Il giorno dopo.Oggi c'è la cena per il compleanno di Leone. Fa un anno e Kostas ci ha invitati. Da prima ero un po scettica di andarci, poi Thomas mi ha fatta ragionare e allora ho deciso di andare.
Hanno affittato una sala in centro e stiamo andando. Ci siamo super acchittati, infatti Tho ha messo anche una nostra foto su insta con scritto: "Invidiateci voi che noi abbiamo da fare😌❤️"
"Sbrighiamoci amo che quei bisonti si mangiano tutto" mi dice.
Nel tragitto Thomas litiga con uno che va a due all'ora. Oramai ha imparato come funziona da ste parti. Arriviamo e parcheggia. Ci prendiamo per mano ed entriamo. Mancavamo solo noi.
"Auguri Leone" dico al piccolo che è in braccio alla madre.
"Ma grazie, diglielo un po mamma. Prego accomodatevi e servitevi, c'è il buffet" ci dice Ste.
"Si grazie" risponde Thomas.
"Cami vi abbiamo preso il posto qua!" Mi chiama la mia amica.
"Grazie! Ciao Tina!" La saluto con la mano mentre sta in braccio al padre.
Ci sediamo e Thomas va a fare il piatto anche per me, mentre Radja porta a tavola tutta la fiamminga.
"Amo tu fai come ti pare" ride Sara.
"Ovvio" risponde.
"Me lo potevi dire li facevo qua i piatti!" Sbuffa Thomas, me lo porta e si siede. Iniziamo a mangiare. Kostas ha in braccio Leone e lo sta facendo cenare.
"Neanche mi ha salutata" dico piano a Sara.
"Eh ho visto. Ieri ha dormito da noi era ubriachissimo" mi dice la mia amica.
"Immagino.." mi giro a guardarlo e lui mi fa un cenno di saluti con la testa, glielo rifaccio sono superiore.
Thomas va a prendere un po' di tiramisu solo per me anche perchè a lui non piace.
"Madonna quanto lo amo quest'uomo, guardlo!" Dico.
"È un sacco carino con te" mi dice la mia amica.
"È il mio amore sisi"
Thom mi porta il tiramisu e mi fa assaggiare la torta Kinder fetta a latte. Radja come il suo soliti si è portato via tutto il vassoio. Mangiamo e decido di andare al tavolo dei dolci così prendo altro a Tommy. C'è anche Kostas, Dio.
"Ciao eh" mi dice.
"Ciao"
"Tutto apposto?" Mi chiede.
"Si alla grande tu?"
"Bene. Pensavo non venissi" dice guardandomi l'anello.
"Perchè no? È la festa di tuo figlio"
"Beh visto che non facciamo altro che litigare.."
"No ma che, mi faceva piacere.."
"Anche a me che sei venuta" mi dice.
"Meno male almeno stasera non si litiga" dico.
"No beh, ormai hai deciso, non posso fare niente per farti cambiare idea" mette i dolci nel piatto.
"Ormai è fatta"
"Eh si vedo"
"Vabbe dai, è andata. Senza rancore, manteniamo un rapporto civile. Senza dare di matto. Possiamo essere amici no?" Gli chiedo.
"Si, certo.." fa una smorfia.
"Oh bene. Vieni al matrimonio, si?" Chiedo.
"Eh certo mica puo mancare il tuo amico" dice marcando la parola amico.
"Oh mi fa proprio piacere"
"Si pure a me non sai quanto. Non salto solo perchè ho il piatto in mano e farei un casino per terra" mi dice.
"Dai" rido.
"È vero, parola di lupetto. Vabbe amica, vado" mette altre cose nel piatto.
"Mangiati tutto no?!"
"Ho fame" dice e va a sedersi.
Torno al tavolo e do il piatto a Thomas.
"Dopo balliamo eh" dico.
"Si è una cifra che devo ballare!" Risponde la mia amica.
"Ti sei arrugginita!" Rido. Mettono la musica e iniziano a ballare.
"Tie. Il mio grosso grasso compleanno greco" se la ride Thomas. Buttano in mezzo anche Kostas che si lamente che non vuole. Ci uniamo alle danze.
"Kostas sciogliti" gli dice Radja.
"Sembra un ciocchetto di legno" ride Flo.
"Fanculo" sbotta Kostas e si mette a ballare con la figlia. Gli altri si prendono Thomas e iniziano a lanciarlo in aria.
"Piano oh! Me lo spezzate poi sto senza sposo!" Urlo ridendo. Prendo in braccio Leone e me la ballo con lui.••••
Mi avvicino a Camilla con Tina. Odio stare in mezzo a fare lo scemo.
"Ciao papà, ciao Tina" saluta.
"Ora uccidono pure me. Ciao" do un bacio a Leone.
"Come sei cresciuta eh. Sei una donnina" dice a mia figlia.
"Ti, bella io" risponde.
"Dille un po dove sei andata stamattina" le dico.
"A cuola"
"A scuola?? Che brava ti piace??" Le chiede Camilla.
"No butta" dice imbruttita incrociando le braccia.
"E ti pare" rido.
"Non piace a nessuno" Camilla fa spallucce.
La porta si apre ed entra un ragazzo, camminando verso la sala.
"Chi è quello?" Mi chiede Cami. Lo ha notato anche lei.
"Non lo so. Mai visto.." metto giu Tina.
Lui si ferma davanti a Stefany e iniziano a parlare.
"Aspetta ora torno" dico a Camilla che annuisce. Vado li da loro sotto cassa e faccio cenno di abbassare. Non capisco senno.
"Sera" dico e questo mi guarda "chi sei?"
"Ah lui è James" mi dice Ste.
"Piacere" dico.
"Dove sta?" Chiede lui.
"Chi cerchi?" Domando.
"Non credo sia il caso.." fa una smorfia Ste.
"Mio figlio dove sta Ste??" Chiede lui.
"Non c'è qua. Perchè lo chiedi a lei?" Mi sto innervosendo.
"Ma quale figlio che dici" lei svagheggia.
"Ah non fare la finta tonta adesso, cazzo sono mesi che mi prometti che me lo fai conoscere!" Replica il ragazzo davanti a noi. Me li guardo tutti e due che parlano ma veramente io non sto capendo un cazzo. La musica si stacca.
"Che cazzo devo sapere??" Urlo.
"Ah è lui! Quello che fa il padre a mio figlio" dice.
"Che faccio io???" Continuo ad urlare.
"Kostas.. ecco io.." balbetta.
"Stefany guardami. Tu cosa?" Serro la mascella.
"Devo dirti una cosa.." mi dice.
"Parla cazzo!"
"Leone non è tuo.." mi dice piano.
"Alza la voce non ho sentito!" Dico a denti stretti. Nella sala regna il silenzio e tutti gli occhi sono puntati su di noi.
"Vedi tu eri sempre in ospedale, ci siamo distaccati, ho conosciuto James e siamo andati a letto per un po e sono rimasta inicinta.." mi dice.
"Perchè cazzo non mi hai detto che non era mio????" Sbotto.
"Lui non poteva starmi vicino, doveva lavorare e partite. Tu volevi tanto un maschietto e quindi ho detto che era tuo, ma non è così, nenche ti somiglia..." mi dice.
"Mi hai preso per il culo! Sei una gran troia! Mi hai rovinato la vita!" ringhio.
"Mi dispiace Koatas, tantissimo.." mi dice cercando di toccarmi ma mi sposto.
"No! A te non frega un cazzo di niente!!"
"Non dire così, mi dispiace... ho sbagliato..." mi dice.
"Mi hai preso bene per il culo! No! Io stavo in ospedale che stavo male e tu a scoparti un altro, ma brava, complimenti! Mi hai fatto perdere l'unica cosa bella che avevo!!" Urlo fuori di me, alludendo a Camilla.
"Scusa.." mi dice.
Quello si prende Leone in braccio mentre con la coda dell'occhio vedo Tina in braccio a Cami, che se la coccola.
"L'unica! Ho perso tutto per sta dietro alle zozzate tue!"
"Scusa Kostas, davvero.." mi dice ma io sono fuori di me e tiro per l'aria il tavolo li vicino.
"No. Scusa un cazzo! Per me sei morta, sepolta, mai esistita!" Le vado sotto col dito puntato "Sparisci dalla mia vita! Non voglio vederti mai più. Sei una grande stronza, non me lo meritavo capito! Non me lo meritavo, ho lasciato perdere lei e tutto per voi!!!" Mi sposto "Vattene a fanculo. Sparisci"
"Si.." sussurra, raggiunge quello e de ne vanno.
"Preso per il culo per più di un anno!! Come cazzo mi guardava, come????" Do di matto urlando e buttando per terra tutto quello che trovo sul tavolo.
"Ko calmati. Vieni andiamo fuori.." mi dice Radja. Do un calcio al tavolo.
"No. Andate, la festa è finita" ringhio. "Andatevene, forza!"
Inizio a prendere a calci tutto e strappo i festoni mentre li sento uscire e parlare tra di loro.••••
È di spalle a me e sta strappando tutti, sono usciti tutti. Siamo rimasto solo io e lui. Tina ce l'hanno i parenti. Lui respira affannato, è incazzato nero e noto le vene che gli si sono gonfiate. Mi avvicino a lui, sfiorandogli il braccio. Lui si gira ed io lo tiro a me per poi abbracciarlo.
"Calmati dai.. ti prende un infarto così.." gli sussurro mentre gli accarezzo la schiena.
"Non posso. Meglio.."
"Ma che dici"
"Si mi ha mentito per quasi due anni" mi stringe il vestito "ho perso te per questo"
"Lo so ma non lo sapevi. Non hai colpe Ko. Doveva andare così tra noi, si sono sempre messi in mezzo quindi non mi stupisco più ormai.." dico cercando di consolarlo.
"Io non ce la faccio più. C'ho il cuore a pezzi" dice con voce rotta e appoggia la testa nell'incavo del mio collo.
"Lo so, hai ragione. Peró non puoi perdere il controllo, hai Tina sta com i tuoi parenti ora, se la sono portata via.." lo informo. Sento il mio collo umido. No eh Ko, ma che cazzo fai. Mo piango pure io..
"Si ma come faccio ad occuparmene da solo.."
"Lo so. Piano piano, non ti preoccupare tu.." gli do i bacetti.
"Perchè mi deve andare tutto male, perchè?" Dice.
"Eh non lo so.."
"Non me lo merito. Perchè mentirmi cazzo? Mi ha rovinato l'unica cosa bella che avevo e che mi faceva stare bene!"
"Non ho idea.."
"Non c'ho più niente, zero" si tira su.
"Passerà su" gli asciugo il viso con le mano.
"No, non penso peró vabbe"
"Ma si, mo mi stai facendo il moscetto"
"Sto distrutto" mi dice.
"Ora è normale ci sta, nessuno se lo aspettava, poi non te lo meriti. Sta stronza, ma tanto il male si paga" dico.
"Spero"
"Sisi stanne certo"
"Vedremo. Mi dispiace per la serata, non so neanche cosa dirgli agli altri" sospira.
"Ma sti cazzo, anzi andiamo via che è meglio. Ma che gli devi dire, la situazione parla da se, lei ha fatto la figura di merda non tu" dico.
"Si ma mi sono sentito uno scemo, umiliato, preso per il culo da tutti. Un pupazzo col contentino del maschio che in realtà non era mio.." mi dice.
"Vabbe ma che ne sapevi, mica potevi chiedergli il dna. Ormai è andata non puoi fare niente. Spero lo avrai sto maschietto.." gli dico. In questo momento è un cucciolo smarrito.
"No basta con le donne"
"Diventi gay?" Chiedo.
"No ma che dici!! Mi piace la patata" risponde.
"Ambe" rido "pensavo ti poteva piacere Radja da come hai detto, stai sempre con lui"
"No basta relazioni. Dai va ti aspettano senno chissa che si pensa. Non mi va di farti litigare" mi dice.
"Ma ca, si fida. Capisce la situazione, andiamo dai prendi la roba" gli sfioro il braccio. Lui prende il giacchetto e da un calcio al tavolo con la torta con scritto Leone sopra. La prendo e la butto nel cestino vicino. Stronza!
Usciamo.
"Eccoci" dico.
"Sebti Ko, abbiamo deciso una cosa, noi compagni di squadra. Ci andiamo ad ubriacare. Camilla e Sara a casa susu" dice Radja.
"No ragazzi. Mi dura ancora quella di ieri, voglio solo andare a casa" dice.
"Ragazzi" Radja fa cenno agli altri che se lo caricano e lo portano in macchina. Anche Thomas va con loro, mi bacia e mi da le chiavi della macchina senno rimaniamo a piedi. Sale di corsa e partono.
"Porello che tenerezza. Mi si è messo a piangere" dico a Sara.
"Lui?" Dice. Annuisco.
"No fermate... atroce"
"Già. Questo ti segna a vita. Che troia Madó"
"Che schifo" dico. Saliamo in macchina e partiamo.
"Ceh come fai a starci e guardarlo in faccia boh.." dice la mia amica.
"Ci vuole un coraggio a parte. Io non ce l'avrei mai fatta" dici.
"Neanche io, mentrrgli tutti questo tempo, che cagne che ci sono in giro.."
"Mortacci loro" accosto a casa di Sara.
Ci salutiamo. La mia amica scende e va a casa. Torno a casa anche io e mi metto a letto ripensando a Kostas e quando mi è crollato davanti. Non me le aspettavo da lui quelle lacrime, giuro. Mi hanno toccato dentro. Lui così forte, così fragile allo stesso tempo. E con questi pensieri mi addormento.
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Improvvisamente, tu 2. Benedetto il giorno che ti ho investita.
FanfictionL' Amante è solo una cosa di sesso.A volte comincia così e poi diventa anche uno stare accanto all' altro in tutti i sensi.E allora può capitare che una volta ti vedi lo stesso e non fai l'amore o sesso che sia ma ci si ascolta.Esistono amanti e ama...