Capitolo 54

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Addison
-Ed, aspetta che tolgo le scarpe.- Tolgo velocemente i tacchi prendendoli in mano e facciamo le scale. Arrivati al primo piano vedo con la coda dell'occhio un'ombra e mi immobilizzo tirando il braccio del mio ragazzo.
-Amore, che hai?-
-Ho visto un'ombra... Puoi controllare se, se c'è qualcuno?- Annuisce avanzando verso il corridoio del piano e guarda interrogativo verso un punto fisso. Mi avvicino a lui con la sua stessa espressione sul volto.
-E tu chi sei?-
-Ehm... io sono Ash.- Corro verso la camera di mia sorella spalancando la porta. Lei è stesa sul letto che cambia canale alla TV con il telecomando.
-Danette! Ma che cazzo ti è venuto in mente? Portare qui il tuo ragazzo con mamma che tornerà a casa da un momento all'altro? Ma sei pazza?- Si gira di scatto al mio ingresso e si alza dal letto venendomi incontro.
-Come hai fatto a trovarlo? Stava prendendo un pigiama da Jordan.-
-Ah, quindi lo sapeva anche lui! Ci manca solo che trovo Kira nel suo letto! Comunque signorina la domanda non era quella!- Esco dalla stanza e abbasso la maniglia della camera di mio fratello facendo molto rumore.
-Se ti stai chiedendo se ho portato anche io qualcuno a casa, la risposta è no. Kira se n'è andata alle nove e mezza!- Alza gli occhi al cielo sbuffando. La sua espressione afflitta mi ricorda quasi quella di Ed quando gli dico che ho il ciclo. Aspetta un attimo...
-Jordan, perché sbuffi? Non sei mica...-
-Ma che te ne frega? Chiudi la porta quando esci e non fare come la mamma che la lascia sempre socchiusa.- Faccio come mi ha detto ma non prima di dargli la buonanotte e di lasciargli un bacio sulla guancia.
-Ed, Ashton, venite qui.- Entriamo tutti in camera di mia sorella e chiudo la porta per cercare di non svegliare Julienne.
-Voi due- indico mia sorella e il ragazzo -ve lo potete scordare che vi lascio dormire nella stessa stanza, nello stesso letto, o perlomeno non qui. Se proprio non volete che lo vada a dire alla mamma, adesso saliamo tutti di sopra e dormirete su un materasso gonfiabile ai piedi del mio letto su cui dormiremo io e il mio ragazzo MAGGIORENNE. Si, perché noi abbiamo rispettivamente diciotto e diciannove anni, quindi, essendo adulti a tutti gli effetti, possiamo dormire insieme quando ci pare e piace anche perché stiamo insieme da più di un anno e ci conosciamo da tre anni e mezzo. Tutto chiaro?- -Cioè preferisci rinunciare ad un momento di privacy con il tuo ragazzo che non vedi da mesi per sorvegliare noi due? Avanti, non faremo nulla!- Dan cerca di convincermi ma la incenerisco con lo sguardo.
-Al mio ragazzo che non vedo da mesi perché, tra parentesi, va AL COLLEGE- guardo Ashton marcando le ultime due parole e riprendo -non cambia nulla perché tanto ho il ciclo.- La ragazza deglutisce perché sa che se mi fa incazzare con il ciclo, finisce male.
-E tu, Dan, non sei nelle condizioni di fare la spiritosa con me quando, tra l'altro, sei anche dalla parte del torto, quindi, o vi muovete oppure mi basta premere su questa cornetta e vi farò passare la voglia di fare gli adulti per un bel po'.- Indico il telefono su cui c'è scritto il numero di mia madre e Danette fa un passo indietro. I due annuiscono spaventati e saliamo le scale in completo silenzio con i fidanzatini davanti. Ed mi dà una leggera gomitata e mi giro verso di lui che mi mima un 'fantastica'. Sorrido abbassando lo sguardo e cerco di ritornare seria. Prendo il telefono digitando in fretta.

Messaggio a Fratellino❤:
So che non stai dormendo. Se senti Julienne piangere, vai tu da lei perché tua sorella e Ash stanno di sopra con me e Ed.

La risposta al mio messaggio non tarda ad arrivare e leggo in fretta mentre prendo il gonfiatore dal mio armadio.

Messaggio da Fratellino❤:
Tutto quello che vuoi se mi prometti che non li lasci da soli, non mi fido di Ashton.

Messaggio a Fratellino❤:
Te lo prometto.

Si cambiano separatamente e si stendono sul materasso.
-Addy, ma domani mi aiuterai con la mamma?- Chiede mia sorella sentendo il rumore della sua macchina.
-Si, ma non lo fare più prima di un bel po'.-
-Sette mesi- sussurra Ed ma non a voce abbastanza bassa perché lo sentono. Gli tiro una gomitata ma lui ride ancora di più.
-Perché proprio sette mesi?- Ashton ci guarda con una faccia stranita.
-Niente di che, cose nostre- spero non si veda che sono arrossita perché mi sento un po' in imbarazzo. Chiudo la porta a chive così che non possa entrare nessuno e mi stendo sul letto affianco al mio ragazzo. Nella stanza si sentono schiocchi di baci ma Ed mi frena prima che possa dire qualunque cosa e mi bacia anche lui. Le sue mani passano sotto la maglietta del mio pigiama e mi afferrano i fianchi, poi vanno sempre più su fino a sfiorare il tessuto del reggiseno.
-Ehi, ehi, lo sai che non si dorme con il reggiseno?- Rido vedendo l'espressione seria del ragazzo.
-Ah si? E perché?-
-Mia sorella mi diceva sempre che era pericoloso perché si possono rompere i ferretti.- Scoppio a ridere coprendo il viso con le mani.
-Ma che dici! È improbabile, sono resistenti...- Lo sfilo e glielo faccio vedere, poi continuo.
-Comunque io lo tolgo perché sto più comoda e probabilmente anche lei ma ti diceva così perché eri piccolo.- Gli scombino i capelli facendomi guardare male da lui. Fortunatamente Dan e Ashton non ci hanno sentito perché parlano anche loro.
-Così va molto meglio.- Le sue mani ritornano sotto la maglietta esplorando il mio corpo.
-Addy, posso spegnere la luce?- Ci stacchiamo all'istante e scuoto leggermente la testa.
-Si, si, potete spegnerla.- Ed mi precede dando la risposta contraria a quella che stavo per dare io.
-Ma che dici, sai che...-
-Tranquilla, ricordati che ci sono io con te.- Non dico una parola, semplicemente mi aggrappo al suo braccio poggiando la testa sul suo petto e chiudo gli occhi beandomi della tranquillità che provo tutte le volte che mi abbraccia.

Edward
È quasi mezz'ora che la cullo ma penso si sia appena addormentata perché ha smesso di tremare da pochi minuti. Da quando l'ho vista sorridere per la prima volta dopo mesi, ho deciso di toglierle tutte le sue paure e farle dimenticare i suoi problemi e la prossima cosa sarà riprendere il mando il problema con il cibo. Non se ne parla proprio di lasciarla in quella situazione. È stata male per troppo tempo e non voglio che continui così.
-Dai, non fare rumore quando giri la chiave.- Siamo al buio e non si vede molto ma si possono distinguere chiaramente due sagome che si alzano dirigendosi verso la porta della camera.
-Dove state andando?- Sussultano alle mie parole e accendo la luce sul comodino per capire la situazione.
-Io... ehm dovevo andare in bagno.- Dan è bordeaux in viso.
-Ah si? E tu?- Mi rivolgo al ragazzo che alza le spalle guardando la fidanzata.
-Bene, vi dò cinque secondi per coricarvi un'altra volta.-
-Dai Ed, non fare anche tu l'adulto, non diremo nulla a lei.- Indica la ragazza tra le mie braccia e li guardo male.
-Danette, mi dispiace che voi non stiate capendo il comportamento di Addy. Lo sta facendo per il vostro bene, cosa direbbe tua madre se ti vedesse ora?- Abbassa la testa ritornando sul materassino e così fa anche Ash.
-Non voglio fare il guastafeste di turno, ma siete davvero troppo piccolo per fare queste cose, avete un'intera vita davanti, perché affrettarsi? Siete piccoli, godetevi l'adolescenza perché poi le cose si faranno serie.-
-Hai ragione, scusaci.- Ash rompe il ghiaccio e Danette si stende. Agito la mano davanti al viso di Ashton facendogli capire che gli voglio parlare e annuisce senza dire nulla. Spengo nuovamente la luce e sento Addy muoversi tra le mie braccia.
-Non te... non... no papà...- sussurra cose confuse nel sonno e la stringo più forte.

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