Capitolo 24

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Addison
Ho fatto un casino. Se avessi preso gli integratori che uso di solito, a quest'ora nessuno saprebbe nulla. Ormai non si può tornare indietro, quindi sto cercando di adattarmi alla situazione. Ed per i primi giorni è stato un po' freddo e staccato, ma mano a mano sta tornando quello di sempre. Sono passati diversi giorni e sta cercando in tutti i modi di farmi mangiare qualcosa ma con pochi risultati. La cosa positiva è che adesso ho altri integratori ma non so se posso continuare così, so anche io che la salute non è un gioco ma non so come possa togliermi quell'orribile abitudine.
Estraggo una sigaretta dal pacchetto e l'accendo. Sono nel retro del giardino di casa mia seduta sulle gambe di Ed che mi stringe a sé. La nostra vita sentimentale è completamente bloccata. È già tanto se ci baciamo qualche volta ma nulla di che. Sembra quasi che non gli piaccia più ma non sono riuscita a parlargliene fino ad ora.
-Ed, se ti dicessi che voglio fare l'amore con te, cosa mi risponderesti?- Chiedo sfrontata. Questa situazione non mi sta bene, è meglio parlarne ora prima che sia troppo tardi.
-Cosa? Hai mangiato poco e niente, da dove le riusciresti a trovare le forze?-
-Quindi non lo fai perché non ti piaccio più- sussurro sperando che non abbia sentito.
-Addy ma cosa stai dicendo? Avanti guardami- inizia -ascoltami, se tu non mi piacessi più, mi dici perché dovrei stare qui adesso? Per me sei una ragazza importante e niente cambierà il fatto che ti amo, niente. Neanche questa cosa che ti aiuterò a risolvere- conclude abbracciandomi.
-Ed, anche io ti amo e mi sento una stupida ad aver pensato una cosa del genere, ma mettiti un attimo nei miei panni. Siamo passati dal dormire insieme ormai tutti i giorni a vederci solo il pomeriggio. Io davvero pensavo che avessi cambiato idea su di me- sussurro cercando di non essere banale, ma è veramente ciò che penso.
-No, ma che dici? L'ho fatto per lasciarti i tuoi spazi- dice dispiaciuto. Sospiro e mi accoccolo sul suo petto dopo aver spento la sigaretta. Fa un paio di tiri, poi la spegne anche lui e mi circonda con le sue braccia, giocando con i miei capelli.
-So che è probabilmente il momento meno adatto, ma... come faremo l'anno prossimo?- Sussurra lasciandomi un bacio tra i capelli.
-Non lo so e non ci voglio pensare, prima abbiamo l'Inghilterra e l'estate, poi penseremo al prossimo anno- dico cercando di trattenere le lacrime. I suoi lo hanno già iscritto ad un college a San Diego, a cinque ore di distanza da Las Vegas. Praticamente ci vedremo poco e niente, ci siamo organizzati per vederci un weekend al mese e se ci sono ponti scolastici vado io da lui, ma sarà molto difficile.
-È così lontano... cinque ore...- penso ad alta voce.
-Già- risponde lui stringendomi più forte.
-Allora, visto che abbiamo un bel po' di tempo prima che tu parta, che ne dici se lo usassimo al meglio?- Chiedo sorridente mentre mi sistemo meglio per guardarlo.
-Cioè come?-
-Non lo so, ma vorrei che le giornate fossero più lunghe per stare più tempo con te- dico baciandolo. Mi mette le mani sui fianchi facendomi girare completamente.
-Addy se fai così non riesco a resisterti- sussurra mentre tracciamo con un dito la forma dei suoi addominali scendendo sempre più in basso.
-Non devi, infatti.-
-Ho un'idea, aspettami un attimo qua- dice facendomi scendere. Entra in casa lasciandomi da sola per qualche minuto. Quando torna, mi fa segno con la mano di raggiungerlo. In mano ha una busta con tante scritte di diverse città, ma non mi vuole fare vedere il contenuto. Mi lascia un bacio sulla guancia, poi scende sempre più giù, fino ad arrivare allo scollo della maglietta. Mi stuzzica palpandomi mentre riprende a baciarmi il collo, poi mi prende in braccio senza nessun avviso.
-No, Ed, mettimi giù- grido presa alla sprovvista.
-No, fidati- ride salendo più in fretta possibile le scale. Arriviamo alla porta di camera mia e mi lascia scendere, abbassa la maniglia ed entriamo. Non mi da il tempo di dire nulla che, dopo aver lasciato delicatamente la busta sulla sedia, mi prende di nuovo in braccio per poi farmi stendere sul letto.
-Ti fidi di me?- Mi chiede alzando lo sguardo per guardarmi.
-Si, perché?-
-Chiudi gli occhi- sussurra al mio orecchio. Mi attraversa una scarica di eccitazione e faccio come mi dice lui. Sento che si è alzato dal letto ma non apro gli occhi, in fondo è il mio ragazzo, al massimo avrà preso qualcosa per scherzare. Si mette nuovamente sopra di me, ricominciando a baciarmi. Chiede l'accesso alla mia bocca e la schiudo, facendo entrare la sua lingua. Sento il rumore di una cosa di plastica, poi al posto della sua lingua nella mia bocca c'è un... crecher? Apro gli occhi mentre rido per il suo gesto e lo mastico. Ho capito cosa vuole fare ma non sono più io che decido se funzionerà o meno, ormai è il mio corpo che è padrone di me. Quando finisco di mangiarlo, lui riprende a baciarmi e continua così con tutto il pacchetto. Poi iniziamo a spogliarci rimanendo solo in intimo. Si alza di nuovo ma questa volta prende un pacchetto di biscotti in cui ce ne sono, per fortuna, solo quattro. Sorride e ritorna al suo posto. Inizia a baciarmi il collo facendomi gemere e approfitta del fatto che io abbia chiuso gli occhi per mettermi un biscotto sulle labbra. Lo metto in bocca mangiandolo cercando qualche scusa per evitare gli altri tre. Sfortunatamente Ed deve averlo capito perché ripassa dal collo alle labbra baciandomi delicatamente.
-Ehi, tranquilla, ti ho detto che ti avrei aiutata e lo farò davvero- sussurra piano. Mangio due altri biscotti ma quando vedo il quarto, il senso di nausea mi pervade.
-Ok, può bastare così- dice allontanando l'ultimo. Metto una mano davanti alla bocca per cercare di trattenermi.
-No, no, no. Ascoltami. Ti va di dormire insieme stanotte? Abbiamo tutta la notte per noi, solo io e te- sussurra sfiorando il mio corpo. Annuisco alla sua domanda sentendomi un po' meglio.
-E ti va di fare l'amore, ora?- Continua facendomi venire i brividi. Annuisco questa volta sorridendo. Allunga il braccio per prendere un preservativo dal cassetto, poi mi lascia un bacio sulle labbra, poi un altro ed un altro ancora. Le sue mani sfilano il mio reggiseno nero, poi anche le mutandine. Gli tolgo i boxer e lui infila velocemente il preservativo. Allargo le gambe mettendole ai lati del suo busto.
-Pronta?- Sussurra baciandomi. Annuisco beandomi della sensazione di pienezza che provo pochi istanti dopo.

Edward
Ho detto che ci sarei riuscito e non stavo scherzando. Ha mangiato un pacchetto di crecher e tre biscotti senza rimettere nulla, e di questo ne sono certo perché non si è allontanata di un millimetro da quando abbiamo finito di fare l'amore, se non per prendere un po' d'acqua e un peluche di quando era piccola, che al momento tiene stretto a sé.
-Ehi, vedi che poi sono geloso- sussurro solleticandole un fianco.
