Capitolo 39

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Sara mi apre ed entriamo. Ci sono pure loro due, cazzo. Se lo sapevo non venivo. Luca si presenta e per Kostas ha subito parole d'amore. Quello che non ride mai.
Presentazioni fatte e ci sediamo.
"Dove stavate?" Ci chiede Radja.
"A cena fuori. Due linguine all'astice, frittura, grigliata. Spicci!" Rido.
"Poi ti dico il nome Ra, a nome mio ti fanno mangiare gratis" dice Luca al belga.
"Io me lo ordino da casa" interviene sbuffando Ste.
"No. Ci andiamo" le risponde Kostas.
"Abbiamo fatto schifo. Ci siamo sfondati, poi un vino fermati, sto sudando calcola" mi spoglio e rimango in canottiera. Kostas spizza un attimo.
"Dove è sto posto?" Chiede Radja.
"Ma qui vicino, proprio sul mare. Stasera stavamo al chiuso perchè è freddo, ma d'estate ti mettono proproo sulla spiaggia" dice Luca e Kostas beve.
"Fico. Ci andiamo amo" Radja guarda Sara che annuisce.
"Possiamo andare tutti insieme, mica ci sono problemi" se ne esce Luca. Uh si che gioia, mamma mia non mi tengo. Vado a fare il caffè. Madonna se sono felice, oh! Sbuffo. Questo zitto mai eh.
Torno di la con i caffè e a Kostas quasi glielo tiro.
"Oh fa piano" mi dice.
"Prenditelo da solo allora" rispondo. Mi siedo e bevo. Anche lui avvicina la tazzina alla bocca. Magari ti soffochi, stronzo.
Dopo poco si strozza.
"Volete venire a ballare voi?" Se ne esce Luca.
"Se, ciao. Noi tra mezz'ora dormiamo" dice Ste.
Kostas tossisce. Ascoltami o Signore.
"Che c'è Ko?" Gli chiede Radja.
"Mi sto strozzando" si batte sul petto.
"Come dormite?" Chiede Luca.
"A lui non piace andare a ballare" spiega Ste. Kostas torna normale. Non è morto.
"Ma Ko dai, ci divertiamo! Conosco certi posticini! Non fare il vecchio su" dice Luca e me lo guardo male.
"Lui è così. Casa, Trigoria, Trigoria, casa" dice Radja.
"Non sono vecchio" ribatte il greco.
"È decrepito, imbalsamato" sbuffa Ste.
"Ma poverina sta donna, falla divertì. L'eremita qua" ride Luca e Sara ci porta i dolci.
"Vabbe sono gusti regà" fa spallucce Radja.
"Ma neanche parla. Guardalo, dicci qualcosa Ko" lo incoraggia Luca ma sa molto di presa in giro.
"È così lui" dice Radja.
Mi guardo Kostas mentre mangio il tiramisù. Luca sta esagerando eh. Ma lascialo stare.
"Ho capito Rà, non balla, non beve, non fuma, non parla. Ma che è oh. Ce l'hai i tatuaggi?" Chiede al greco.
"No" risponde secco.
"Ammazza che apatico! Giusto perchè giochi nella Roma" se la ride.
"Eh vabbe mica siamo tutti uguali" Radja cerca di mettere pace. Se parte Manolas siamo fritti. Ma Luca lo provoca.
"Oh io sono così e basta!" Kostas imbruttisce.
"Sei un ghiaccioletto dai.." Luca si accende una sigaretta.
"Mani fredde cuore caldo" Radja sempre in difesa del suo amichetto.
"Ma qua è il contrario Ra"
"Ma che ne sai!" Radja alza gli occhi al cielo.
Kostas lancia il tovagliolo e va di la. Non so dove ma ci è rimasto male. Luca ha sgravato. Di brutto. Ma come si permette?! È vero Kostas lo odio, lo vorrei ammazzare, ma nessuno puo permettersi di giudicarlo o di trattarlo così. Dopo gli sbrocco.
"Ma neanche lo conosci su" sbotta Radja.
"Si vede ceh. Teso, ti pare affettivo quello?" Mi chiede Luca.
"Vabbe ma che ti frega" si intromette Sara.
"A modo suo si, molto" dice Ste.
"Non me ne frega un cazzo" dico acida.
