puo mangiare una statua?!"
"Ma vaffanculo, siete tutti marti qui" mi lascia e cammina.
"Dai che ti sei arrabbiato?!" Rido.
"Sei una brutta persona, malvagia"
"Ma dai, sei stupido. Mi aspetti, ho le gambe corte"
"Sbrigati" si ferma e lo raggiungo.
"Dove andiamo ora?" Chiedo.
"Boh cosa c'è qua?"
"Fontan de Trevi. Andiamo ad esprimere il desiderio, lanci la monetina di spalle e si avvera"
"Andiamo. Ci dovrei buttare un salvadanaio"
"Pure io" rido e gli metto la mano congelata sul collo.
"Ao! Ma che sei scema! Sei morta cazzo, va de retro"
"Ao ma che si dice così?!" Rido "fa freddo"
"Eh ho capito, mi congeli pure a me" si copre.
"Ah bravo, mi fai congelare da sola" dico e mi tira a lui.
"Congeli di meno" dice.
Mi accoccolo, qualcosa è cambiato.
"Siamo quasi arrivati. Ti sei irrigidito?"
"No ma che. Solo che non mi capita da un pezzo di andare in giro così con una donna" dice.
"Fai il timido"
"No. Le donne per me sono un piacere fisico e basta"
"Ah ecco"
Arriviamo a Fontan de Trevi e lui tira fuori due monetine. Lo faccio girare di schiena e gli dico di esprimere un desiderio. Io lo esprimo. Non si dice, senno non si avvera. Lancio la monetina nella fontana. Anche lui mi imita, ma sbatte sul monumento ed esce fuori.
"No! È uscita fuori"
"Sono uno sfigato del cazzo" sbuffa.
"Tieni riprova" gli do un'altra moneta. "Ce la puoi fare"
Lui la rilancia e sta volta fa centro.
"Bravo tieni, il premio" gli do una caramella e Thomas se la mangia.
"Ora dobbiamo solo aspettare che si avvera" dice.
"Si ma magari ci spostiamo, aspettiamo tipo a casa"
"Eh mi sa che è meglio" dice.
Camminiamo.
"Che fai stasera a cena?" Chiedo.
"Io niente, sono solo"
"Ma dai, non lo sapevo. Ci facciamo due gnocchi al pesto?!"
"Si okay"
"Sono una donna da sposare" dico.
"UOMINI, C'È QUALCUNO CHE LA VUOLE SPOSARE??" Urla. Rido e corro in macchina, mi stavo vergognando. Lui corre e sale. Accendo tutto e partiami. Me la canto e lui mi dice che sono stonata ma non gli da fastidio, basta solo che non faccio acuti strani senno gli spacco i timpani. Glielo tisparmio e sorpasso uno che andava a due all'ora. Lui gli fa il dito medio, bene sta imparando come si vive a Roma. Parcheggio sotto casa e saliamo. Entriamo e mi levo il giacchetto. Decidiamo di farci un aperitivo. Prosecco, io lo amo. Lo apro, tanto lui dice che beve tutto. Verso mei bicchieri e gliene passo uno. Iniziamo a bere, io sono al terzo bicchiere.
"Hai figli?" Chiedo.
"No"
"Ah okay bene.. no ceh, non bene, okay" dico.
"Li vorrei peró"
"Anche io.. tre. Due maschi e una femmina. Da noi siamo tutte femmine. Bisogna procreare qualche maschio. Ho 24 anni è ora di mettersi al lavore senno poi faccio la nonna"
"Eh si. Io il bis nonno"
"Dai forza allora, mettiamoci al lavoro" dico ma mi pento subito. Che cavolo dico.
"In che senso?!" Mi guarda strano "vuoi figli con me?"
"Dicevo troviamo qualcuno e facciamoli, ceh. Ora tu così bianco, con gli occhi verdi, belli poi.." dico mordendomi il labbro.
"Ti piacciono?"
"Si. Sono molto belli. Un bel colore"
"Li puoi vedere da vicino eh. Non mordo"
"Sucuro?" Chiedo.
"Si" dice. Mi avvicino e lui si abbassa un po. Mi giarda negli occhi.
"Wow.."
"Anche tu li hai belli. Trasmetti cose buone" dice.
"Mhmh i tuoi di più pero"
"I miei sono freddi" mi dice e si avvicina di più.
"Si possono sempre riscaldare.."
"Come?"
"Con un po di calore" dico.
"Tipo così?" Mi sfiora le labbra con le sue.
"Mhmh.. puo darsi"
"Proviamo" mi bacia ed io ricambio dischiudendo le labbra. Bacia bene, non c'è che dire. Si stacca piano e mi morde il labbro.
"Non sono ancora caldi"
"Ah no?" Chiedo.
"No. Forse swrve un altro po.." dice. Mi blocca al muro, mi alza le braccia sopra la testa e mi bacia di nuovo. Tanto e bene. Si striscia un po. Mi prende in braccio così posso stare al paro suo. Gli metto le braccia intorno al collo e lo tiro a me, baciandolo ancora. Sento segnali si apprezzamento nella parte bassa. Thomas infila una mano dentro la mia maglietta. Anche io gli tocco gli addominali, merita. Mi palpa e si muove come se stessimo facendo sesso da vestiti. Si stacca dalle mie labbra e inizia a baciarmi il collo.
"Mi sa che ora stanno andando a fuoco.." dico.
"Mi sa di si..  hai un buon profumo" mi dice.
"Anche tu"
"Manca ancora qualcosa per farlo bruciare pero"
"Eh si.. vieni allora" dico. Lui mi mette giù. Gli prendo la mano e lo porto in camera. Lo faccio sdraiare e gli salgo sopra. Mi toglie la maglietta e la lancia via. Lo spoglio e inizio a baciarlo. Mi sfiora la schiena e mi tiene per le chiappe strusciandosi. Inizio a dargli piacere e sento lui che ansima. Mi tiene per i capelli ed io torno su. Ha il respiro affannato. Si gira e mi sale sopra. Mi finisce di spogliare ed ora tocca a lui darmi piacere.
"Altro che caldo. Questo è un incendio doloso" sussurro "quanto sei.."
Risale e si struscia.
"Quanto sono?"
"Top"
Lui sorride e continua a toccarmi finche non decide che è l'ora di darsi da fare e mi entra dentro, iniziando a spingere, si è fomentato. Non smette di guardarmi negli occhi e sorride quando vede che a me piace quello che stiamo facendo.

••••

Ho mandato un messaggio a Camilla per sapere cosa stava facendo, ma non mi ha risposto. Io non sono stupido quanto sembro. Ho capito eh. Stava con Vermaelen. Hanno pubblicato la stessa foto.
A casa mia ci sono anche Radja e Sara. Sono venuti a trovare Leone.
"Ti calmi?" Mi dice il belga, quello giusto.
"No non mi calmo. Non mi risponde cazzo"
"Avrà da fare"
"Chw cazzo deve fare?!" Ringhio "io non sono stupido eh"
"Dormirà, sarà uscita" propone lui.
"La sto perdendo, dammi una sigaretta" dico.
"Era inevitabile Ko, tu stai sempre qua, lei che deve fare"
"Ama me cazzo" mi rubo una sigaretta e me la accendo.
"Ma la trascuri. E quando la trascuri se la prendo gli altri" mi dice.
"No eh no! Non puo essere" tossisco "non puo andare cosi, non deve. È mia cazzo, mia. E di nessun altro. Nessuno me la puo portare via"
"È tua, ma tu con lei non ci stai" mi dice.
"Oh io sono uno eh" do un calcio alla ringhiera.
"Ho capito ma lei che deve fare Kostas, ti deve aspettare, deve vedere voi uniti e lei sola? Ceh rassegnati, lasciala stare ormai sei padre si due figli, la tua vita è qua" mi dice.
"Lo so cazzo, lo so. Mi rode il culo. Uff"
"Basta"
"Basta si, la devo lasciare andare" dico.
"Ecco. Tanto ormai è andata"
"L'ho persa si.."
"Accontentati nella vita, che ogni tanto lo devi fare" mi dice.
"Certo. Mi passea" mi tiro su "e poi fanculo ste sigarette" la tiro via.
"Te la sei presa da solo eh"
"Lo so, ero nervoso" rientriamo.
Finiamo di cenare e chiedo cosa fanno stasera. Mi dicono che vanno al locale. Ste dice che se vogliamo, possiamo andare anche noi. Rifiuto, meglio stare a casa con ciccio mio. Non voglio vedere nessun altro. Poi fa freddo e mio figlio non lo lascio.
"Ormai lo abbiamo perso" ride Radja.
"Ormai su. Lui mi ha dato il colpo di grazia" dico.
"Mi sa che toccherà anche a me" ride il belga.
"Prima sempre fuori casa. Ora mi tocca cavciarlo" dice Ste.
"Devo stare con Leo. Ei ei non mi vuoi più a casa?"
"Si amore, sto acherzando" dice. Mi guardo il mio bimbo con gli occhi a cuoricino. Lei prende il dolce. Mangiamo e poi la coppia va via. Guardo il cellulare, ma niente. Lei non mi ha risposto.

••••

Thomas si sposta. È stato molto bello. Ci rivestiamo e lui mi dice che quando ne abbiamo voglia, potremmo rifarlo. Mi metto a cucinare.
"Sai apparecchiare?" Chiedo.
"So fare tutto io, donna" mi dice. Gli do le cose e lui apparecchia alla perfezione.
"Uh una gioia!"
"Ah si?"
"Si dopo tanto" dico. Lui mi dice che di solito non si innamora, le donne le usa solo per il sesso.
"Tutti uguali, poi non è vero che pensate solo a quello" sbuffo.
"È verissimo" dice. Scolo gli gnocchi e li giro. Faccio i piatti e porto a tavola. Lui si siede e mangiamo, finalmente. Avevo troppa fame. Prendo anche il gelato al Mars.
"Ci sta tutto il gelato" dice.
"Con tutto quel fuoco" alludo a prima.
"Davvero. Mi è piaciuto pero"
"Anche a me" mangio e lui mi guarda.
"Provochi?" Chiede.
"No. Mangio"
"No. Mi stai provocando" si alza "poi ti do fuoco" butta la carta.
"Dipende come mi dai fuoco"
"Tuo rischio o pericolo" mi blocca contro la credenza e mi si mette davanti.
"Mh mi piace il rischio e il pericolo"
"Si?! Bene piace anche a me" dice. Gli mordo il collo piano. Mi fa sedere sopra la credenza e mi toglie la maglietta. Lo spoglio.
"Non ti abituare pero" dico.
"Neanche tu.." risponde. Mi mette le mani nelle mutande e inizia a muoverle. Anche io e do il meglio di me, perchè posso dimostrare a me stessa che Kostas è un coglione e non ho bisogno di lui. Posso avere altri uomini e con lui veramente posso rinascere. Si appoggia con le mani agli sportelli. Mi struscio e lo tocco ovunque. Inizio a spogliarmi e lui mi lancia via i vestiti. Mi lecca il collo. Lo tiro a me e lui mi porta sul divano. Gli salgo a cavalcioni.
"Vuoi scommettere che stasera non esci e domani non cammini?" Mi dice.
"Camminare si dai" dico. Mi struscio sopra di lui. Il divano è più comodo, mi si stava gelando il culo. Lo bacio ed ora tocca a me condurre il gioco. Mi entra dentro ed inizio a muovermi sempre più forte mentre pui butta la testa all'indietro e mi palpa. Bel modo di passare la serata.
Kostas, vaffanculo.

Improvvisamente, tu 2. Benedetto il giorno che ti ho investita. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora