Capitolo 6

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Addison
Sono consapevole di averlo fatto fermare sul più bello e di averlo fatto rimanere di merda ancora un'altra volta, ma non era il momento. Davvero, non ci riesco. Quando aveva sfiorato le mie mutandine sentivo di non essere pronta e mi ero involontariamente bloccata, poi lui ha fatto come se non fosse successo nulla e penso si sia anche infastidito un po'... Non so, io stavo cercando di spiegargli il motivo per cui mi ero bloccata ma non mi ha fatto finire la frase e dopo più di un'ora mi sono addormentata su di lui, per cui non ho avuto occasione di riprendere l'argomento.
Sono passati quattro giorni, a scuola stiamo sempre insieme ma nessuno dei due ha fatto riferimenti a ciò che è successo sabato, soltanto ieri pomeriggio mentre studiavamo a casa mia c'è stata qualche toccatina ma nulla di più. Spengo la sveglia che ha appena iniziato ad emanare quella fastidiosa musichetta, nonostante io sia sveglia da più di un'ora. Mi sveglio molto spesso prima della sveglia ma non mi alzo mai dal letto.
Sono sui gradini di casa mia che aspetto Ed e nel frattempo mi allaccio le scarpe appoggiando il piede sui gradini difronte alla porta di entrata.
-Sai che da qui c'è una bella visione?- mi chiede qualcuno gridando dal fondo del vialetto.
Scuoto la testa e mi avvicino alla macchina del mio ragazzo.
-Buongiorno coglione.- Gli dico avvicinando la mia bocca alla sua.
-Buongiorno principessa.-
Mi lascia un bacio e parte dirigendosi verso la scuola.
Entrambi frequentiamo il liceo classico, ma nessuno dei due ama troppo quelle materie. Io sono finita lì perché mio padre mi ha sempre consigliato di frequentare quel genere di scuola. Edward invece non va molto d'accordo con la matematica e voleva scegliere una scuola in cui la si facesse il meno possibile.
Scendiamo dall'auto e ci dirigiamo verso i nostri armadietti.
-Ehi ragazzii.- Eryn si avvicina a noi richiamando la nostra attenzione.
-Vi va se questo pomeriggio studiamo insieme? Non dico uscire perché so che Addy ha un'interrogazione domani.- chiede speranzosa. Ogni volta la cazziamo dicendole che abbiamo qualcosa da fare quando invece vogliamo un pomeriggio tranquillo da trascorrere da soli davanti ad un bel film, ma ormai abbiamo finito tutte le scuse...
-Okay ci sto, ma vi avviso che devo studiare davvero.- rispondo prendendo il libro di filosofia dall'armadietto.
-Finalmente! Allora facciamo così, ci vediamo alle due al cancello, pranziamo insieme e poi studiamo.- Dice andandosene via perché altrimenti sa che declineremo qualcosa della sua proposta. Saluto il mio ragazzo e mi dirigo, senza voglia, verso l'aula di filosofia. Non è che non mi piaccia ma allo stesso tempo non è la mia materia preferita. Mi siedo affianco Philip. È il mio miglior amico e siamo nella stessa classe fin da quando mi sono trasferita qui.
-Tesoro sei stata fortunata che non sia già arrivata.- mi dice ricordandomi che non è la prima volta che entro più di cinque minuti dopo il suono della campanella.
-Beh si, ma venerdì giuro che mi sbrigo prima.- rispondo un po' affannata per aver corso poiché avevo sbagliato strada per l'ennesima volta. Sistemo tutto sul banco ma dopo una decina di minuti la professoressa continua a non farsi vedere, fino a quando entra un bidello nella classe.
-Ragazzi oggi la professoressa Jenkins non c'è. Per favore non create caos perché siamo a corto di insegnanti oggi e non c'è nessuno che possa sostituire la professoressa di filosofia.- conclude uscendo.
-Perfetto, vieni con me fuori a fumare?- mi chiede il mio compagno di banco cercando l'accendino nello zaino. -Certo.-
Usciamo fuori e accendiamo le nostre sigarette.
