Capitolo 47

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Il giorno dopo.

Addio davvero sta volta. Mi dovró tifare una vita, ma almeno così sarà meno dura no? Eh si, sicuramente. Non doveva essere. Andró avanti. Mi ha fatto piacere sentirmi dire che mi ama. Comunque capitolo chiuso. Non butto il libro perchè lo porto con me, sempre. Lo appoggio da una parte e continuo la mia vita. Non lo potró mai dimenticare, specialmente adesso. Sara mi ha invitata a prendere il caffè a casa sua. Appena stacco vado da lei, almeno ci teniamo un po compagnia. Continuo a lavorare, aspettando l'ora di staccare.

••••

Arrivo al centro sportivo ed entro, devo svuotare l'armadietto e devo parlare con i dirigenti. Mi salutano tutti e Daniele mi informa che Lucio mi sta cercando. Annuisco, apro l'armadietto e inizio a mettere la mia roba nel borsone.
"Mannaggia, ora io sto da solo.." mi dice Radja.
"Eh già"
"Torni a trovarmi??"
"Ma certo. Poi vieni pure tu"
"Certo" mi dice.
"Poi ci sentiamo. Non so neanche dove mi mandano" dico.
"Manolas, in sala riunioni" urla Luciano passando.
"Vado ci vediamo dopo" dico. Raggiungo la sala riunioni ed entro, mettendo su la mia solita faccia da cazzo.
"Hai qualcosa da dire?" Mi chiede il mister.
"Voglio scegliere io la destinazione" dico.
"No"
"Come no?"
"Ho parlato con la società" alza lo sguardo e mi guarda "purtroppo non parti, rimani a sfracassarmi il cazzo. Peró visti i precedenti, hanno deciso di isolarti dalla squadra, starai con loro solo per la partita. Questa è la tua nuova casa, ha il campo e la palestra e con te ci sarà il preparatore.." mi dice e mi allunga un foglio con le indicazioni e le chiavi della nuova cada.
"Ma che cazzo vuol dire??"
"Tua moglie incinta ti ha salvato il culo, senno per me già stavi in Cina. Non puoi venire a Trigoria, ne avvicinarti a Kevin" dice.
"Ma fammi andare via no?? Che è sta stronzata??" Sbotto.
"Senti, è stato deciso così. A giugno te ne vai, fine della storia"
"Non mi serve casa, ce l'ho già" lo guardo male.
"No li ci andrà un altro. Le case che ti ha dato la società sono state affidate agli ultimi arrivati. Quella più piccola," dice parlando di quella di fronte a Camlla "a Vermaelen. Quella grande a Gerson. Hai firmato un accordo affittuario"
"Vaffanculo" dico piano, prendo le chiavi ed esco sbattendo la porta "società senza palle!" Sbotto.
"Allora?" Mi chiede Radja.
"Una cazzata. Rimango" continuo a svuotare l'armadietto.
"Beh non sei felice?!"
"No"
"Perchè?"
"Devo abitare in culo, allenarmi da solo in un campo di merda. In più le ho detto che la amo!" Tiro la roba nel borsone.
"Te la devi sposare ora?!"
"No ma cazzo"
"Ti vergogni?!" Mi chiede.
"Mh" rispondo. Lui scoppia a ridere prendendomi in giro. "Poi non posso più stare vicino a Kevin" prendo in giro Spalletti imitandone la voce.
"Programma di protezione"
"Fanculo, che poi vi siete inventati tutto e tu, pezzo di merda, me lo pptevi dire!" Gli do un cazzotto.
"Aia! Ma io che ne so. Quelli sono matti!" Replica.
"Testimone di sto cazzo. Io sono più matto di voi, quindi attenzione!"
"Mi hanno costretto, non dire niente, ero vittima, succube" mi dice.
"Ti metto la testa nel cesso, stronzo! Ma sei amico mio, coalizzi con loro! Devi stare dalla parte mia!" Sbotto.
"Mi hanno minacciato, maltrattato!"
"Uh povero cucciolo, disgraziatello. Mi hai fatto uscire il peggio di me!" Dico.
"Ti sei sfogato dai"
"Si ma ho fatto una cifra di danni!!" Sbuffo.
"Peró che l'amavi avevo ragione" mi guarda di sottecchi.
"Ma falla finita" gli do una spintarella.
"Guarda che si vedeva eh"
"Lei ceedeva che la prendevo in giro" dico.
"Certo stai con Ste. Mo come fai? Sa che la ami, non parti ma ci sta Leone"
"Non lo so.. vediamo che succederà. Roma mi ha messo in crisi"
Gli racconto che devo lasciare le case e gli faccio vedere il foglio che mi hanno dato. Comunque ora vado a casa, poi andró a vede quella nuova, ma prima passo da Camilla. Voglio dirglielo io che rimango prima che lo sappia da qualcun altro. Prima lo dico a Ste poi a Cami. Madonna mi si intrippa il cervello. Uffa!
"Con tutte ste donne! Ma come fai. Io ne ho una e è pure troppa!" Mi dice Radja.
"E smettila"
"Lasciami allenare ora" mi dice.
"Ci vediamo dopo"
"Speriamo di no" scappa via.
Prendo tutto e sfreccio a casa. Nel tragitto scrivo a Cami se ha tempo dopo che le devo parlare. Lei non lo legge. Entro a casa. Ste mi saluta.
"Ho delle novità" riferisco.
"Bene. Dimmi.."
"Rimaniamo a Roma ma dobbiamo cambiare casa, me ne hanno data un'altra. A Trigoria non ci vado più, mi alleno li con il mio preparatore" dico.
"Un esiliato.. almeno non dobbiamo partire"
"No peró le valige le facciamo comunque" dico.
"Vabbene si puo fare dai. Già ho iniziato"
"Ora ti do una mano" inizio a mettere la roba in valigia.
"Ti stanno trattando da cani.." mi dice.
"Preferivo andare via infatti ma mi mandavano in Cina"
"Oh Gesù.."
"Voglio scegliere io la destinazione, anche se mi davano un sacco di soldi"
"È lontano.. da tutti.."
"Non firmavo tanto.."
"Meno male" mi abbraccia.
"Sono stupido ma non fino a questo punto"
"Lo so" mi dice e mi da i baci.
"Dai finiamo di fare le valigie"
"Hai mangiato?" Mi chiede. Rispondo di no e che mangio dopo ma lei insistw e va a prepararmi mezzo chilo di pasta. Provo a riscrivere a Camilla, ma niente. Non mi risponde, neanche ha visualizzato. Ste mi chiama e mi metto a tavola mangiamdo e bevendomi una birretta. Dopo mi porta anche il ciambellone e me ne mangio metà. Si avevo fame. Finisco e rifiuto il caffè. Mi sistemo i  capelli e le tocco la pancia. Leone mi da un calcetto. Spero edce presto, non vedo l'ora di stringerlo a me, questo piccolo diavoletto. Mi deve somigliare in tutto. Spero prenda da me, sì. Me in miniatura, così è tutto Manolas, oltre Tina, anche lui sarà come me.
"Mo decide lui" ride Ste.
"Si il seme ce l'ho messo io. Decido io. Senza semini non si fa" dico.
"Ma va va"
"Dai su prepara le valige, non cincischiare" dico e mi alzo guardando il cellualre per vedere se ha letto, ma no.
"Non mi va!"
"Dobbiamo andare via, su. E che vuoi fare?"
Mi guarda. Ha la parola "sesso" scritta in faccia. No, no!
"No dai mi impressiono, con il pupo non è carino dai" dico.
"Dorme non se ne accorge" mi dice e mi ferma contro la porta e inizia a limonarmi. Mi stacco.
"Dai Ste, facciamo le valige mh"
"Aspettano" mi butta sul letto e mi sale sopra. Madonna mia...
"Non ci riesco con la pancia dai, non mi si alza, è inutile. Non posso pensare che lo metto dentro e prendo la testa di mio figlio. E se mi si rompono le acque nel mentre?! No nom si puo fare" sbraito.
"Ma che cazzo dici. Sta zitto" mi si struscia e inizia a baciarmi il collo.
"No dai non ce la posso fare" la sposto e lei attacca a piangere in modo assordante.
"Ma che piangi dai"
"Non mi vuoi mai, non ce la faccio più"
"Lo sai che non ci riesco così. Quando partorisci.." dico.
"Me ne trovo un altro" si alza e va di la.
"Oh Madonna, non ce la faccio!"
"Neanche io a fare questa vita di merda! Reclusa in casa con te che fai così, ma vaffanculo va!"
"Ma che devo fare se non mi si alza, me lo tiro su con la gru??"
"Fa come ti pare" si lava e si veste "fattele da solo le valige"
"Mo per una volta devi fare così??"
"Una volta??? Mortacci tua! Sono mesi che stiamo così, mesi! A darmi il contentino ogni tanto. Ma vaffanculo Ko" sbotta. Me lo taglio giuro. Va di la a prendere le valige.
"Dove vai?"
"Da mia figlia" mi dice.
"Nostra" preciso.
"No, Mia" ribatte, prende le sue valige e scende. Tento di darle una mano ma mi liquida.
Tiro tutto nelle valige.
"Che vita di merda!" Urlo ma lei torna su e mi chiede la via. Le do il foglio e Ste ci a la foto. Si carica il passeggino. Scendo anche io a darle una mano così se ne va a fanculo e non mi rompe il cazzo. Risalgo e chiamo Camilla. Cazzo oh.

'Pronto'
'Cami, dove sei?'
'Da Sara perchè?'
'Devo dirti una cosa. Ora arrivo, aspetta li'
'Che mi devi dire? Non sei in partenza?' Mi chiede.
'Proprio di questo ti devo parlare' dico ed attacco. Così non mi fa più domande, carico la macchina e parto verdo casa di Radja.

Improvvisamente, tu 2. Benedetto il giorno che ti ho investita. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora