Addison
-Possiamo rimanere così ancora per qualche minuto?- Ed si mette a ridere quando glielo chiedo e mi abbraccia più forte. È da quando sono arrivata, ovvero più di dieci minuti, che non ci siamo staccati se non per baciarci. Mi ha raggiunto in hotel ma siamo ancora nella hall.
-Certo, quanto tempo vuoi.-
-Scusa ma mi sei mancato tantissimo.- Mi vengono quasi le lacrime agli occhi a pensare a quante volte avrei voluto abbracciarlo in questo modo ma avevo solo il pinguino a farmi compagnia.
-Se vuoi possiamo continuare l'abbraccio in camera.- Sussurra con tono sexy al mio orecchio. Mi stacco da lui per annuire e mi toglie di mano la piccola valigia che spinge fino all'ascensore.
-Piano?-
-Diciotto.- Le porte si chiudono e digita il numero facendo partire l'ascensore.
-Wow, ci sarà una una vista splendida!-
-Già, ho controllato le foto su internet.- Arriviamo più velocemente di quanto mi aspettassi e cerchiamo la camera numero 8743. Apro la porta con le chiavi mentre lui lascia la valigia vicino alla grande poltrona ricoperta da un tessuto bianco.
-Finalmente.- Dice prendendomi per i fianchi e facendomi aderire la schiena al muro. Appoggia le sue labbra sulle mie e prendo la sua testa tra le mani avvicinandolo il più possibile a me. Mi fa allacciare le gambe alla base del suo busto mentre percorre con una mano tutta la loro lunghezza fino a metterle sotto i glutei.
-Mi sei mancata amore mio.-
-Anche tu. Tantissimo.- Un bacio a stampo, poi un altro e un altro ancora, tutti intervallati da un sorriso. Amo provare queste sensazioni, ogni volta sempre più intense.
-Ed, ti prego, voglio fare l'amore con te.- Si blocca e in un primo momento si irrigidisce, poi sorride e mi porta in braccio fino al letto.
-Amo quando sei così esplicita.- Rido per ciò che ha detto mentre mi tolgo scarpe e pantaloni.
-Quanta voglia!-
-Ehi, è già tanto se non ti sono saltata addosso nella hall, è che in questi giorni ho letto un libro un po' troppo esplicito... se così si può dire.- Rimaniamo entrambi in intimo e si stende su di me.
-Wow, ma come hai fatto a scolpirli di più?- Traccio i suoi addominali con le dita mentre lui sorride.
-Si chiama palestra.- Mi lascia un bacio veloce sulle labbra.
-E cosa diceva questo libro?-
-Ecco, sapevo me lo avresti chiesto, molte cose spinte che non ripeto ad alta voce, se vuoi dopo ti mando il link così lo puoi leggere anche tu.- Annuisce con la testa baciandomi un'altra volta. Le sue mani passano sulle coppe del reggiseno che vengono spostate. Inizia a giocare con il mio petto procurandomi svariati gemiti di piacere.-Ti passo a prendere alle otto e mezza.- Mi lascia un ultimo bacio ed esce dalla camera. Abbiamo passato un po' di tempo nudi sotto le coperte a baciarci, poi mi sono finalmente decisa a lasciarlo andare così ora mi ritrovo sola, nuda, in una stanza enorme piena di un buonissimo profumo di lavanda. Mi alzo dal letto e cerco nella valigia l'intimo per questa sera. Non credo proprio che si sia già stancato di farlo, in fondo è stato un'intera settimana senza... Vabbè, lo metto per sicurezza e vedo che lì vicino c'è una busta bianca di plastica. La apro curiosa e cade un bigliettino: Ehi Addy, quando troverai questo probabilmente sarai già a San Diego. Di comune accordo, io e Phil abbiamo deciso di farti un piccolo pensierino per l'occasione. Chiaramente se te lo avessimo fatto vedere prima, ora questa busta sarebbe in uno dei cassetti del comodino della tua camera. E invece adesso sta a te decidere se ascoltare il parere dei tuoi due migliori amici e indossare il regalo, oppure lasciarlo lì dov'è. Sperando che le nostre suppliche verranno ascoltate, buon anniversario.
Con affetto Ery e Phil.
Ti prego fa che non sia qualcosa di imbarazzante... apro il sacchetto estraendo il contenuto. Il regalo consiste in una gonna, a mio parere estremamente corta, nera in pelle e un top bianco in pizzo. Il di sopra è a mezze maniche quindi non è un completo molto fresco, anche perché oggi qui non fa per niente caldo. La scollatura del top è eccessiva, scommetto qualunque cosa che si vedranno in pieno le tette, in fondo so bene come sono fatti, e so che l'avranno fatta apposta. Mi vesto in tutta calma, mando una foto del mio outfit a Eryn e Philip e vado in bagno per truccarmi. Copro le occhiaie con il correttore, applico un po' di mascara e matita nera sugli occhi, pettino i lunghi capelli biondi velocemente e corro fino all'ascensore con la borsetta, le chiavi e il telefono in mano mentre allaccio le mie All Star nere non appena mi rendo conto che sono le nove meno venti. Lo trovo all'ingresso dell'hotel con la schiena appoggiata allo specchio della sala.
-Ti ho sempre detto che le camicie bianche ti donano da morire. Non basta che mettono il risalto il tuo fisico, ti rendono anche più sexy.- Alza la testa del cellulare che ha tra le mani per guardarmi. Percorre con lo sguardo tutto il mio corpo, soffermandosi poco di più sulla scollatura.
-Wow, sei... stupenda.- Mi avvicino a lui per baciarlo.
-Che c'è non riesci a concentrarti se sono così scollata?-
-No, effettivamente, no...-
-Se vuoi mi posso cambiare.- Sgrana gli occhi guardandomi in viso.
-Scordatelo, è così tardi che... che... non so, ma non ti azzardare a tornare in camera.- Rido annuendo con la testa. Entriamo nella sua auto e mette subito in moto.
-Dove andiamo?- Mi giro verso di lui cercando di incastrare il mio sguardo con il suo.
-Ho pensato che sarebbe stato stupido, molto stupido, da parte mia se fossimo andati in un posto qualunque, un ristorante o cose del genere.- Tiro d'istinto un sospiro di sollievo, odio profondamente i ristoranti...
-Quindi ho prenotato in un posto più carino.- Ok, sono consapevole che sarà una sottospecie di ristorante perché comunque è ora di cena, ma almeno non ci saranno tutte quelle persone a fissarmi mentre mangio... o almeno spero.
-Non mi dirai nulla finché non arriveremo, vero?-
-Esatto, piuttosto metti questa.- Annuisce porgendomi una benda rosa.
-Perché? Non posso vedere neanche la strada?-
-No amore, mi spiace.- Sorrido e prendo la benda per poi metterla sugli occhi.
-Almeno è rosa.- Sussurro scatenando in lui una leggera risata.
-C'era anche arancione ma non mi sembrava il caso...- Rido anche io sistemando il laccio della benda. Sento che svolta prima a sinistra, poi a destra, poi rallenta.
-Siamo arrivati?-
-No amore, c'è la coda.- Alza il volume della radio e canta la canzone in corso. Dopo pochi minuti sento l'odore di una sigaretta.
-Eh no, non è giusto. La voglio anche io, ma così non vedo un accidente!- Ride passandomi la sua.
-Ferma, l'hai presa dall'alto lato!- Mi blocco immediatamente girandola.
-Ora va bene?- Biascica un 'Si' tra le risate e inizio a fumare.
-Ma che palle, in teoria è vicino, in pratica se continuiamo così manca ancora mezz'ora...- Sbuffa suonando il clacson. Sorrido facendo un altro tiro. Passiamo un quarto d'ora così poi ferma la macchina. Scende dalla macchina e lo imito ma non so dove mettere i piedi.
-Aspetta, ti aiuto io. Mi prende le mani e mi fa appoggiare i piedi su quello che mi sembra asfalto. Mette una mano sui miei fianchi accompagnandomi nei movimenti.
-Attenzione ci sono... sei gradini.-
-Ok, o..., si, ora.- Prendo in pieno un gradino e per poco non cado. Meno male che non ho messo i tacchi! Ride aspettando che riprenda l'equilibrio. Ok, un gradino, due, tre, quattro, cinque, sei. Dovremmo essere arrivati. Wow, adesso l'aria attorno a me è perfetta, né calda né fredda. Credo sia aria condizionata.
-Siamo arrivati? Posso togliere la benda?-
-No, ancora pochi minuti.- Mi lascia un bacio casto sulle labbra e sento il pavimento sotto di noi muoversi. Mi aggrappo a lui per non cadere mente lo sento ridere.
-Tranquilla, siamo in un ascensore, non stiamo cadendo.- Tiro un sospiro di sollievo tranquillizzandomi.
-E la cosa più bella è che siamo anche da soli.- Sono sicuro che stia sorridendo. Si avvicina al mio viso dandomi tanti piccoli baci a stampo. Allaccio le braccia attorno al suo collo e gli dò un bacio un po' meno casto.
-Stai proprio bene con questo completo.-
-Aspetta di vedere quello di sotto, comunque entrambi sono stati scelti da Eryn e Philip.-
-Quello di sotto? Addy, potevi evitare di dirlo...- Struscia per pochi istanti la sua intimità sulla mia facendomi capire di avergli provocato un'altra erezione. Sorrido sapendo di essere stata io a provocargliela.
-Ecco ora sì che siamo arrivati.- Mi porta fuori dall'ascensore e percorriamo un corridoio abbastanza lungo. Apre una porta e mi accompagna all'interno.
-Pronta? Ferma che ti tolgo la benda.- Annuisco mentre lui la sfila. Quello che vedo mi lascia a bocca aperta. La stanza è molto grande e una parete è composta solo da vetro. Mi avvicino alla finestra cercando di non calpestare tutti i palloncini bianchi e rosa che sono sparsi sul pavimento. Siamo davvero molto in alto, si vede tutta la città da qui. Un'altra parete è occupata da un telo bianco enorme su cui verrà probabilmente proiettato qualcosa. Difronte al telo c'è un divano e tra quest'ultimo e il telo c'è un tavolo lunghissimo pieno di ogni tipo di dolce: zucchero filato, cupcakes, gelato e molti altri dolci.
-Non ci posso credere, ma è stupendo...- Guardo nuovamente fuori dalla finestra godendomi il panorama. Mi abbraccia da dietro e appoggia la testa sulla mia spalla.
-Ti piace?-
-Stai scherzando? È bellissimo!- Mi giro per baciarlo ma scoppio con il piede un palloncino. Ridiamo entrambi mentre ci avviciniamo al tavolo con il cibo. Prendo lo zucchero filato e lo mangio.
-Mmh, è così buono.-
-Mi ricordavo che quest'estate ti era piaciuto quando siamo andati al luna park.- Annuisco mangiandone ancora un po'. Si allontana per prendere un piccolo telecomando bianco e ritorna da me.
-Pronta? Prima c'è il tuo film preferito, poi... diciamo il mio.- Lo guardo interrogativa.
-Aspetta, 'Ritorno al futuro'?- Sgrano gli occhi quando annuisce. Gli salto addosso abbracciandolo.
-Sei il migliore!- Quasi grido. Io amo quel film! Prendo il telefono per scattare qualche foto.
-Eryn mi ha costretta, ha detto che se non le mando una foto di ogni cosa, non mi consiglia più cosa indossare.- Dopo avermi ascoltata, mi toglie il telefono dalle mani e sento il rumore dello scatto più e più volte. Vedo che traffica con il mio telefono per qualche minuto e le invia alla nostra amica.
-Che c'è? Non posso mica rischiare di vederti con qualcosa di accollato il prossimo mese.- Rido mentre mi ridà il telefono. Ci sediamo sul divano e mi sposta per mettermi su di lui.
-Grazie, grazie per tutto quello che fai sempre per me.- Gli stampo un bacio sulle labbra.
-Stai scherzando? Farei qualunque cosa per te.- Ricambia il bacio approfondendolo.
-Ti amo amore mio.- Mi sorride accarezzandomi una guancia.
-Anche io ti amo, pinguino.- Ride e accende il proiettore. Il film incomincia così come la scia di baci umidi che mi lascia sul collo. Gli lascio fare tutto quello che vuole, mi fido pienamente di lui e non ho paura che mi possa fare del male perché so che non ne sarebbe capace: ci amiamo davvero e nulla potrà cambiare le cose tra di noi. Il tempo passa molto velocemente e il film finisce facendo diventare tutto lo schermo bianco. Mi sento pienissima, ho mangiato tantissimi dolci ma non mi viene da vomitare, per la prima volta dopo tempo, sono finalmente riuscita a riprendere il controllo del mio corpo.
-Pronta? Ora c'è il cortometraggio più bello del mondo.- Mi abbraccia più forte e schiaccia un'altro tasto.
-Lo hai fatto tu? Me ne ero completamente scordata!- Il cortometraggio è costituito interamente da nostre foto e nostri video di Londra.
-Carino, eh?- Annuisco contenta e lo bacio.
-Stupendo.- Ed ora, con lo sguardo perso nel suo, con gli occhi puntati sui suoi, posso finalmente ritenermi completa.
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Just Trust Me
Literatura KobiecaPer Addison, una ragazza a cui la vita ha tolto molto, una volta che incontra Edward, nulla sarà più come prima. Lui cambia completamente per lei e lei migliora per lui. Ma cosa succederà quando anche i più tristi segreti di lei andranno a galla? E...