Capitolo 45

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Addison
Abbiamo deciso che la visita sarà in territorio neutro quindi eccomi qui, in macchina, che guido verso Barstow. In fondo è una bella città, ci sono tante cose da vedere ma in questo momento il mio pensiero va solo a prosciutto crudo. Ho la nausea, un'altra volta... Manca ancora un po' alla prossima stazione di sosta ma non riesco ad aspettare. È una settimana che vomito e mangio tutto il giorno. È una settimana che non fumo, o meglio, ho avuto un paio di momenti di debolezza ma, arrivata a metà sigaretta, mi sentivo in colpa e la buttavo. Non lo abbiamo detto a nessun altro oltre a Brad che è rimasto a bocca aperta per un paio di minuti. In questo momento sono tutta un fascio di nervi, ho bisogno di fumare, bere, di ritornare con mente e corpo a quest'estate, ma non posso. Non posso farlo e non voglio. Non mi pento minimamente di essere qui ora. Sono quasi arrivata, manca meno di mezz'ora ma accosto al primo rifornimento correndo verso il bagno nel mini super market.

Edward
Sono appena arrivato al B&B. Metto il borsone sopra al letto per cercare il carica batteria. Il telefono si è spento a metà strada mentre stavo parlando con Addy ma l'avevo avvisata che probabilmente sarebbe successo. Aspetto che si accenda e le notifiche di nuovi messaggi inondano lo schermo.

Messaggio da Addy❤:
Venti minuti e sono da te.

Lo ha scritto un quarto d'ora fa quindi dovrebbe essere qui tra poco. Mi stendo sul letto ad occhi chiusi per riposare un po' e ne approfitto per pensare. La visita che abbiamo prenotato è alle sei e trenta, mancano ancora più di due ore ma ho comunque il terrore che non andremo. Non so perché, ma è come una specie di presentimento che spero vivamente sia sbagliato. La porta si apre e, esattamente come una settimana fa, mi alzo andando incontro alla mia ragazza.
-Amore.- Sussurra mentre la stringo tra le mie braccia.
-Ehi, va tutto bene?- Le accarezzo i capelli e la sento rilassarsi.
-Si, si, solo un po' di nausea.- Mi stacco per baciarla e lei allaccia le braccia attorno al mio collo.
-Vuoi un po' d'acqua?- Annuisce e le passo la mia bottiglietta.
-C'è ancora un bel po' di tempo prima della visita.- Toglie la giacca lasciandola alla sedia della scrivania e mi viene incontro.
-Già, un paio d'ore...- Non mi lascia finire la frase e si avventa sulle mie labbra. Sorrido mentre mi sfilo la maglietta e faccio la stessa cosa con la sua. In poco tempo rimaniamo entrambi in intimo. La sposto per farle aderire la schiena al muro e le lascio una scia di baci umidi che va dal collo fino alla scollatura del reggiseno che le tolgo velocemente. La prendo per i fianchi mentre lei mi sfila i boxer. Non ho ancora avuto il coraggio di toccarle la pancia, sapere che lì c'è il prodotto del nostro amore e che da una cosa minuscola diventerà poi un bambino, mi fa ancora strano. Si abbassa le mutandine e divarica leggermente le gambe. Entro in lei dopo un'intera settimana d'astinenza e questa volta senza nulla che ci separi. Inarca la schiena gemendo per il piacere e decido di provare una cosa nuova. Le prendo le mani bloccandole con una mia sopra la sua testa. Mi sorride eccitata e continua a gemere. In pochi minuti veniamo entrambi e, stanchi e nudi, ci accasciamo sul letto l'uno affianco all'altra.
-Ti amo, Ed. Ti amo così tanto da aver paura di perderti. Ti prego, promettimi che nulla cambierà le cose tra noi.- Nella sua voce l'ansia è tastabile.
-Ti amo anche io, principessa. Ti prometto tutto quello che vuoi perché io da te non mi allontano e nulla riuscirà a farmi cambiare idea.- Si accoccola sul mio petto e mi abbraccia.
-Vorrei passare così tutto il resto della mia vita.- Sospira e, conoscendola, chiude gli occhi. Le accarezzo i capelli e restiamo in quella posizione per diverso tempo.
-Amore manca solo mezz'ora all'appuntamento, forse è meglio se ci sistemiamo- sussurro arrotolando una ciocca di capelli attorno al mio dito. Non ricevo nessuna risposta così cerco di chiamarla un'altra volta ma continua a non rispondere. La scuoto leggermente e si muove di poco, alzando la testa verso di me.
-Credo di essermi addormentata.- Sorride passandosi una mano sul viso. La sento sussurrare qualcosa del tipo 'che schifo' e va in bagno trascinandosi dietro la mia maglietta. Quando torna, prende dalla borsa una barretta al cioccolato e la mangia ad occhi chiusi.
-Hai vomitato?-
Annuisce buttando la carta vuota.
-È così da una settimana, tra l'altro non posso neanche prendere gli integratori che usavo...- sbuffa mettendosi l'intimo pulito. Accarezza la pancia continuando a parlare.
-Ma va bene così perché almeno ho fame.-

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