Capitolo 41

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Addison
L'interrogazione è andata benissimo ma sono così stanca che dormirei per ore e ore. Entro nella caffetteria non troppo distante dalla scuola e ordino un cappuccino. Mi siedo al bancone attendendo il mio ordine e mando un messaggio a Eryn per avvisarla che sono uscita un'ora prima per il mal di testa. Prendo il quaderno di matematica e inizio a ripetere per il test di domani poi mi dirigo verso casa per riposare. Forse la tattica di dividere le ore di sonno tra la notte e il pomeriggio non funziona molto... Entro in casa e, dopo aver messo la sveglia per le cinque e mezza, mi butto sul letto prendendo sonno all'istante.

Edward
Esco dalla classe mettendo il libro di letteratura inglese nello zaino e ritorno in camera per cambiarmi prima della palestra. La porta è socchiusa ed entro senza fare alcun rumore. Jason è chinato verso la bacheca a cui ho attaccato delle foto mie e di Addy e le sta osservando immobile.
-Ehi, carina, eh?-
-Cosa? No, guardavo l'orario scolastico. Hai anche tu quella puttana della Wilson!-
-Oh, si. Ha fatto una presentazione un po' da stronza.- Mi tolgo la maglietta e i pantaloncini per poi mettermi la divisa.
-Bello il tatuaggio, chi è 'C'?- Indica il mio petto su cui è tatuata la lettera. È proprio sopra il mio cuore, così che non la possa mai dimenticare.
-Sta per Clare, è... era mia sorella. È morta quando aveva solo pochi mesi di vita a causa di una leucemia. Avevo sette anni ma la ricordo benissimo, quasi fosse ieri.-
-Ah, mi... mi dispiace.- Finisco di cambiarmi e vado in palestra salutando Jason. Questo posto è enorme ed è pieno di attrezzi di tutti i tipi. Inizio con mezz'ora di tapis roulant e proseguo con addominali, ciclette ed esercizi vari per diverse ore. La mia playlist finisce per la terza volta e mi rendo conto che è passato davvero tanto tempo. Tolgo le cuffiette controllando l'ora, non ci posso credere, sono stato più di quattro ore ad allenarmi. Il telefono segna un paio di chiamate da parte di Addy e una di Brad. Odio il fatto di essermi dovuto staccare dai miei amici, dalla mia ragazza, ma non posso farci niente. Entro negli spogliatoi facendo una breve doccia e quando ho finito richiamo il mio migliore amico; la sua chiamata è seguita da quella alla mia ragazza che risponde dopo una decina di squilli.
~Ehi, amore, stavo dormendo. Dimmi.~
-Ehi, hai la voce stanca. Non hai dormito questa notte?-
~Non molto, sai che odio il buio e ultimamente mi sveglio nel cuore della notte senza poi riaddormentarmi. Preferisco riposare con la luce, il pomeriggio.~
-Ma venerdì e sabato hai dormito normalmente...-
~Ti ricordo che tu mi fai sempre uno strano effetto~ ride e la sento scendere le scale.
~Cosa stai facendo tu?~
-Ho appena finito quattro ore di allenamento. Sono esausto ma pronto a finire la relazione per domani.-
~Quattro ore? Ma quante energie hai? A proposito di energie! Guarda sul tuo telefono tra... due, uno, ora.~ Sento l'arrivo di un messaggio e controllo chi li abbia mandato. È un messaggio di Addy, la apro e vedo che è una foto che rappresenta una brioche con la marmellata. Wow... progressi.
-Non ci credo, brava amore!- Quasi grido mentre pronuncio quelle parole ma sono davvero contento che si stia riprendendo. Sono sicuro che in questo momento sta sorridendo anche lei.
~Ed, amore, ci sentiamo dopo, è appena tornata mia madre dal lavoro e devo continuare a studiare.~ Annuisco augurandole una buona serata e riattacco. Senza neanche essermene reso conto, sono già sulla soglia della mia camera che apro dopo aver cercato per pochi istanti la chiave nel borsone. Sento una sottospecie di urletto femminile e mi volto di scatto verso il letto del mio compagno in cui c'è lui abbracciato a due ragazze completamente nude. Sgrano gli occhi guardando la scena. Ma non era fidanzato?
-Scusate... io, non...-
-Tranquillo, se ne stavano giusto andando, vero ragazze?- Le due mi guardano malissimo e mi giro dall'altra parte per non vederle mentre si vestono. Escono sbattendo la porta senza proferire parola.
-Grazie amico, se non fossi arrivato tu me le sarei dovute sorbire per un'altra mezz'ora.- Ride contagiandomi.
-Jason, ma non eri fidanzato?-
-Già, ero, ci siamo lasciati lo scorso weekend.-
-Oh, scusa non lo sapevo.-
-Non ti preoccupare, non ho avuto il tempo di dirtelo, e poi eri impegnato con Addison in quei giorni.- Annuisco e apro i libri delle lezioni di domani ripassando quanto studiato prima.
-Mi sembra di averla già vista, eppure non ricordo proprio dove...- indica con la testa la foto mia e di Addy sulla scrivania, gli esce una risata strana e si alza per vestirsi.
-Non credo sia possibile, è inglese.- Sospira alle mie parole e mette le scarpe.
-Ti va se uscissimo a prendere una pizza? Così, per conoscerci meglio...- Accetto la sua proposta abbandonando i libri e ci dirigiamo verso la pizzeria del college. Fortunatamente non ci sono tante persone, sono più che altro coppie ma sono poche. Ordiniamo e mangiamo guardando una partita di calcio sul maxi schermo del locale. Prendo il telefono e mando un messaggio alla mia ragazza.

Messaggio a Addy❤:
Amore, io e il mio compagno di camera siamo usciti a mangiare una pizza, va bene se ci sentiamo domani mattina? Ti amo❤

Finiamo la cena parlando delle nostre vite private e gli racconto che prima di me anche mia sorella ha studiato qua. Lui invece ha due fratelli maschi più piccoli, uno di dieci e l'altro di sette anni ma vivono con il padre mentre lui vive con la madre insieme alla sorellastra nata da poco, figlia di sua madre e del nuovo compagno. Sento la tasca vibrare e prendo il telefono leggendo il nuovo messaggio.

Messaggio da Addy❤:
Non ti preoccupare. Buonanotte amore, ti amo anche io.❤

Rispondo velocemente con un 'Buonanotte❤' giusto in tempo prima che il mio telefono si spenga poiché scarico.

Addison
-Si mamma, ho preso tutto.-
~Anche il pigiama pesante? Potresti sentir freddo. Ah, a proposito ti sto inviando l'indirizzo dell'hotel per messaggio.~
-Va bene, ho quasi superato il confine. Ti richiamo quando arrivo.-
~Va bene, a dopo.~ Attacca il telefono e alzo il volume della radio godendomi la strada che mi manca per San Diego. Non mi piace per niente guidare, ma per Ed questo e altro. Finalmente una canzone che conosco, è dei Coldplay ed è una delle loro prime canzoni. Canto a squarciagola stando attenta alla strada. Per mia fortuna non c'è coda nonostante sia venerdì pomeriggio. Picchetto sul volante seguendo il ritmo. Dopo più di quattro ore di viaggio e mezzo pacchetto di sigarette, mi fermo per sgranchire le gambe nell'area di sosta. Entro nel bar e, dopo aver ordinato un cappuccino, attendo il mio ordine seduta ad un tavolino per due. Rispondo a qualche messaggio mentre gusto la bevanda, poi esco per affrontare l'ultima ora di viaggio. Non vedo l'ora di arrivare, sono stanca di essere seduta e di guidare ma soprattutto sono impaziente di abbracciare Edward.

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