Eryn
Di nuovo. È successo di nuovo. È svenuta un'altra volta. Ha chiesto di andare in bagno durante l'ora di biologia ma è caduta prima di arrivare alla porta. Sono quasi tre quarti d'ora che aspetto seduta su una sedia affianco al letto dove è steso il suo fragile corpo. Il dottore mi ha detto che nello stomaco non ha nulla, il che vuol dire che ha rimesso quello abbiamo 'mangiato' a colazione. Non so come fare, se avviso Brad, lo saprà anche Ed ma se Ed lo sa, o si incazza e litigano o si preoccupa così tanto da venire fino a qui. Faccio dei lunghi respiri per cercare di non farmi prendere dal panico e utilizzo un'altra volta il metodo che mi ha suggerito il mio ragazzo: contare ad occhi chiusi. Arrivo a poco meno cento quando mi sento stringere il braccio. Apro gli occhi vedendo con gioia che si è svegliata. Un aggeggio strano inizia a suonare e il medico si precipita in stanza. Cazzo, è quello dell'altra volta e ora le toccherà dare spiegazioni migliori.
-Mi lasci indovinare, sono svenuta e ora sono in ospedale.-
-Signorina Baily Addison, lei è una delle mie più grandi sfide.- Prende degli aghi collegati a dei tubicini trasparenti e li infila nelle braccia della mia amica che non batte ciglio, anzi fa un sospiro di sollievo e si stende sul letto.
-Torno tra un quarto d'ora con le analisi ma fino ad allora non le do il permesso di muoversi di un solo centimetro se non per bere.- Esce dalla camera chiudendosi la porta alle spalle e lasciandoci sole.
-Questa volta non te ne puoi andare.-
-No, tanto mia madre ha il turno di notte, quindi rimango qui fino alle sette di domani mattina, poi scuola e tutto come prima. A proposito, hai detto qualcosa ai ragazzi?- Mi guarda come se dipendesse tutto dalla mia risposta. Sbuffo e scuoto la testa.
-Grazie- sussurra a denti stretti ti mentre cerca di trattenere le lacrime. Mi avvicino a lei abbracciandola e scoppia in un pianto disperato.
-Eryn, io non so come fare: sono stata benissimo quest'estate, ora che se n'è andato è tornato tutto come prima, ma io non voglio che vada così. Io voglio stare bene, davvero, ma non so come si fa. O meglio, non ci riesco da sola- singhiozza sulla mia spalla tra le lacrime.
-Tranquilla, troveremo una soluzione.- Le accarezzo la schiena e i morbidi e lunghi capelli biondi cercando di tranquillizzarla.
-Ti posso consigliare di parlarne con Edward? Secondo me ti puoi aiutare anche a cinque ore di distanza.- Si stacca leggermente per guardarmi in viso.
-Il fatto è che ho paura che si arrabbi o che mi voglia lasciare perché non riesco a cavarmela da sola.-
-Cosa? Ma che dici? Non hai visto che c'è sempre stato per te da quando glielo hai detto? Ti ha sempre e solo aiutato, è sempre stato al tuo fianco. Non permettere che questa cosa- indico le flebo -ti allontani da lui, perché non ne vale davvero la pena.- Annuisce asciugandosi le lacrime. Le passo un fazzoletto e mi alzo sedendomi affianco a lei.
-Allora, lo chiami tu?- Fa cenno di sì con la testa.
-Torno tra un paio d'ore, ok? Mi raccomando, pensaci su.- Esco dalla stanza lasciandole del tempo per decidere cosa fare.Addison
Non glielo voglio dire. Basta, ho deciso che me la posso cavare anche da sola. Mando un messaggio alla mia migliore amica per avvisarla.Messaggio a Eryn:
Non gliel'ho ancora detto e non credo di farlo. Per favore non dire nulla a Brad. A proposito, non c'è bisogno che tu venga, tra poco firmo per uscire. Ci vediamo direttamente domani mattina a scuola.-Signorina, pensavo he avesse finalmente deciso di farsi aiutare.-
-Non ne ho bisogno, ci posso riuscire anche da sola.- Mi alzo dal letto e mi metto le scarpe.
-Posso consigliarle di parlarne con uno psicologo? Questo è il suo numero.- Alzo le spalle e metto il biglietto che mi ha dato in tasca.
-Allora, dove devo firmare?- Scuote la testa porgendomi una specie di cartellina.
-Il ragazzo dell'altra volta? Lo sa che sei nuovamente qui?-
-È al college e non voglio disturbarlo per così poco.- Sbuffo e prendo la giacca dalla sedia.
-La sua salute non è una cosa da poco. Secondo me dovrebbe ripensarci, intanto dovrebbe almeno cambiare integratori, oppure dovrebbe prendere un dosaggio differente.-
-Come fa a saperlo?-
-Non lo sapevo fino a due secondi fa, ho solo ipotizzato.- Sbatto mentalmente il palmo della mano sulla fronte e mi siedo sul letto per firmare le carte.
-Ecco fatto, ora posso andare, no?- Annuisce ed esco dall'edificio tornando a casa con un taxi.
-Dan, Jo, sono a casa.- Urlo dopo aver aperto la porta e mi dirigo in cucina per prendere un bicchiere d'acqua e una merendina. È facile, l'ho già fatto e posso rifarlo. Bevo velocemente l'acqua e mi siedo sul divano mentre mangio.
-Ehi, che fine avevi fatto?- Danette compare in soggiorno con July tra le braccia.
-Taaaaaaao- grida lei correndo verso di me quando la lascia per terra.
-Un giro in centro.- Taglio corto finendo la merendina. Prendo July tra le mie braccia e la abbraccio.
-La tieni tu? Ho un app... sto uscendo con i miei amici.-
-Hai un che cosa? Un appuntamento?- Grido le ultime parole facendole spalancate gli occhi.
-Shh! July, vai sul tappeto colorato che Addy ti raggiunge subito.- La ascolta e corre a giocare davanti alla TV.
-Ok, si ho un appuntamento ma non lo deve sapere nessuno. È un nuovo compagno di classe che mi ha chiesto di uscire quando oggi gli ho fatto fare un giro per la scuola. Ha detto 'da amici' ma la verità è che è così carino.- Sorrido alle sue parole. È una ragazza così solare, era ora che trovasse un fidanzato. Io alla sua età non ero così, ero più chiusa e... insomma penso sia chiaro come fossi alla sua età.
-Dan, ti avviso che se ti sfiora anche solo con un dito, gli spezzo le gambe.- Si mette a ridere e corre su in camera per cambiarsi.
-Addy, posso prendere un paio di scarpe dalla tua collezione?- Oh, porca puttana, odio prestare le mie cose...
-Ok, ma non se sono ro... va bene prendi il paio che vuoi, tanto ormai hai il mio stesso numero.- Vado incontro all'altra mia sorella dandole un bacio sulla guancia.
-Ho famee- grida abbracciandomi.
-Pane e cioccolato?- Annuisce correndo in cucina. Cerca invano di arrivare allo sportello in cui mettiamo i dolci.
-July, aspetta!- Lo apro e prendo l'occorrente. In meno di due minuti le lascio il panino tra le mani e mi allontano per prendere un po' di succo.
-Anche io, pel favole.- Indica il mio bicchiere contenente il succo e gliene verso un po' nel suo bicchiere preferito. Quando finisce metto a posto tutto e ci stendiamo sul divano per vedere un film.
-Amore, hai compiti da fare per domani?- Lei ha iniziato l'asilo già da un paio di settimane.
-Un difegno da cololale.-
-Lo facciamo prima di vedere la TV? Così poi possiamo andare al parco.- Si gira di scatto guardandomi con gli occhi spalancati.
-Davvelo?!- Chiede stupida. Annuisco sorridendo.
-Si!- Grida abbracciandomi mentre salta sul divano. Scende dal divano e sale le scale. Dopo qualche minuto ritorna con un disegno e i colori e si appoggia sul tavolo in cucina per colorare. Nel frattempo che finisce i compiti leggo un libro sul telefono ma dopo qualche pagina vengo interrotta dal suono dell'arrivo di un messaggio.Messaggio da Eryn:
Addy, cazzo, ho appena letto il messaggio. Il problema è che Brad lo sa ma mi ha promesso di non dire nulla a Edward.Rispondo con un semplice 'Ok.' e continuo a leggere senza prestare attenzione. Io glielo voglio dire, ma non ci riesco, ho troppa paura della sua reazione. La verità è che sono una grandissima codarda, piuttosto che subirmi i suoi rimproveri, preferisco nascondergli ciò che sto passando. Mi manca, mi manca da morire, e il solo pensiero di farlo arrabbiare a chilometri e chilometri di distanza mi fa stare male.
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Just Trust Me
ChickLitPer Addison, una ragazza a cui la vita ha tolto molto, una volta che incontra Edward, nulla sarà più come prima. Lui cambia completamente per lei e lei migliora per lui. Ma cosa succederà quando anche i più tristi segreti di lei andranno a galla? E...