"Scontrosetta" mi bacia e beve. Ecco bravo bevi e zitto che ti sta per arrivare una bottigliata in faccia. Mi alzo e vado al bagno. Apro.
"Aoooo!" Kostas si gira.
"È!"
"Ci stavo io al bagno" dice rimettendosi il coso dentro.
"Ma io devo fare pipì" gli dico.
"Vai ho fatto" si sposta al lavandino per lavarsi le mani. Io entro e chiudo, poi faccio pipì. "Carini siete" dice sarcastico.
"Lo so. Tu rosichi"
"Nono. Io non lo faccio mai" si sistema i capelli.
"No infatti" mi metto vicino a lui e mi lavo le mani.
"No. È solo un poveraccio, non mi toccano le parole sue"
"Vabbe io alla ragazza tua non le dico che fa schifo al cazzo, pare un cavallo e c'ha le orecchie da elfo" dico.
"Perchè non è vero"
"È bella?" Chiedo.
"Beh se ci ho fatto due figli per me è bella"
"Poi non è vero che mi usi solo per scopare. Mortacci tua" mi asciugo le mani "prima la schifi, mo è bella. Non lo sai neanche tu cosa vuoi"
"Tu non mi vuoi. Stai con quello che mi ha detto le peggio cose!"
"Perchè tu mi vuoi?" Chiedo.
"Si, io ti voglio"
"A letto" lo guardo.
"No. Sempre"
"Un po gelido sei, su quello non sbaglia" dico tagliente.
"Con te non lo ero, non lo puoi dire"
"No certo, stavamo sempre a letto, che vuoi fare" dico.
"Ah solo quello ti ricordi?" Dice quasi ringhiando.
"Che altro abbiamo fatto?"
"Stavamo insieme, siamo stati in vacanza"
"Ti ho fatto comodo, senno stavi solo"
"Non le uso le persone" mi dice.
"Avoja. E sei pure bravo"
"Se parli così vuol dire che di me, non ci hai capito proprio un cazzo" mi dice puntandosi il dito al petto.
"Pure troppo ho capito" gli passo dietro ed esco tornando seduta. Decidiamo di andare al locale. Loro partono ed io durante il viaggio sbrocco verso Luca difendendo Manolas, anche se non lo merita. Litighiamo di brutto e la conclusione qual'è?! Ci lasciamo. Non mi importa poi più di tanto. Non lo amavo, doveva solo farmi scordare il greco. Non è lui che voglio. Mi lascia al locale e se ne va.
Sono da capo a dodici, toccami tutto ma non Manolas, solo io posso dirgli cose brutte o belle che siano. Io solo posso dirgli che è un bastardo, vecchio e decrepito. Gli altri no!
Entro al locale e presa da una crisi di nervi, il vino che è salito dentro mi limono Kevin.

••••

Entriamo al locale e la trovo appiccicata a Kevin che la sta baciando. Lui la tiene stretta. Mi siedo e gli pesto il piede.
"Aia! Pestone" sbotta Strootman.
"Da chi?" Chiede Camilla.
"Boh"
"Non mi toccate Kevin che vi sfondo" dice guardando ognuno di noi. Beve un po' di vodka e poi riprende a baciarlo. Che schifo.
Camilla si alza e lo porta in pista a ballare. Gli balla addosso e lancio un bicchiere, sti cazzi di Stefany qui vicino a me.
"O ma sei scemo??" Mi dice Ste.
"Si sono scemo. Anzi, peggio. Sono psicopatico"
"Ora che c'è?" Sbuffa.
"Niente oh, niente"
"Apposto. Buona notte" Ste si alza e si mette il giacchetto.
"Dove vai?"
"A casa, prendo un taxy tranquillo. Ah e stasera dormi da Radja, magari ti calmi!" Mi dice e se ne va senza lasciarmi replicare. Mi sfrego la faccia con le mani.
"Ko.." mi chiama De Rossi.
"Non mi dite un cazzo!" Ringhio.
"Dai Ko.." mi dice Radja. Guardo Camilla che se la balla con quello che gli si struscia.
"Ma Ko che? Io mi sono rotto il cazzo" lancio un altro bicchiere.
"Ko tu vuoi tutto insieme! Ti atai fermo!!" Mi riprende Radja.
"No. Devo sfogarmi. Guardala!" La indico.