-Oh, ma è una cosa diversa: lui è il mio amore, invece tu sei solo il mio passatempo- sorride scherzando prima che io l'afferri per i fianchi per farle il solletico. Se la tocco bene, sento direttamente le sue ossa, come ho fatto a non accorgermene prima? Sette mesi e mezzo insieme e non ci ho mai fatto caso... Prende di sua spontanea volontà l'ultimo biscotto e lo mangia.
-Vedi? Così ho le energie anche per questa sera- continua a ridere mentre la metto su di me.
-Mmh, non credo, ma tanto ho preso tante altre cose da mangiare prima di rifare l'amore- dico strofinando il mio naso sul suo collo. Mi abbraccia e appoggia la testa sul mio petto.
-Ti amo tantissimo- sussurra.
-Anche io ti amo, amore mio- rispondo accarezzandole i capelli.
-Guardiamo qualcosa?- Chiede prendendo il telecomando dal comodino. Annuisco e mi alzo per avvicinare la sedia con le cose da mangiare, poi mi sistemo meglio nel letto per guardare la TV, mettendomi affianco a lei. A lungo il braccio e prendo due brioche alla marmellata, ma subito scuote la testa.
-Dai Addy, solo metà.-
-No, no, quelle non mi piacciono proprio- dice facendo una faccia schifata.
-Ma se l'hai mangiata l'altra volta.-
-Appunto, poi ha fatto una brutta fine. Per favore, quella no.- Sussurra portando le gambe al petto.
-Ok, prendi questa.- Gliene lancio una al cioccolato e la apre. Ne stacca un pezzetto minuscolo e lo mette in bocca. Ci mette più di un quarto d'ora prima di finirla e accartoccia la plastica cercando di fare centro nel cestino.
-Ed, sto per vomitare- sussurra respirando a malapena.
-No, non pensarci. Insomma stasera dormiamo insieme, che ne dici se...- non mi lascia finire che corre verso il bagno spalancando la porta e fiondandosi dentro. La seguo correndo e porto con me la mia maglietta. Prima che possa aprire la tavoletta le prendo il viso tra le mani per farmi guardare negli occhi.
-No, non hai bisogno di vomitare, io sono qui e ti amo, ho occhi solo per te e non ti cambierei con nessun altra ragazza sulla terra.- Spalanca gli occhi e le lascio il viso convinto che ormai non ci sia niente da fare. Con mio grade stupore rimane immobile per un po', poi alza la testa guardandomi.
-È la prima volta che riesco a mandarlo via- sussurra e si mette una ciocca di capelli dietro all'orecchio. Sorrido perché pensavo seriamente che avrebbe vomitato e poi le passo la maglietta. Se la infila ed entrambi ci alziamo da terra ritornando nel letto.
-Ed, però ora fagli sparire- dice indicando i pacchetti di vari cibi che si intravedono dalla busta. Mi alzo per chiuderla e la metto affianco a me ma non sul letto, così lei non la vede e non ci pensa. La abbraccio da sotto le coperte mentre cerca qualcosa di carino da vedere. Gira su un canale dove fanno solo serie TV e, aspettando che arrivi il turno di Gray's Anatomy, vediamo qualche puntata di una serie che parla di avvocati.
-Che bella questa casa, anche io la voglio così da grande, però senza quadri e chiaramente senza bambini- esclama indicando la casa a due piani della protagonista.
-Scusa da quando non ti piacciono più i bambini?-
-Non è questo, mi stai vedendo? Come potrei mai portare avanti una o più gravidanze?- Dice seria continuando a guardare la TV impassibile.
-Ma no, manca ancora un sacco di tempo, come puoi dire questo?- Sinceramente sono rimasto allibito per la sua spiegazione, non mi aspettavo che dicesse così, pensavo se ne uscisse con un 'con mia sorella faccio sempre casino' e invece la cosa è più seria di quanto pensassi. Alza le spalle continuando a guardare davanti a sé.

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