Il giorno dopo.Sono a lavoro. Sono venuta con la Range perchè appena stacco la riporto a Kostas. Anche se è la mia, non mi va di litigare. Thomas non si tiene.
Mi piace troppo sta macchina, ho pensato di tenermela, ma no. Thomas rompe troppo. Stacco tra dieci minuti, passo da Kostas e torno a casa. Anche perchè sembra che vuole farci litigare. Mi scrive, mi attacca, ora la macchina. Thomas su sto fatto ha ragione. Perchè ora deve fare così?! Quando ha avuto un sacco di tempo per ridarmela. Sembra fatto apposta quindi ora se la riprende.
Stacco da lavoro e sfreccio verso casa di Kostas. Intanto chiamo Thomas. Non si è fatto sentire.
'Pronto?!' Mi risponde.
'Ho staccato dove sei?' Chiedo.
'A Trigoria sto a pranzo' dice.
'Perchè mangi la?'
'Perchè non sapevo a che ora staccavi'
'Non me lo potevi chiedere?' Dico mi sto alterando.
'Sai come è abbiamo litigato ieri mi rodeva il culo'
'Embe un messaggio me lo potevi mandare. Ma vaffanculo va io neanche ho mangiato per farlo con te!'
'La macchina sta mattina stava ancora li'
'Ci ato andando in giro pensa!'
'Ecco brava!'
'Certo tu fai il coglione' sbotto e attacco senza farlo rispondere. Arrivo sotto casa di Kostas. La parcheggio bene. Scendo, chiudo e infilo le chiavi nella cassetta della posta.
Ma ovviamente io mi scelgo tutti i momenti peggiori e Kostas arriva nel mio stesso momento in cui sto posando le chiavi.
"Che fai?" Mi chiede.
"Ti rido la macchina"
"Ma perchè?"
"Non mi serve, non la voglio" dico.
"Te l'ha detto lui di ridarmela?"
"No. Non mi serve. Non ho bisogno di niente. Hai avuto tempo per ridarmela invece te ne esci ora. Il perchè non si sa, o forse si: per farmi litagare con lui!" Dico.
"Stavo smontando il garage, l'ho vista li e te l'ho riportata. Ma che tu credi che sono un ragazzino mh?!" Sbotta.
"Vendila. Si perchè trovi sempre il pretesto per fare qualcosa. E non ti parlo, non ho più facebook, non mi tengo la macchina. Io mi sto per sposare okay è ovvio che a lui da fastidio, quindi tu falla finita." Dico convinta.
"Ti stai facendo comandare da lui"
"Lui non mi comanda neanche per il cazzo. A differenza tua ragiona e mi fa ragionare. Ora dopo tutto il casino, guarda caso, il buon samaritano mi rida la macchina"
"Era tua te l'ho riportata. Ma tu pensi che ti potri comprare con una macchina??" Mi ringhia quasi.
"Mi compreresti con qualsiasi cosa. Pure con tua figlia se necessario" dico.
"È questo che pensi??? Che uso mia figlia per farti avvicinare??"
"Puo darsi"
"Sei proprio una stronza guarda"
"Beh visto che vuole venire al locale e fa tutta la coccolona con me, lo posso pensare"
"Vuole venire lei credimi cazzo!"
"Non credo più a niente"
"Beh sbagli perchè io non uso mia figlia per questi giochetti sporchi capito?? Sta gia male senza una madre e riempirle la testa di cazzate non è da me. Se vuoi stare con me non c'è bisogno di giocare sporco chiaro?! Come cazzo puoi pensare che uso la gente per mettermi in mezzo. Ma cosa credi che sono oh!" Mi dice arrabbiato.
"Lo penso si. Credo che sei uno che non riesce a stare solo e pur di arrivare a me farebbe di tutto" dico guardandolo.
"No. Sposati quello. Non sono un problema tuo"
"Okay apposto. Allora non cagarmi il cazzo" cammino verso casa.
"Ti accompagno è lontano" urla.
"Faccio due passi" urlo di rimando.
Lo sento corrermi dietro. Mi ferma per un braccio, mi fa voltare a guardarlo.
"Cami per favore perchè dobbiamo sempre litigare?!" Mi dice.
"Io litigo col mondo. Mi rompete le palle"
"A me non me ne frega se ti rompono il cazzo tutti. Io non posso fare a meno di non parlarti. E quella macchina era solo un gesto carino"
"Non é da te non lo hai mai fatti. Non sei il tipo, ti conosco" dico.
"Non sono subdolo, ne psicopatico"
"Si, da manicomio"
"No per niente. È la tua, te l'ho riportata. Oh tu hai ragione cazzo. Ti stai facendo una vita e lo devo accettare okay. Ma nei gesti che faccio non c'è un secondo fine. Non è colpa mia se mia figlia ti vuole bene!" Sbotta.
"Evita allora. Non li hai mai fatti i gesti carini, non iniziare ora. Della bimba poco mi importa, le voglio bene anche io. Ma non fare il carino cazzo"
"Devo trattarti di merda?? Ti devo mandare affanculo ogni volta che ti vedo??"
"No ignorami" dico
"Non posso mi dispiace. Quello che c'è stato non si cancella cosi. Tu lo ami davvero quello?!" Mi chiede.
"Non si puo vivere col passato. Basta è finita, rassegnati capitolo chiuso"
"Non mi hai risposto peró"
"Non ti devo dare nessuna spiegazione, ne una risposta, ne niente. Sono cazzi miei e se mi sposo un motivo c'è. Se non ci fosse nulla non ci starei" dico.
"Qual'è?! Dimmelo"
"No! Sto con lui non con te. A te non devo dire niente"
"Io non ci credo che lo ami" mi dice.
"Cazzi tuoi"
"No. Me lo devi dire invece. Dimmi che ami lui e io ti lascio stare e mi rifaccio una vita" mi dice.
"Non ti devo dire niente" ribatto.
"Allora non è vero. Continua a farmi muro. Te lo sfondo capito!" Mi lascia.
"Sisi come dici tu"
"Certo avoja, io non mollo, mai. Non avresti avuto problema a dirmelo" mi dice.
"Sei troppo convinto, tu. E la convinzione fotte, ricordatelo" riprendo a camminare.
"Io non ti mollo hai capito???" Urla.
"Addio" urlo di rimando.
"Non esiste addio!"
Inizia a piovere e Kostas si avvicina con la macchina.
"Sali. Ti stai inzuppando. Ti accompagno" mi dice.
"No" continuo a camminare.
"Si non fare la stupida piove, ti prendi una polmonite"
"Non mi frega. Almeno mi ricoverano e non vi vedo"
"Ah smettila" mi dice. Scende e apre l'ombrello. "Almeno questo"
"Non mi serve" mi metto il cappuccio e accellero il passo. Lui mi corre sietro con l'ombrello aperto ma io mi metto a correre. Lui prende una pozzanghera in pieno e si bagna i pantaloni. Corre anche lui bestemmiando.
"Cazzo! Sarà comtento Lucio, doppio allenamento oggi. Aspetta!" Mi dice. Rido e corro a slalom. Lui mi segue finchè non mi viene addosso e cadiamo a terra con lui sopra di me.
"Aia, che cazzo!" Sbraito.
"Scusa! Ma corri alla cazzo di cane"
"Ogni scusa è buona.."
"Mhmh" mi guarda negli occhi.
"Ma mhmh che, alzati su" gli dico.
"Che.." sta per dire qualcosa ma veniamo interrotti da qualcuno. Thomas.
"Ah ma bene, complimenti. Che schifo guarda!" Dice e sbianco.
"Non è come pensi, mi è caduto addosso!" Tento di spiegargli.
"No ceh siamo caduti.." Kostas si alza e mi alzo anche io.
"Si verto come no. E io che mi sono sbrigato a tornare a casa" dice il belga.
"È vero stupido, voleva coprirmi con l'ombrello ma io non volevo e mi è finito addosso" spiego.
"Non ci credo. Mi avete rotto il cazzo!"
"Oh sto cazzi allora. Io pure ti ho aspettato per pranzare eppure non sei tornato. Dove cazzo vai ogni volta??" Urlo.
"Ci stava lui tanto, eri in compagnia" ci guarda schifato.
"Gli ho portato la macchina!"
"Certo e lui che cazzo sta facendo qua?!"
"Mi è venuto dietro perchè pioveva" spiego ancora una volta. Sento che sbotto tra poco.
"Thomas non è come pensi" si intromette Kostas.
"Tu mi hai rotto il cazzo" lo spinge e lo fa cadere per terra.
"Tu non ti fidi di me!" Sbotto.
"No! Con questo in giro no, non mi fido!"
"Ci sta. Non è che lo possiamo ammazzare" dico.
"Ti trovo sdraiata con lui sopra!!!"
"E Madonna mica ci sono andata a letto!" Sbuffo.
"È uguale mi da al cazzo e tu continui"
"Mi avete rotto il cazzo entrambi. Sono stufa!!!" Sbotto.
Kostas se ne va via camminando con le mani in tasca. Salgo e vado a casa a farmi un bagno rilassante, ma ho i nervi troppo tesi. Sale anche Thomas. Lo sento borbottare e quando torno di la gli dico di farla finita.
"No ma ti pare normale?? Torno e vi trovo cosí" sbotta.
"A te pare normale che non torni mai a casa? Con chi pranzi?"
"Che ti frega" mi risponde.
"Spero scherzi"
"Tamto hai compagnia no?!" Dice.
"Smettila. Gli ho portato la macchina, gli ho detto addirittura di ignorarmi, lasciarmi stare, non molla Cristo. Che cazzo drvo fare??"
"Eh certo. Lui ti segue fino a casa e casualmente ti cade addosso"
"Siiii!! Pioveva e mi è caduto addosso"
"E io sono svedese" mi dice.
"Oh ti potevo capire se mi trovarvi a casa con lui! Ma qua sotto no" adesso basta mi sta offendendo.
"Ci mancava poco. Arrivavo due minuti più tardi, salivo e vi trovavo qua"
"Oh ma per chi mi hai preso??? A deficiente. Ma mica sono una zoccola" sbotto.
"Deficiente un cazzo. Sempre questo in mezzo. Io mi sono rotto i coglioni. Sto sempre buono e zitto poi esplodo"
"Pure io" mi tolgo l'anello e glielo rido "tie cosi sai tranquillo che no ti tradisco, te ne trovi un'altra meglio, che non è cosi come me"
"Vaffanculo rimettiti st'anello"
"No. Non lo voglio. Sono una zoccola, va"
"Perchè vuoi lui ecco perchè. OH IO" si indica "IO TI AMO, tu no!" Urla.
"Io no ti ho dimostrato mai niente?"
"Mi ami?? Dillo no??"
"Si! Che cazzo ci sto a fare con te??"
"Sempre col fantasma di Kostas su ogni cosa"
"Non pensi che se amavo lui adesso ci stavo?! No infatti non si puo abdare avanti cosi, io mi sono stufata" ammetto. Sono stufa di litigare.
"No. Perchè sei orgogliosa e non gliela vuoi dare vinta!"
"Per me puoi prendere anche la roba tua e andartene dopo questo che stai dicendo, perchè veramente non ti sei regolato"
"Apposto" va di la e inizia a mettere la toba nei borsoni.
"Io ti accolgo dentro casa mia, ti dimostro che a te ci tengo, tu col tuo cervello bacato ti fai i film e mi dai la colpa, non esiste" borbotto.
"Avoja. Non ci stavo io con lui qua sotto eh" butta dentro di tutto.
"Tu ti sei stufato ecco che è successo. Tu hai un'altra ma non me lo dici per farmi passare da stronza. Ecco come vanno le cose tra me e te. E io lo cogliona che ci ha creduto. Ci ho sperato che era la vokta buona, che stavo bene, pervhè con te stavo bene!" Urlo.
"Sei fissata con lui"
"Ma quale fissata. Io com te ho ritrovato il sorriso e di certo non mi sposo con il primo che passa. A me Kostas l'ha chiesto. Sposa me, più di una volta e la risposta è sempre stata no! Capisci cazzo??"
Lui mi guarda e mi chiede quando. Gli spiego del locale e a casa sua. Thomas si spettina e mi dice di rimettermi l'anello.
"No. Non mi metto niente. Te ne stai andando. Sei convinto che voglio lui. Non ti fidi è inutile andare avanti" dico.
"Mi hai cacciato. Vorresti dire che non provi niente per lui?"
"Metti in dubbio tutto. Gli voglio bene, ha fatto parte del mio passato, ci sono stata bene ma non è andata. Basta!"
"Sa facendo di tutto per separarci.." mi dice.
"Sei troppo cattivo quando parli, non ti senti quello che dici, non ti sei regolato.." me ne vado in camera. Dopo poco lui viene di la.
"Dai Cami ho esagerato. Ero troppo incazzato" mi dice.
"No Thomas non ne posso più. Ogni volta sta storia. Non si puo andare avanti cosi" mi asciugo gli occhi.
"Io nonti voglio lasciare. Dai non piange" si siede sul letto.
"Mhmh. Non si puo vivere cosi. Lasciatemi stare.."
"Come vuoi. Calmati, poi ne riparliamo" si alza "ciao.."
Piango e lui mi abbraccia.
"Mi dispiace ma ero arrabbiato e non ho dato peso a quello che ho detto"
"Io si" piango.
"Ma non è vero dai. Ma mica penso che sei una zoccola, ma che sei matta" mi dice.
"Non c'è una cosa positiva in me, ho solo difetti. Faccio solo danni"
"Sei una bella persona lo sai. I danni li facciamo tutti vedi pure io ti sto facendo piangere. Mi dispiace non voglio che piangi e non voglio nemmeno lasciarti. Avevamo detto nonostante tutto e tutti. Ti ricordi?" Mi dice.
"Eh ma cosi non si puo"
"Lo so. Ti prometto che mi calmo. Vuoi stare un po sola?" Chiede.
"Si.." dico.
Lui si alza e va di la a casa sua mentre io mi sdraio sul letto continuando a piangere silenziosamente.
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Improvvisamente, tu 2. Benedetto il giorno che ti ho investita.
FanfictionL' Amante è solo una cosa di sesso.A volte comincia così e poi diventa anche uno stare accanto all' altro in tutti i sensi.E allora può capitare che una volta ti vedi lo stesso e non fai l'amore o sesso che sia ma ci si ascolta.Esistono amanti e ama...