Capitolo 32

48 2 0
                                    

Edward
Mi siedo sul divano e la faccio mettere su di me con la testa posata sul mio petto. Respira a fatica e ha la fronte perennemente corrucciata e gli occhi strizzati. Ma come ha fatto quel grandissimo pezzo di merda a farla sentire così male? Io vedo Addison un po' come un puzzle: i pezzetti sono sparsi un po' ovunque e sono molto difficili da trovare, ma quando finalmente ero riuscito a mettere apposto qualche tassello, arriva quel coglione che li stacca nuovamente. È una ragazza così fragile che a volte ho paura di spezzarla anche solo sfiorandola.
-Ehi, va un po' meglio?- Annuisce distratta alla mia domanda.
-Ed, non te ne andare.- Lo dice così a bassa voce che mi sembra di aver avuto un'allucinazione. Me lo dice sempre, quasi ogni giorno. La stringo ancora di più facendola aderire meglio al mio corpo.
-No che non me ne vado. Ti va se ci spostiamo di là?-
-Ok.- Mi alzo con lei in braccio e la sento ridere per il mio gesto. Entro in camera adagiandola sul letto, poi le passo una mia maglietta mentre lei toglie tutto rimanendo con solo le mutandine di pizzo addosso. Mi spoglio anche io velocemente rimanendo in boxer e mi stendo affianco a lei circondandola con le mie braccia.
-Tutte le volte che mi abbracci, mi sento al sicuro, ma allo stesso tempo anche completa.- Sorrido lasciandole un bacio tra i capelli e si rannicchia al mio petto.
-Buonanotte amore mio.- Sussurro coccolandola.
-Buonanotte.-

Addison
Ho freddo ai piedi, si stanno congelando... Alzo la testa notando che la coperta è caduta durante la notte, scoprendo i nostri corpi. Il mio telefono segna le otto meno dieci ma probabilmente non c'è nessuno già sveglio. Mi alzo dal letto e mi metto dei pantaloncini corti, poi esco dalla camera dirigendomi in cucina. Come previsto stanno dormendo tutti e, come un'azione che continua a ripetersi prendo un pacco di biscotti ed un pacchetto di sigarette sedendomi in veranda. Sento dei passi provenire dalla cucina, poi la porta finestra si apre alle mie spalle, ma il suo profumo mi fa subito tranquillizzare.
-Quando ero piccola e mia madre faceva il turno di notte, papà mi preparava sempre la colazione prima di accompagnarmi a scuola e poi andare a lavoro. Metteva sul tavolo una tovaglietta con le principesse Disney, una tazza grande tutta rosa piena di latte, a volte anche una cannuccia rosa, e un pacco di questi biscotti. Non ne mangiavo uno da quando... da quando quel ragazzo mi disse quelle cose.- Lo dico addentandone uno per poi chiudere il pacco con l'elastico.
-Ma perché ti sei fatta influenzare così tanto da un commento di una persona di merda?- Stringe i pugni mentre si siede affianco a me.
-Ed, non lo so, ero piccola e influenzabile, non so perché ma mi sono sentita così diversa da quell'altra ragazza che...- scuoto la testa alzando le spalle. Mi fa segno di andare sulle sue gambe, lo faccio e allaccio le braccia attorno al suo collo.
-Non ci pensare, non ci roviniamo questa vacanza. Allora, ti va di uscire questa mattina?-
-Un altro giro per Londra?- Sorrido guardandolo.
-Esatto.- Annuisco con la testa baciandolo. Torniamo in camera mettendo qualcosa di decente per uscire e passo dal bagno per sistemarmi i capelli. Spalanco gli occhi vedendomi allo specchio.
-Ed, te lo avevo già detto! Se mi vedi con il mascara colato, me lo devi dire!- Quasi grido ma mi sembra giusto considerando che ho dei cerchi neri attorno agli occhi.
-E io ti ho già detto che sei bella anche così!- Mi abbraccia da dietro lasciandomi un bacio sul collo, esattamente dove ieri ci aveva appoggiato le labbra quel ragazzo. Non c'è paragone tra le dolci labbra morbide del mio ragazzo e quelle dure e decise di Matthew, se non ho sbagliato nome. Scuoto la testa struccandomi e metto un po' di mascara e di correttore per le occhiaie. Usciamo mentre i nostri amici continuano a dormire e ci dirigiamo verso la metropolitana.
-Piccadilly Circus?-
-Cosa?!- Spalanco gli occhi sorridendo.
-Se non ti va poss...-
-Ma che dici? Certo che mi va!- Quasi grido e gli salto addosso.
-Sei in assoluto il miglior fidanzato del mondo- sussurro sulle sue labbra baciandolo. Si blocca leggermente poi ricambia il bacio.

-Buono, davvero- dico addentando un altro pezzo di panino. È molto più facile non pensarci se nel frattempo giro per le strade guardando le vetrine dei negozi.
-Quando torniamo mi devo mettere a dieta per il campionato, sto mangiando troppo pane qui.-
-Ma dai, basta che sai giocare.-
-Ma se ingrasso non avrò più gli addominali...-
-Cosa? No, ok. Devi metterti a dieta, stai mangiando troppo pane!- Ride per ciò che ho detto e finisce il suo panino molto velocemente.
-Un'ultima tappa e poi andiamo.- Mi trascina in un supermercato dicendomi di aspettare in fila alla cassa. Quando torna ha in mano tre pacchi di biscotti al cioccolato, quei biscotti al cioccolato. Abbasso leggermente la testa sorridendo e metto una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Sussurro un 'grazie' e in risposta mi circonda i fianchi con un braccio e mi lascia un bacio sulla guancia. Quando torniamo a casa, Eryn e Brad stanno guardando un film alla televisione.
-Ma buongiorno!- Esclama la mia amica ironizzando sul fatto che sono le cinque del pomeriggio.
-Che state facendo di bello?-
-Film. Voi piuttosto dove siete stati ?-
-Piccadilly Circus- dico elettrizzata e vedo Eryn raddrizzare la schiena e mettere i capelli dietro le orecchie.
-Cosa? Davvero?- Spalanca gli occhi facendo ridere il mio ragazzo.
-Scusa Ed, ma come ti ha convinto?- Continua rivolgendosi a lui.
-Veramente gliel'ho proposto io.-
-Ehi, amico, vedi di smetterla di fare queste cose, lo sai che domani tocca a me?!- Scoppiamo a ridere guardando il viso un po' scocciato di Brad.
-Brad, guarda che lì c'è il Victoria's Secret, quel negozio in cui l'intimo è praticamente trasparente- sussurra avvicinandosi a lui ma non abbastanza considerando che si è sentito benissimo.
-Oh, allora va bene per me.-
-Edward!- Grido colpendolo con la busta dell'intimo che mi ha fatto prendere.
-No, ma stavo scherzando, era per... convincerlo.-
-Mmh, certo...- Scoppiamo a ridere per la situazione creatasi e li raggiungiamo sul divano.

Edward
-Se ti vedesse il coach, ti ucciderebbe! E poi questi sono di Addison, è l'unica cosa che mangia.- Tolgo i biscotti dalle mani di Brad rimettendoli nella dispensa.
-Ne ho mangiato solo uno, giuro, comunque dobbiamo tornare alla dieta, ieri abbiamo mangiato da Burgher King e sto ancora pensando a quel panino buonissimo.-
-Oddio, non ci vado da anni, magari dopo il campionato ci possiamo andare per festeggiare.- Annuisce togliendo dal tavolo le ultime cose prima di apparecchiare. La scena che si presenta per cena, presa singolarmente, farebbe pensare a quattro ragazzi viziatissimi che non potrebbero staccarsi dal telefono per nulla al mondo e che tengono alla loro linea più di qualunque altra cosa, nutrendosi quindi solo di cose salutari. Ma solo noi possiamo sapere che Addy ha aperto Instagram per cercare di dimenticare il fatto che sta mangiando, Eryn sta scrivendo a sua madre che la tartassa da ore con i messaggi e io e Brad stiamo pianificando per messaggio un'uscita per il cinema per domani. Per quanto riguarda il cibo, tutti noi, fatta eccezione per la mia ragazza, chiaramente, vorremmo qualcosa di più sostanzioso e che possa soddisfare meglio il nostro palato, ma abbiamo esagerato a pranzo e stiamo cercando di rimediare. È strano come una semplice scena possa sembrare differente da persona a persona.
-Ma che avete da ridere? State messaggiando?- Chiede la mia ragazza sporgendosi verso il mio telefono. Lo sposto velocemente bloccandolo.
-Già, mi aveva mandato una foto.- Rido pensando a ciò che mi ha scritto realmente.

Messaggio da Brad:
Comunque domani non possiamo andare al cinema prima del pomeriggio, DOBBIAMO prima andare in quel negozio con Eryn. Perché non me lo hai detto prima? Non vedo l'ora che provi tutti quei completini e poi mi chieda se le stanno bene o meno... Ok, basta se continuo con questi pensieri sono costretto a portarmela in camera o a correre in bagno per qualche minuto...

-E perché non la posso vedere?-
-Non è che non la puoi vedere, è che non è importante.- Annuisce poco convinta e mette in bocca l'ultima forchettata.
-Che sonno- esclama Addy sbadigliando.
-Mmh, abbiamo camminato molto questa mattina.-

Just Trust MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora