Edward
A Addy❤:
Sto arrivando.Scrivo velocemente mentre mi metto in macchina per raggiungere la mia ragazza a casa sua. Sette mesi insieme non sono una cosa da prendere così, alla leggera, o almeno non per quanto riguarda me. Sette mesi con la mia ragazza sono stati un lungo percorso in cui ci siamo conosciuti sempre meglio, giorno per giorno. Quanto vorrei dirle, questa sera, quando saremo stesi sotto le coperte, che la amo. Ma forse è troppo rischioso, di certo non voglio che si allontani.
Da Addy❤:
Ti aspetto.Dopo una decina di minuti parcheggio la mia macchina nel vialetto di casa di Addy e suono al campanello. Lei apre la porta e mi viene da spalancare la bocca per come è vestita: ha addosso il top che mi aveva fatto vedere in macchina tre settimane fa, quello praticamente striminzito, una gonna ampia ma a vita non molto alta che le lascia scoperta un po' di pancia. Deglutisco guardandola finalmente negli occhi.
-Sei stupenda.- Sussurro avvicinandomi a lei. Spero vivamente che non la guardi nessuno nel locale dove ho intenzione di portarla.
-Questi sono per te.- Le porgo un mazzo di fiori bianchi e rossi e lei arrossisce di colpo.
-Metto i fiori in un vaso, vieni.- Mi dice appena dopo aver staccato le labbra dalle mie. Adoro il fatto che lei non metta quasi mai il rossetto, la cosa positiva è che nessuno dei due se ne esce con la faccia sbavata di qualche tonalità di cui non ho mai sentito i nomi.
-Fatto.- Poggia il vaso in soggiorno e si gira verso di me dedicandomi tutta la sua attenzione.
-Perfetto, ora andiamo perché se rimaniamo qui in casa da soli per più di un altro minuto, non potrei resistere alla tentazione di portarti di sopra.- Sussurro al suo orecchio circondandole i fianchi nudi con un braccio. Si mette a ridere e mi bacia. Non appena le chiedo l'accesso e lei schiude le sue labbra facendo entrare la mia lingua e dando origine ad un bacio dolce e delicato ma passionale.-Allora? Quanto manca ora?- Mi chiede per la terza volta in mezz'ora.
-Un quarto d'ora al massimo.- Sorrido pensando a quanto sia curiosa.
-Dai, mi dici dov'è?- Continua impaziente. Le rivolgo un'occhiata veloce prima di scuotere la testa e tornare a guardare la strada.
-Addy, anche se ti dicessi il nome del ristorante, non credo che tu lo conosca, anche perché ha aperto da poco, qualche settimana al massimo.-
-E va bene.- Alza le spalle. Continua a guardare il panorama fuori dal finestrino, prende una sigaretta dalla borsa portandosela alle labbra e la accende. La imito prendendone una anche io dal pacchetto che ho nella mia giacca. Trascorriamo il resto del tempo impiegato per arrivare al locale a canticchiare delle canzoni che passano alla radio. Sono più quelle che non ho mai sentito ma lei le sa tutte.
-Siamo arrivati.- Spengo il motore dell'auto e mi fiondo fuori dalla macchina per capire se è il posto giusto perché ad un certo punto della strada pensavo seriamente di aver sbagliato a girare. Non sono mai venuto qui, me lo avevano semplicemente consigliato più persone. Dopo essermi assicurato che è il giusto ristorante e che quindi ho indovinato la strada, le prendo la mano incastrandola con la mia e ci incamminiamo verso l'entrata. È un posto molto romantico: esternamente l'insegna è circondata da lucine color panna, all'interno le pareti sono dello stesso colore e sono piene di quadri di foto di famiglia.
-Wow, ma è bellissimo!- Esclama guardandosi attorno. Un cameriere vestito di tutto punto, ci accompagna al nostro tavolo fissando un po' troppo la mia ragazza. Non è tanto vecchio e neppure così brutto quindi decido di far sedere Addison in modo che non possa vederla più di tanto. Per di più sono stato fortunato perché noi siamo seduti in un angolo abbastanza appartato del ristorante che al momento straripa di persone.
-Ti sta fissando.- Sussurro con la mascella serrata guardando il cameriere che al momento è impegnato a prendere ordinazioni da altri tavoli.
-Chi?- Si guarda attorno con un'espressione di dubbio sul viso.
-Come 'chi?'? Il cameriere!- Urlo a bassa voce continuando ad alternare lo sguardo tra lui e la mia ragazza. Dio mio, l'ha guardata un'altra volta...
-Lo sapevo, sei troppo bella per non essere fissata da qualcuno! E poi oggi hai anche quel top...- Continuo corrucciando la fronte. Si mette a ridere scuotendo la testa per la scena e le sue guance si tingono di un lieve rossore.
-Tu non sei normale.- Sorride guardandomi. La serata passa tranquilla tra chiacchiere, risate e sguardi di fuoco lanciati a quello stupido cameriere più di una volta. Quando usciamo dal locale, le circondo i fianchi con un braccio e lei appoggia la sua testa sulla mia spalla.
-Queste uscite le dobbiamo fare più spesso, è stata proprio una bella serata.- Dice guardandomi.
-Tutte le volte che vuoi.- Appoggio le mie labbra sulle sue sfiorandole a malapena. Durante tutto il tragitto in macchina cantiamo a squarciagola centinaia di canzoni mettendoci a ridere quando ci sono acuti che non sappiamo fare. Appena arriviamo a casa di Addy è l'una passata ma nessuno dei due ha sonno, anche perché abbiamo dormito dopo pranzo.
-Oh, finalmente- Esco dalla macchina stiracchiandomi.
-Già, era interminabile la strada del ritorno.- Ride Addy mentre cerca le chiavi di casa nella borsetta. Le estrae, ma prima che possa inserirle nella serratura l'attraggo a me facendole appoggiare la schiena sulla porta. Allaccia le sue braccia attorno al mio collo e si avvicina, sorridendo, sempre di più a me fino ad aderire perfettamente. Questa volta è lei ad annullare la distanza tra le nostre labbra baciandomi. Schiude all'istante le sue labbra. Geme quando faccio scorrere una mia mano fino al suo seno destro ed inizio a giocarci. Inarca la schiena allontanandosi dalla porta di qualche centimetro.
-Aspetta un attimo.- Sussurra mentre apre la porta. Ancora attaccati l'uno all'altra, entriamo in casa. Le tolgo la giacca e lei toglie la mia. Saliamo le scale velocemente tra un bacio e l'altro. Entriamo in camera di Addy e ci togliamo le scarpe. Continuiamo a baciarci rimanendo entrambi in intimo. Spalanco gli occhi indietreggiando.
-Me ne ero dimenticato.- Sussurro guardando il completino rosso che indossa. Le esce una risatina nervosa e abbassa lo sguardo. Mi avvicino di nuovo a lei alzandole il viso con un dito.
-Sei stupenda.- Metto una mano dietro la sua schiena avvicinandola di più a me.Addison
La serata è stata splendida, mi sono divertita tantissimo e il ristorante era meraviglioso. Da quando siamo tornati a casa, siamo attaccati l'uno all'altra. Ad entrambi è rimasto solo l'intimo addosso ed ora siamo sotto le lenzuola a baciarci. Senza alcun preavviso si sposta sopra di me e fa salire una mano fino al gancetto del reggiseno. Lo sgancia e me lo sfila gettandolo dall'altra parte del letto. Inizia a giocare con i miei capezzoli facendomi inarcare la schiena e facendomi urtare la mia intimità con la sua. Sento la sua erezione premere sul mio basso ventre. Si struscia su di me gemendo di tanto in tanto nella mia bocca. Scorre una mano lungo il mio busto, arriva al tessuto rosso in pizzo delle mutandine e disegna con le dita dei cerchi concentrici. Sposto le mie mani dal suo collo per togliere l'ultimo pezzo di stoffa dal mio corpo, poi gli accarezzo gli addominali facendo scendere la mia mano sempre più in basso, fino all'elastico dei suoi boxer neri. Ci gioco per qualche secondo, poi glieli faccio scendere di poco. Se li sfila completamente, mi guarda e mi bacia.
-Ok, sono pronta.- Sussurro tra un gemito e l'altro mentre tocca il mio corpo con le sue mani esperte.
-Sei sicura? Non ti devi sentire obbligata.- Si blocca per pochi istanti.
-Non mi sento obbligata, sono davvero pronta.- Rispondo io dandogli un bacio sulle labbra. Annuisce e si alza dal letto per prendere un preservativo dal portafoglio. Quando ritorna sopra di me, mi bacia un'altra volta e riprende a guardarmi negli occhi.
-Sicura, sicura?- Continua accarezzandomi una guancia.
-Al cento per cento.- Sussurro dopo aver fatto un grosso respiro.
-Ok, ma rilassati, più sarai rilassata e meno male ti farà. Se vuoi che mi fermi dimmelo e lo farò, promesso.- Mi dice prima di aprire la bustina argentata e infilarsi il preservativo. Chiudo un attimo gli occhi mentre lui si posiziona bene tra le mie gambe che divarica leggermente. Quando li riapro allaccio le braccia attorno al suo collo e lo avvicino un po'.
-Ok.- Sussurro a malapena, un po' tesa per quello che succederà a breve. Cerco di rilassarmi il più possibile ma è difficile se ci si ritrova nella mia situazione, in fondo non so cosa proverò tra meno di un minuto e ciò mi spaventa abbastanza. Allargo ancora un po' le gambe e gli sorrido annuendo con la testa. Entra in me lentamente, riempiendomi. Chiudo gli occhi, è una sensazione strana e anche piuttosto dolorosa. Mi irrigidisco per il fastidio corrucciando la fronte. Mi lascio scappare una lacrima, Ed se ne accorge e si blocca per farmi abituare alla sensazione di pienezza. Faccio un altro respiro annuendogli nuovamente e lui si muove piano dentro di me. Spinta dopo spinta, il dolore si affievolisce facendo spazio al piacere e all'eccitazione. La fronte di Ed è imperlata di sudore ma la sua espressione è quella di una persona che prova una delle sensazioni probabilmente più appaganti della propria vita, dopo fin troppo tempo di 'astinenza'. La stanza si riempie dei nostri gemiti e dei nostri respiri di eccitazione. Non avrei mai pensato che sarebbe stato così bello, lo immaginavo più doloroso e imbarazzante. Vengo dopo qualche spinta seguita dal mio ragazzo che, uscendo da me, si stende al mio fianco ed entrambi cerchiamo di riprendere fiato.
-Wow.- Espiro rumorosamente.
-Allora? Che ne pensi?- Mi chiede circondandomi i fianchi con un braccio e spostandomi su di lui.
-È... strano.- Abbasso lo sguardo per l'imbarazzo. Appoggio la testa sul suo petto e chiudo gli occhi. Mi lascia un bacio tra i capelli e ruoto la testa per dargliene uno sulle labbra.
-Non capisco se sei rossa per il fatto che ti stai vergognando o perché ti sei stancata.- Strofina il naso sulla mia guancia facendola arrossire ancora di più.
-Credo entrambe.- Rido coprendomi il viso mettendo la testa nell'incavo del suo collo.
-Buonanotte amore.- Sussurro lasciandogli un bacio sulla clavicola.
-Buonanotte.- Mi stringe a lui. Ci addormentiamo, ancora nudi, l'uno abbracciato a l'altra dopo la nostra prima notte passata a fare l'amore.
STAI LEGGENDO
Just Trust Me
ChickLitPer Addison, una ragazza a cui la vita ha tolto molto, una volta che incontra Edward, nulla sarà più come prima. Lui cambia completamente per lei e lei migliora per lui. Ma cosa succederà quando anche i più tristi segreti di lei andranno a galla? E...