-Ehi ma poi com'è andata con Steven?- gli chiedo sperando di non aver toccato un tasto dolente.
Philip è gay ma a differenza di altri non se n'è mai vergognato a dirlo. Quando me lo disse qualche giorno dopo che arrivai, mi ricordo che non ero sorpresa per la notizia, diciamo che dai suoi gesti e dal suo comportamento lo si poteva benissimo dedurre. Ultimamente non va molto d'accordo col suo ragazzo perché la loro è una relazione a distanza e lui afferma già da un po' di non riuscire a sopportarlo più.
-Ci siamo lasciati.- Sussurra ispirando.
-Oddio, scusa non volevo.-
-Non ti preoccupare, l'ho superata. Sai che mi ha scritto un ragazzo della nostra scuola?- Mi chiede sistemandosi i suoi capelli neri perfettamente fissati con la lacca.
-Sul serio? Chi è? Lo conosco?-
-Probabilmente, si chiama Roger Cooper, quello della 2g.-
-Ah, si si, credo di aver capito. Carino, no?- gli chiedo dandogli una gomitata maliziosa.
-Carino, scherzi?! È molto scopabile.- Ridiamo entrambi alla sua affermazione.
-Tu, invece? Alla fine ti sei sbloccata?- Lui, Eryn e Brad sono gli unici a sapere del mio 'blocco', oltre al mio ragazzo, chiaramente.
-Veramente no... Cioè c'eravamo quasi ma l'ho fermato.- Gli rispondo sussurrando. Insomma ho diciassette anni, mi imbarazza dire che non riesco ad andare a letto con il mio ragazzo con cui sto, tra l'altro,da sei mesi quando tantissime ragazze scopano con il primo che passa.
-Ma hai paura? Guarda che non fa così male come dicon...-
-No, no. Ehm io non mi sento pronta.- lo interrompo cercando di sembrare un po' meno bambina.
-Ho un'idea, che ne dici di uscire domani pomeriggio dopo scuola?-
mi chiede spegnendo la sua sigaretta ormai finita.
-Per andare dove?- chiedo imitandolo e quindi spegnando anche la mia.
-È una sorpresa, una cosa che all'inizio non ti piacerà ma alla fine so che mi ringrazierai. Niente Ed, ma porta Eryn, mi potrebbe aiutare.- Annuisco e rientriamo.
Sono passate già due ore e adesso abbiamo la pausa che dura quindici minuti. Aspetto come sempre Ed all'uscita della mensa.
-Mi sei mancata amore.- Mi dice abbracciandomi da dietro e  facendomi sussultare per lo spavento. -Ma sei scemo? Mi hai fatto spaventare, ero soprappensiero!- -Ah, si? E a che pensavi?- chiede prendendomi per mano e camminando verso l'uscita della scuola. -Phil mi ha chiesto se domani pomeriggio usciamo io, lui e Eryn ma non mi ha detto il perché.- Gli dico una volta fuori dall'edificio. -Ah, ma io posso venire?- Mi chiede prendendo il panino dal suo zaino.
-Mi ha detto di no, solo Eryn perché potrebbe tornargli utile.-
-Oh, ok.- dice addentando la merenda. Prendo il mio pacchetto di crecher senza molta fame, lo apro e ne mangio uno. Non molto distanti da noi ci sono Eryn e Brad che vengono da questa parte lui ridendo e lei è rossa in volto.
-Ragazzi abbiamo fatto una figura di merda con la nuova professoressa di storia delle prime.- Dice Brad tra una risata e l'altra.
-È per quello che Ery è così rossa?- chiedo guardando la mia amica.
-Addy!- -Che vuoi? Sembra che stia andando a fuoco!-
Brad continua a ridere, Eryn, diventa sempre più rossa e io e il mio ragazzo non capiamo nulla della situazione.