"Si ma l'altra è incinta non la puoi trattare così"
"Devo sta sempre zitto e subire io"
"Ma con Ste te le cerchi" mi dice.
"Io non cerco niente. Fateme bevel dico e mi attacco a una bottiglia ma Radja me la toglie.
"Che cazzo bevi!" Mi dice.
"Mi fai bere o manco questo posso fa??" Sbotto.
"Poi fai i casini. Ma ti rendi conto che quella ti ha cacciato, l'altra ti fa muro e tu stai qua a non fare niente?! Da due donne a zero. Devi scegliere Ko. Ste non la puoi trattate così. È la madre dei tuoi figli, un po di rispetto. Non è una cosa carina. Ti devi dare una calmata" Radja mi fa la predica.
Alla mischia si aggiungono anche Paredes ed Emerson. Stringo un bucchiere finchè non mi esplode in mano, tanto perchè mi devo calmare. "Non posso" dico e la indico con il mento.
"Non la guardare"
"Nono. Mo faccio il panico" mi alzo.
"Sta bono siediti" mi dice il belga.
"No è mia!" Dico e cammino verso di lei. Mi metto in mezzo e li divido.
"Ao! Ma che vuoi?" Mi chiede Camilla.
"Basta. Smettila di fare la scema con questi"
"Ma chi sei??"
"Ma ti rendi conto, smettila" sbotto.
"Oh ma che ho fatto??"
"Me danno al cazzo" li spingo tutti e tre.
"Pure a me mi da al cazzo che stai con quella, che ci vivi, che ci aspetti un figlio! Eppure non posso fare un cazzo di niente e non ti rompo i coglioni. Vivi e lascia vivere!" Mi urla contro.
"Io lo faccio invece"
"Ci sei andato a letto vero??" Mi chiede.
"Tu con quello?" Ribatto.
"Rispondimi. Si o no!"
"Si... ma tempo fa, prima di rivederti"
"Pensa, io con quello non ci sono amdata, ne con nessuno di loro, nessuno capito! Quanto mi fai schifo!" Mi da una spinta.
"Non vuol dire un cazzo!"
"Ah no eh. Io con loro non ci posso ballare e tu vai a letto con lei!"
"È stato sesso così..."
"Vuoi lei perchè rompi a me!"
"Mi piaci tu!"
"No! Sono tutte cazzate, dalla prima all'ultima. Sei una merda, mi avevi detto di no!!" Urlo.
"È stata una toccata e fuga" tento di giustificarmi.
"Mi fai schifo, mi fai vomitare, non ci sono parole per descriverti! Sparisci" mi dice sprezzante.
"No! Tu non hai idea di tutto quello che mi sono inventato per non andarci. Tu non c'eri!"
"Fai come vuoi, non me ne frega un cazzo, non sono cose che mi riguardano"
"Invece si, perchè ti incazzi"
"Mi prendi per il culo. Mi dici di no e poi è si! Dove è lei ora??" Mi chiede.
"A casa. Che cambiava se ti dicevo di si??"
"Che io a letto con te non ci venivo! Ah ecco perchè sei qui! Senno col cazzo, non ti muovi se lei non vuole" sbotta.
"Faccio quello che voglio. Sono libero non mi faccio comandare!"
"No mica"
"No"
"Falla finita, le sbavi dietro" mi dice.
"Stai fuori!"
"Si sto fuori. Io dico cazzate, tu invece sei un pagliaccio" sbotta.
"Non è come dici te!"
"Mannaggia a me e quando sono venuta a letto con te! Mortacci mia!" Da un calcio ad una sedia.
"Ferma ti fai male"
"Ti devi fare i cazzi tuoi capito?? Non ti ho chiesto niente" mi urla contro.
"Tu sei un cazzo mio, chiaro?? Che ti piaccia o no" urlo anche io.
"No. Hai scelto lei. Mi hai rovinato la vita ok?? Io non riesco ad andare a letto con nessuno!!"
"Per me?"
"Si per te, stronzo!"
"Mi dispiace Cami io non ti ho presa in giro, credimi"
"Vaffanculo!" Mi dice ed esce.
"Bravo ci hai tolto il divertimento!" Sbuffano Strootman, Paredes ed Emerson.
"Oh morite" dico e la raggiungo, uscendo anche io.

Improvvisamente, tu 2. Benedetto il giorno che ti ho investita. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora