Capitolo 62

214 10 3
                                    


Tre mesi dopo.

Siamo al locale ed io buttata addosso a Thomas. È profumatissimo e me lo bacio tutto. Ormai si, è il mio ragazzo a tutti gli effetti. Ci sto bene, mi diverto, è bello. Lo sto prendendo in giro per il maglione grigio topo che si è messo stamattina. Veramente brutto, orrendo. Sta già nella spazzatura calcola
"A me piace e me lo metto, capito mezza nanetta??" Mi dice.
"Ao mezza nanetta a chi?" Gli mordo il collo.
"Violenta oh" lui si massaggia.
"Si stasera ti lego e ti frusto. Proviamo magari ti piace di più" dico.
"Thomas Grey, ottimo direi" se ne esce. Scoppio a ridere insieme al resto del gruppo. Kostas no, è da quando è arrivato che beve.
"Regá Madonna, ma vi è caduta la lingua??" Chiedo dato che stanno tutti zitti.
"Parlo io" alza lo sguardo Kostas e si scola il resto della bottiglia che aveva davanti "perchè non la smetti di fare la stupida con questo?"
"Oddio che ansia tu"
"Smettila di fare la squallida con questo. Non è divertente" ribatte.
"Che cosa?? Squallida a me?? Mo ti do una cinquina che ti faccio risanvire coglione! Ma sciacquati la bicca prima di giudicare me capito!? Fallito" Sbotto mi sto alterando.
"Io non sono un fallito. Mi ti sei scordato in fretta eh. Tuuuuu... sei una stronza" mi punta il dito.
"Ah io! Tu fai figli con un'altra, pretendi che devo morire dietro a te. Ma che cazzo ti dice la testa!" Sbotto.
"No. Io ti ho detto sta con me! Non mi hai voluto perchè questo ti ha rincoglionita!" Ringhia.
"Certo tu devo dividere con un'altra. Che cosa?? Ma che dici!"
"Si ti ha messo in testa le cose" mi dice Kostas.
"Io a lui ci tengo capito"
"Dillo mi ami?? Mi ami ancora?? Rispondimi" mi guarda.
"No. Non ti amo più. È finita, mi dispiace" dico tagliente.
"Sei una grande stronza. Peggio di te non c'è"
"Impara a farti i nodi al piselli e non mettere incinta la gente" dico.
"Ne faccio altri dieci" ribatte.
"Con te non era vita! Sempre accollosso, non si poteva fare nulla" dico.
"Ma vattene a fanculo" mi dice il greco.
"Fallito"
"Non sputare nel piatto dove hai mangiato! Sei proprio una poraccia. Accontentati de sto deficiente" mi dice accompagnato col gesto della mano per indicare Thomas.
"Tu lo sei, che sta con una zoccola! Ti meriti una del genere" dico.
"Tu invece non ti meriti un cazzo. Nulla, zero" mi dice.
"Avrai pure i milioni ma sei povero dentro" dico. Kostas si alza e mi viene sotto. "Guarda che non mi fai paura capito" dico sostenendo il suo sguardo.
"Vaffanculo" sibila.
"Che fai mi meni?!" Lo sfido.
"Sei proprio una deficiente. Ti odio" mi dice.
"Sti cazzi. Fa la fila, c'è altra gente prima di te" ribatto.
"Ho sbagliato su di te all'inizio, non sei quella che volevo" mi dice sprezzante.
"Ti ho dato tutto!"
"Non me ne frega un cazzo! Ho fatto bene così, ti lascio sola un attimo e ti scopi un altro!"
"Un attimo?? Mesi sono stata da sola! Mesi! Nella speranza che tu venissi da me e mi dicessi che avevi scelto me" gli spiego. Questo è tardi cazzo.
"Non eri sola, ci stava lui" ah continua con sta storia.
Lo prendo per la maglietta.
"Lui è arrivato dopo. Io ti ho aspettato, ci ho creduto fino all'ultimo" ringhio anche io ora.
"Non ci credo. Di me, non ci hai mai capito un cazzo" dice.
"Oh cazzo! Non mi hai mai voluta, sempre lei al peimo posto, sempre!" Sbotto e lo lascio.
"No infatti io ho stravolto la mia vita per chi oh!"
"Per me no"
"Sai che ti dico?? Di te non me ne frega un cazzo. Ti odio" mi dice.
"Bene la cosa è reciproca. Mi hai detto che mi ami solo per scena" dico.
"Si. Io sono di pietra, non ti amo" mi guarda.
"No" dico sostenendo il suo sguardo.
"Te lo sto dicendo. Non ti amo, ti ho usata" continua.
"Lo so, so già tutto"
"Te lo ripeto. Afferri meglio. Ma qui quella che ha finto sei solo tu! Che mi hai rovinato la vita da quando hai attraversato quella cazzo di strada!" Ringhia "per me non sei mai esistita" conclude, mi ringhia ed esce barcollando. No questo è scemo stasera.
Dico a Thomas di scusarmi un attimo ma non mi puo troncare il discorso così, quindi esco più incazzata che mai.
"Tu!" Gli punto il dito "mi hai rovinato la vita capisci, tu!"
"Vattene. Hai quello, che cazzo vuoi da me" mi dice.
"Sei capace solo di dare la colpa agli altri. E tu che quando era incinta te la scopavi e continui ancora. Sono umana anche io eh. Quello che ha finto sei solo tu" sbotto.
"Quando stavo con te non ho mai toccato una donna, mai!" Urla.
"Neanche io un uomo! Ho rifiutato sempre tutti!!" Urlo anche io.
"Lui te lo scopi peró"
"Mi devi far sentire in colpa pure perchè ho trovato un po di serenità?! No pace, serenità. Lui è arrivato dopo lo vuoi capire?? Tuo figlio era nato da due mesi e io non ti vedevo più. Che cazzo devo fare??" Sbotto.
"Questo è quello che provavi per me" dice.
"Certo, io non ti ho dimostrato mai niente vero?? Non ho fatto mai niente per te?  Sei un ingrato del cazzo"
"Certo. Tutte belle parole, poi è arrivato il primo stronzo e non mi ami più"
"Ti fai odiare. Ma tanto sono una stronza no?" Dico.
"Si lo sei"
"Okay perfetto" mi siedo sullo scalino.

Improvvisamente, tu 2. Benedetto il giorno che ti ho investita. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora