Capitolo 28

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Edward
Mancano pochi minuti alla fine del film e penso che Addy si sia addormentata o qualcosa del genere perché non parla da un'ora. La scuoto leggermente ma non ottengo nessuna risposta.
-Addy- sussurro accarezzandole i capelli. -Tutto bene?-
-Shh, sta dormendo.- Eryn è affianco a lei mentre io e Brad siamo ai margini del divano.
-La porto in camera, tanto la fine l'ho già vista- continuo prendendola in braccio stile sposa.
-Si ma non fate troppo rumore, gradiremmo dormire- dice Brad facendo un sorrisetto.
-Veramente eravate voi quelli che ieri sera non ci hanno fatto chiudere occhio.- Vedo Eryn spalancare gli occhi diventando rossa in viso.
-Tranquilla, stavo scherzando ma vedo che ci ho azzeccato in pieno- sussurro ridendo. Entro nella camera mia e di Addy e l'appoggio sul letto senza fare troppo rumore. Torno indietro per chiudere la porta ma quando mi giro nuovamente lei è seduta sul letto che sorride.
-Davvero? Erano loro?- Sussurra ironica.
-Addy, mi hai fatto venire un infarto, ma non stavi dormendo?-
-No, preferivo tornare in camera perché il film era noioso e invece qui ci sei tu- dice avvicinandosi a me.
-Che c'è? È arrivato il momento di 'ripetere'?- Mimo le virgolette con le dita e sorride ancora di più.
-Mmh, può essere...- Si avvicina pericolosamente facendo sfiorare i nostri nasi. Appoggia delicatamente le sue labbra sulle mie, poi le toglie e rifà lo stesso giochetto quattro o cinque volte. Quando le riappoggia, la attiro verso di me facendo scontrare le nostre bocche. Sorride sulle mie labbra schiudendole per far accedere la mia lingua. La faccio indietreggiare fino ad arrivare al letto su cui la stendo tenendo una mano fissa sul suo fianco coperto dal tessuto della maglietta. Mi affretto a toglierla lasciandola in reggiseno. Mi stacco per pochi secondi per godermi il panorama è per togliere i miei pantaloni e la vedo fare la stessa cosa con i suoi. Con solo con l'intimo addosso, ribalta la situazione mettendosi su di me.
-Ma come siamo intraprendenti!- Mi lascia un altro bacio mentre ride e mi toglie la maglietta. Si blocca come per chiedere cosa debba fare.
-Scena stupenda, ma ora tocca a me state sopra- gemo sul suo collo incrementando la risata.
-È per questo che ti amo, anche in questi momenti riesci a trovare la battuta giusta.-
Ribalto nuovamente le posizioni e appoggio le mie labbra sulla sua clavicola, poi scendo sempre più giù. La sento gemere e la vedo togliersi il reggiseno per velocizzare i tempi. Sorrido nuovamente sfilandole le mutandine e dopo faccio la stessa cosa con i miei boxer. Allungo il braccio cercando i preservativi che stavano vicino al cuscino.
-No, che palle, li ho messi nel primo cassetto- sussurra mandando gli occhi al cielo. Mi sposto di qualche centimetro, ne prendo uno e ritorno sopra di lei allargandole le gambe.
-Pronta?- Le lascio appena il tempo di farla annuire che entro in lei non tanto lentamente, sorprendendola.
-Wow- sussurra respirando affannata. Continuo a muovermi dentro e fuori di lei, ma questa volta anche Addy si muove, rendendo il tutto molto più eccitante. Inarca la schiena e circonda il mio collo con le sue braccia. Passiamo interi minuti l'uno nell'altra godendoci in pieno il momento. Non abbiamo mai fatto l'amore con così tanta passione.
-Addy, ti... ti amo- dico spingendo ancora più profondamente.
-Anche, anche io ti amo Ed- si libera in un orgasmo e la seguo dopo poche spinte. Mi sposto mettendomi affianco a lei e le circondo i fianchi con un braccio.
-È stato... diverso. Più, intenso ma soprattutto non... non ti avevo mai sentito così... in fondo- sussurra chiudendo gli occhi con il sorriso sulle labbra. Le accarezzo la fronte lasciandole un bacio sulla guancia.
-Troppo?- Chiedo guardandola.
-No, no, altrimenti ti avrei fermato.- Emetto un sospiro di sollievo, non avevo intenzione di farle male.
-Continuiamo il gioco di prima? Non mi va di dormire- dico appoggiando la testa al cuscino.
-Ok, vai.- 
-Mmh... Qual è il ricordo a cui tieni di più?- Mi ascolta e immediatamente sorride con lo sguardo perso nel vuoto.
-Avevo quattro anni o poco più, ma lo ricordo come se fosse ieri, stavo con mamma e papà nel parco vicino casa e volevo salire su una giostra molto alta. Mio padre mi prese in aria e mi fece girare prima di appoggiarmi in cima al gioco, continuando a dire 'dai principessa, sei quasi arrivata'. Mia madre ci scattò una foto e l'ho tutt'ora con me.- La sento sospirare ma non so se sta piangendo, c'è poca luce nella stanza. Si guarda attorno e inizia a respirare a fatica.
-Ed, perché hai spento la luce?-
-Amore, stava già così, tranquilla.-
-Puoi... puoi accenderla per favore? Oddio non si... non si vede nulla.- Ora sono sicuro che stia piangendo perché si sente dalla voce. Mi affretto ad alzarmi per accendere la lampada sul comodino e quando ritorno a letto la trovo molto più calma di prima.
-Ehi, tutto apposto?-
-Si, ora si. Grazie.- Mi abbraccia stringendomi forte.
-Che è successo?- Le accarezzo i capelli biondi.
-Niente, è che, era buio ma prima... non lo so, non me ne ero accorta.-
-Ah, ok. Allora buonanotte?-
-No, non ho sonno neanche io e poi tocca a me- sorride riferendosi al gioco. Ma perché cambia umore così spesso? Io, davvero, non la capisco.
-Se potresti avere un super potere, quale sceglieresti?-
-Volare, mi pacerebbe volare per vedere tutto contemporaneamente, da un'altra prospettiva.-
-Quale città ti piacerebbe visitare?- Chiedo stringendola a me.
-Amburgo. Un paio di anni fa vidi tantissime foto su un sito internet su cui ci ero capitata per sbaglio e... non so, me ne sono innamorata. Cosa...? No, chi..? Non so che chiederti.- Sbuffa ridendo. Appoggia la testa sul mio petto e chiude gli occhi.
-Addy, non hai freddo così?- Chiedo vedendo che ha i piedi fuori dal lenzuolo.
-Mmh, non molto.-
-Io sto prendendo una maglietta perché sto congelando, ne vuoi una anche tu?- Annuisce alla mia domanda e mi alzo dal letto per prendere due mie magliette. Me ne metto una e le lascio quella più grande, così che la possa coprire di più. La infila anche lei e ci rimettiamo nella stessa posizione di prima.
-Buonanotte amore- sussurra all'altezza del mio petto.
-Buonanotte principessa.-

Addison
Cazzo quanto sto congelando, fa proprio freddo qui la notte. Sporgo il viso cercando la sveglia che segna le sette di mattina. Mi alzo dal letto senza fare troppo casino e vado in bagno per fare una bella doccia calda. Non so se quello di ieri sera fosse stato una specie di attacco di panico, ma davvero non me ne ero accorta che la luce fosse spenta. L'ho capito solo dopo che ho parlato di mio padre... e in quel momento mi è salita l'ansia assieme all'impulso del vomito che ho tutt'ora. Sto cercando di reprimerlo ma non ci riesco. Faccio appena in tempo a legarmi i capelli che rimetto quel poco che avevo sullo stomaco. Ormai riesco anche a non farlo capire. Mi ricordo che un paio di mesi fa Ed stava arrivando a casa mia per passare tutta la notte insieme e neanche cinque minuti prima che suonasse al campanello, avevo rimesso tutta la cena che avevo mangiato con i miei fratelli. Quando arrivò fortunatamente non si accorse di nulla, anzi, mi disse anche che avevo una faccia più rilassata, ma non gliene faccio una colpa. Sono sempre stata io a cercare di nascondere tutto, come avrebbe mai potuto immaginare quello che stavo passando? Lavo i denti e mi infilo sotto la doccia ripensando a tutto quello che è successo negli ultimi tempi. Quando esco mi avvolgo in un enorme asciugamano e scuoto i capelli bagnati. Dopo averli asciugati ritorno in camera per vestirmi e poi vado in cucina per preparare il caffè a tutti. Sistemo la colazione sul tavolo e mi stendo sul divano controllando il telefono.
-Buongiorno- dice Eryn uscendo dalla camera.
-Ehi, buongiorno.- Mi alzo per andare in cucina seguita da lei.
-Ed dorme? Brad si è stancato così tanto per ieri che ha detto che non vuole essere svegliato prima di pranzo- ride aprendo il pacco di biscotti che hanno comprato ieri.
-Si si, sta ancora dormendo- rispondo tra una risata e l'altra.
-Ery, a proposito, ricordati che alle quindici c'è l'entrata al museo che abbiamo prenotato online. Non te ne dimenticare e soprattutto vedi che Brad ha i fogli stampati.-
-Si, si, tranquilla. Usciamo di casa verso le due e facciamo un giro prima di entrare.- Annuisco bevendo il caffellatte che ho appena finito di preparare.
-Buongiorno ragazze- dice Ed facendo capolino nella stanza.
-Ehi, vieni che Addy ha preparato la colazione!-
-Subito- sussurra Ed avvicinandosi per lasciarmi un bacio sulle labbra.
-Mmh, che buon sapore, caffellatte?- Chiede sedendosi affianco a me mentre si lecca le labbra dopo il nostro bacio.
-Esatto.- Sorrido arrossendo un po'.
-Allora, io ritorno a dormire con Brad che non si sveglierà neanche con le cannonate e vi lascio soli- annuncia Ery dopo lunghi momenti di silenzio e con un sorrisino sul viso.
-A che ora si esce?-
-Alle due, l'ingresso al museo è alle tre.-
-Perfetto, allora faccio ora la doccia.-

-No, mamma. Si, tranquilla. Certo. Si sì. Va bene. Si, lo so, qua fa più freddo. Va bene, ci sentiamo più tardi. Ciao.- È da quando Edward è entrato nella doccia che sto parlando con mia madre. Ieri ci siamo sentite per pochi minuti e ha detto che oggi dovevamo stare più tempo al telefono quindi ha deciso che mi chiamerà anche più tardi. Mi stendo sul letto sprofondando la testa nel cuscino. Scatto in piedi quando mi rendo conto di non aver ancora preso gli integratori e li cerco per tutta la camera. Quei cosi puzzano di una maniera terribile, ma non ci posso fare nulla. Sempre meglio deglutire quelli che mangiare e vomitare. Li ingoio velocemente ma mi rimane il sapore in bocca.
-Ed, sono io, posso entrare un attimo?- Chiedo bussando alla porta del bagno.
-Vai, è aperto.- Entro e mi fiondo sul lavabo per lavarmi i denti e togliermi questo sapore schifoso dalla bocca. Ed esce dalla doccia mentre mi sciacquo la bocca e gli passo l'asciugamano che c'è affianco a me, lo prende e lo avvolge attorno alla vita.

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