-Praticamente siamo usciti dalla classe qualche minuto prima del suono della campanella, come facciamo spesso e ci siamo trovati in bagno.- -Brad no dai è imbarazzante.- Lo blocca la mia amica coprendosi il viso con le mani.
-Shh, Brad continua.- Mi rivolgo al ragazzo ancora piegato in due dalle risate. -E siamo entrati nel bagno e, un bacio tira l'altro, Ery era rimasta senza maglietta, poi le slaccio il reggiseno qua-
-PENSO SIA CHIARO IL CONCETTO.- Grida Eryn per farsi ascoltare. Brad rotea gli occhi al cielo con un sorriso sulle labbra e continua a spiegarci cosa sia successo. -Dicevo, ad un certo punto entra qualcuno che apre la porta del nostro bagno, noi ci giriamo lentamente per capire con chi avevamo fatto la figura di merda e pensavamo qualcosa tipo un ragazzo di primo, ma era la Holmes!!- finisce prendendo anche lui la sua merenda.
-La chi? Scherzi?- Chiede incredulo Ed buttando la carta del panino nel cestino affianco a noi. Poi prende due sigarette me ne porge una e le accendiamo. -Cosa vi ha detto?!- chiedo facendo un tiro.
-Ci ha fatto la solita ramanzina e ci ha messo in punizione, dovremo partecipare al suo progetto per l'ambiente...-risponde scocciata la mia amica allontanando Brad che cerca di scusarsi con un bacio.
-Mi fai fare un tiro?- mi chiede sapendo che così il suo ragazzo se la prenderà per qualche minuto.
-No, lo sai che non voglio che tu inizi.- -Ma dai ma tu fumi da due anni, e poi voglio solo fare un tiro.-
-Solo perché sei stressata.- sbuffo passandole la mia sigaretta; fa un tiro e me la da indietro. Nel frattempo Brad la guarda incazzato per il suo gesto.
-Dai su, fate pace che dopo dobbiamo stare tutti e quattro insiemee.- Cerca di tranquillizzarli Ed. -Mmh... al caffè alla fine della strada va bene?- chiede Brad.
-Ok, a dopo.- rispondiamo e torniamo nelle nostre classi.

Dieci minuti ed anche l'ultima lezione della giornata è finita.
Dopo aver firmato sul registro di classe, la professoressa alza gli occhi alla classe.
-Ragazzi per la prossima volta, ovvero domani, voglio che studiate bene gli ultimi tre capitoli, perché interrogherò la maggior parte di voi.- Finisce il suo discorso ed esce dalla classe prima ancora del suono della campanella. Perfetto, adesso oltre all'interrogazione di storia dell'arte, ho anche quella di biologia per domani... Non che mi dispiaccia, ma sono molte cose da studiare! Sistemiamo le cose nello zaino ed esco dalla classe seguita da Eryn.

-Quella troia ha dato tre capitoli per domani!- Annuncia quasi gridando la mia amica mentre mangia la focaccia presa nel caffè in cui ci troviamo.
-Dai che sarà mai, ti aiuta Addy a ripetere.- Minimizza Brad.
-Ragazzi ma studiamo qui? C'è troppo caos, se volete a casa mia non c'è nessuno, mia madre fa il turno di pomeriggio e di notte- propongo massaggiandomi le tempie.
-E dopo usciamo?- chiede Ed.
-MA DOMANI ABBIAMO L'INTERROGAZIONE!!- urla esasperata Eryn.
-No amore magari dopo domani, a proposito Ery, domani Phil ha detto che dobbiamo uscire con lui non ho capito bene il motivo.- La informo.
-Oddio, Phil! Mi sono dimenticata di chiedergli com'è andato l'appuntamento.- -Emh non bene, si sono lasciati.- rispondo e faccio un sorso dalla mia bottiglietta d'acqua.
-Si vedeva che non era quello giusto, gli stava troppo con il fiato sul collo. Ma perché proprio domani dobbiamo uscire?- mi chiede cambiando argomento.
-Boh non so.-

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