Just Trust Me

Capitolo 14

Edward
La sua mano gioca con l'elastico dei miei boxer.
-Vuoi provare?- le chiedo sorpreso per il suo gesto.
-Ma non lo so fare- dice a bassissima voce diventando rossa in viso. Ma è chiaro, sarebbe strano il contrario...
-Ti aiuto io.-
-Ok- risponde ancora a bassa voce. Tolgo velocemente i boxer rimanendo completamente nudo su di lei con la mia erezione che preme sulla sua pancia. Mi sposto di poco stendendomi al suo fianco ma stando comunque appiccicato a lei. La sento deglutire e credo che sia per la paura di sbagliare qualcosa.
-Ehi, tranquilla, non si può sbagliare- sorrido prendendole la mano. Si morde il labbro cercando di capire come fare.
Mi avvicino alle sue labbra lasciandole un lungo bacio e nel frattempo avvicino la sua mano alla mia lunghezza, l'appoggio di sopra e l'accompagno compiendo il giusto movimento con la mia mano che è sopra la sua. Istintivamente levo la mano da lì facendola salire fino al bordo del reggiseno ma lei continua senza interrompersi. Le sgancio il reggiseno nero e lo lascio cadere da qualche parte come ho fatto con i boxer. Così, mentre io gioco con una parte di lei, Addy gioca con una parte di me.

-No, ti prego, no, dai vai via. Porca puttana vai via! No, no, non da quella parte!-  Mette una mano davanti agli occhi. È un'ora che non fa altro che commentare ogni scena di questo horror, ma dopotutto è già tanto se non abbiamo cambiato, il film sembra così realistico, è fatto molto bene.
-Addy, tranquilla- le dico accarezzandole il braccio sotto le coperte. Si aggrappa ancora di più a me chiudendo gli occhi mentre lo zombie uccide un bambino accoltellandolo ripetutamente.
-Dimmi quando finisce- sussurra appoggiando la testa sulla mia spalla. Rido per la scena, a me queste cose non fanno proprio effetto...
-Se vuoi possiamo spegnere, era lo stesso film che abbiamo visto un paio di mesi fa con i ragazzi- rispondo cercando di non ridere troppo per il fatto che l'altra volta fece gli stessi commenti ma non se lo ricorda minimamente.
-Davvero? Vabbè ma alla fine la sorella che fine fa? Muore a anche lei?- mi chiede come se fosse davvero importante. -Si, ma la uccide il vicino, non lo zombie- le spiego per dieci minuti buoni la situazione in cui si trovava quella bambina ma lei continua a non capire perché si confonde con altri personaggi del film.
-Lasciamo stare, non sto capendo niente- esclama stendendosi completamente sul letto.
-Ti rendi conto che oggi non sono proprio uscita da camera tua?- mi dice ridendo.
-Diciamo che è stato un sabato intenso- le rispondo guardandola negli occhi. -Già- sussurra distogliendo lo sguardo e arrossendo in viso.
-Domani studiamo insieme a casa mia?- mi chiede nervosa.
-Si, va bene- le rispondo prima di stendermi affianco a lei.
-Buonanotte Ed- dice abbracciandomi.
-Buonanotte amore- rispondo io lasciandole un bacio fra i capelli.

-Ed, mia madre mi ha detto che Sarah, la babysitter di Julienne, si è ammalata, dovrei star io con lei quindi non so... è un problema per te?- Mi chiede la mia ragazza mentre gira per camera mia in cerca della borsa che aveva portato venerdì prima della festa, dove aveva messo il cambio di vestiti.
-No, assolutamente. Andiamo ora?- Chiedo cambiandomi anche io.
-Emh si, se per te va bene- risponde mentre si mette i pantaloni.
-Certo, appena sei pronta andiamo, intanto prendo i libri per dopo- le dico cercando sotto al letto lo zaino della scuola.

-Amore mio, vieni qui- esclama Addy prendendo in braccio la sorella che gioca sul tappeto in soggiorno. Siamo appena entrati a casa sua e ha ancora il borsone pesantissimo a tracolla. La fa girare in aria e Julienne inizia a ridere agitando le piccole braccia. Quando la bimba mi vede mi saluta con la manina.
-July, hai visto chi ti ho portato? Sei contenta?- chiede sorridente la mia ragazza alla sorella.
-Tatto tatto- mima con le braccia allargandole.

Addison
-Buonanotte Ed- dico abbracciando il mio ragazzo.
-Buonanotte amore- mi risponde lasciando un bacio sui capelli.
Non ci posso credere, non avrei mai pensato di fare certe cose, davvero. Quello che non capisco è la sensazione che ho provato. Mi sentivo quasi pronta, era strano, molto.