Capitolo 11

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Edward
Da quando siamo rientrati ha bevuto almeno altre due birre e penso che vomiterà da un momento all'altro. Non sta facendo altro che ridere, per ogni minima cosa e la sua risata lascia sempre senza fiato.
-Ery, Ery- dice chiamando l'amica.
-Basta con le barzellette, non respiro più!- Grida sulla musica tra una risata e l'altra. Anche Eryn e Brad hanno bevuto ma non tanto quanto lei. Sono le due passate ma ci sono più persone di quante ce ne fossero tre ore e mezza fa.

Eryn
Stiamo ballando da quasi un'ora, fa caldissimo e sto abbastanza sudando. Brad sta cercando di corrompermi per andare in bagno a 'divertirci', come dice lui, da una decina buona di minuti. Vedendo che non cedo, mi attira a sé e mi inizia a baciare. Lascia una scia di baci mista a succhiotti sul mio collo per poi dirigersi fino ai miei seni.
-Va bene, adiamo...- Accetto ridendo e allontanandolo dal momento che siamo in pubblico. Entriamo in uno dei due bagni delle ragazze, si affretta a chiudere la porta a chiave e mi appoggia sul lavabo. Nonostante ciò continua ad essere più alto di me ed entrambi scoppiamo a ridere per la scena.
-Ti amo anche se sei nana, anzi ti rende più... non so... dolce?- Continua a ridere.
-Guarda che sei tu ad essere troppo alto- ribatto facendo la finta offesa.
-No amore, mi dispiace...- Incrocio le braccia facendo il labbruccio.
-No, scherzo, sei così alta che tra poco mi superi.- Afferma afferrandomi per i fianchi.
Mi lascio scappare un sorriso.
-Amore, andiamo a casa?- Gli sussurro ad un orecchio.
-Certo.- Il suo tono di voce è sempre più basso e rauco.
Raggiungiamo Ed e Addy che si stanno limonando sui divanetti, ci sediamo affianco a loro e non so come, un po' per l'alcol in giro nel nostro corpo, un po' per l'orario, iniziamo a raccontarci barzellette.
-Ery, Ery, basta con le barzellette, non respiro più.- Ride la mia amica  come se avessi detto chissà che cosa quando invece era una battuta squallida ma che farebbe ridere chiunque nelle nostre condizioni.
-Ragazzi che ne dite di tornare a casa?- propone il mio ragazzo guardandomi con un sorrisetto pervertito.
-Mmh, infatti- concorda Addy guardando allo stesso modo Ed.
Credo sia abbastanza ubriaca perché altrimenti non lo farebbe mai. La faccia di Ed mi fa quasi ridere, si guarda attorno come a dire 'oh cazzo, e ora?'.
-Ed, non credo sia realmente pronta.- Gli dico non molto ad alta voce.
-Si, si, lo so.- Dopo aver salutato il festeggiato, di cui non ho neanche capito bene il nome, saliamo in macchina di Ed per tornare a casa. Per tutto il tragitto io e Brad non facciamo altro che baciarci mentre Addy cerca disperatamente, tra le stazioni radio, una canzone che conosce. Arriviamo a casa del mio ragazzo dopo più di mezz'ora di strada, salutiamo i ragazzi e, entrando in casa, ci dirigiamo verso camera sua cercando di non far troppo rumore per non svegliare gli altri.
-Finalmente siamo soli- mi sussurra all'orecchio lasciando baci poco più sotto.
-Mmh, infatti- affermo sfilandomi i tacchi diventando ancora più bassa. Anche lui si toglie le sue scarpe, poi mi sfila il vestito facendomi rimanere in intimo.
Gli sbottono la camicia mentre lui si toglie i pantaloni ed entrambi ci stendiamo sul letto. Tra un bacio e l'altro rimaniamo completamente nudi l'uno sull'altra. Lo sposto leggermente per ricoprire i nostri corpi con le lenzuola, si mette nuovamente sopra di me divaricando le mie gambe, infila velocemente un preservativo preso dal comodino e mi riempie lentamente.
-Ti amo Brad.- Sussurro tra un gemito e l'altro.
-Ti amo anche io amore.- Sorride sulle mie labbra.

-È strano vederti con i capelli lisci- Sorride tenendone tra le mani una ciocca.
-Non ti piacciono?- Gli chiedo guardando negli occhi.
-Cosa? No, ma che dici? Sei stupenda indipendente se i tuoi capelli sono ricci o lisci.- Mi accarezza una guancia. Arrossisco un po' accoccolandomi meglio sul suo petto. Lui è stato il mio primo amore: sono sempre stata innamorata di lui ma ho sempre represso i miei sentimenti e quando mi ha detto che mi amava è stato una specie di sogno diventato realtà.
-Amore, ti posso chiedere una cosa?- Mi sussurra stropicciandosi gli occhi. Non abbiamo per niente dormito, siamo qui, stesi sotto le coperte da ore ma entrambi abbiamo sonno. Annuisco alzando la testa per guardarlo meglio.
-Ma perché prima di fare l'amore ti copri con il lenzuolo? Lo avevo già notato ma fino a qualche settimana fa faceva anche freddo, quello che non capisco è perché lo fai anche ora.- Corruccia leggermente la fronte. È l'ultima cosa che avrei voluto che mi chiedesse.
-Così.- Alzo le spalle.
-Ok, quindi lo posso spostare, giusto?- Mi chiede spostandolo con le mani, scoprendoci un po'.
-No, perché adesso fa freddo.- Ricopro i nostri corpi velocemente e riappoggio la testa sul suo petto.
-Amore...- Insiste attorcigliando i miei capelli attorno alle sue dita.
-Mi dici perché?- continua.
-Davvero non è nulla.-
-Dai, lo sai che non ti giudicherei mai anche se è una cosa strana.- Mi accarezza il braccio e cerca di guardarmi. Sospiro un paio di volte pensando a come spiegarglielo.
-Mi vergogno.- Ammetto sussurrando il più possibile.
-Cosa? Ma se ti ho già vista nuda.-
-Si, si, lo so. Il fatto è che, non so, mi fa strano che tu mi veda così.- Sussurro ancora di più.
-Ma 'così' come? Non capisco- mi chiede con un tono stranito poco più alto del mio.
-Ok, insomma, non sono perfetta, non lo sono per niente, e ho paura che tu, vedendomi così, possa capire che potevi scegliere di meglio. Insomma... tutte quelle che ti vanno dietro sono molto più alte e belle di me, alcune sono anche bionde e hanno gli occhi azzurri...- tento di spiegarmi meglio mentre mi si stringe il cuore pensando che potremmo ritornare a quel 'solo amici' che eravamo tempo fa.
-Eryn ma cosa stai dicendo? Tu sei la ragazza più perfetta del mondo. Amo il colore dei tuoi capelli, quello dei tuoi occhi, amo il fatto che tu sia più bassa di me così che possa trasmetterti sicurezza, io amo tutto di te, ti amo in qualunque modo e, soprattutto, non potrei mai amare nessun'altra ragazza tanto quanto amo te. Quando eravamo piccoli ho sempre avuto una specie di cotta per te, adoravo giocare con te quando stavamo insieme, poi con il tempo siamo cresciuti e io uscivo con i miei amici quando i nostri genitori si vedevano per passare una serata 'come ai vecchi tempi', come dicono loro, per cui ci siamo visti sempre meno. Ma poi qualcosa è cambiato, abbiamo ricominciato a vederci, anche se non molto spesso, e ti giuro che il giorno in cui hai accettato di ufficializzare il nostro rapporto, fino ad allora 'vagante', quello è stato il giorno più bello della mia vita. Ti amo Eryn, ti ho sempre amata e lo farò per sempre.- Mi lascia un bacio fra i capelli prima di voltarsi per guardarmi negli occhi.Mi scende qualche lacrima per l'emozione dovuta al suo discorso. Io, davvero, non credevo che mi amasse così tanto e ne sono rimasta sorpresa, nel senso positivo, chiaramente. Mi avvicino a lui circondandogli i fianchi con un braccio, lui mette il suo sotto la mia testa, che appoggio sul suo petto.
-Anche io ti ho sempre amato, anche se cercavo di essere una buona amica, ma nel profondo sapevo di provare di più per te.- Sussurro chiudendo gli occhi. Passiamo una mezz'ora sussurrandoci cose dolci alle orecchie e alla fine le palpebre di entrambi iniziano ad essere pesanti.
-Buonanotte amore mio.- Mi sussurra lasciando un bacio sulla guancia.
-Buonanotte amore.-

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