CAPITOLO 7

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SABATO 14 SETTEMBRE

Appena sentii suonare la sveglia mi alzai di scatto.

Mi vestii con dei jeans chiari e un maglioncino nero. Dopo essermi truccata e dopo aver pettinato I capelli, uscii di casa.

Aspettai l'autobus, e una volta arrivata mi precipitai all'interno. Trovai un posto vicino al finestrino, e misi subito le cuffie alle orecchie. Con "Shouldn't Come back" di Demi Lovato iniziarono I miei pensieri.

Ero davvero pronta a sapere cosa fosse successo? Se l'avessi saputo, I miei incubi, e le mie sensazioni sarebbero cessate, o magari sarebbero aumentate? Ma soprattutto, avrei trovato ciò che cercavo?

Avrei potuto ricominciare da capo una nuova vita?

Altri pensieri riguardavano quel misterioso ragazzo. Quello che cercava di dare delle risposte facendo volare dei biglietti.

Ripresi un suo fogliettino che avevo in tasca.

"Se ci tormentiamo con il passato, non avremo mai un futuro."

E se fosse stato meglio che non avessi saputo nulla riguardo a quel periodo? E se mia madre mi stesse proteggendo dal mio passato?

Avrei dovuto saperlo, o no? Io lo volevo, ma allo stesso tempo avevo paura.

Paura che ciò non mi avrebbe aiutato a superare il mio passato. Paura di sapere cosa fosse realmente successo. Paura di sapere chi mi aveva causato tutto ciò.

Paura di tutto.

Non mi accorsi nemmeno che l'autobus era arrivato.

<Mi scusi, signorina, siamo arrivati.> disse una signora anziana.

Io <La ringrazio.>

Dopo qualche minuto di cammino, arrivai a casa. La mia destinazione.

Bussai, e poco dopo mi aprì mia madre.

Lei <Tesoro!> disse abbracciandomi. Seguita da mia sorella.

Entrai in casa. Era mezzogiorno ormai.

Lei <Ho preparato il pranzo. Vieni a mangiare.> mi ero dimenticata di questo dettaglio.

Io <Veramente ho mangiato poco fa. Visto che mi sono svegliata tardi, non ho avuto il tempo di fare colazione a casa.> mentii, era la prima scusa che mi venne in mente.

Lei <Peccato, avevo preparato le lasagne.> disse dispiaciuta.

Io <Voi mangiate, intanto vi racconto un po' di cose.>

Ci sedemmo a tavola, e mentre loro mangiavano quelle delizie, che io non potevo nemmeno toccare, raccontai qualcosa.

Io <La scuola va abbastanza bene. Alcuni prof sono insopportabili, altri meno. Come in tutte le scuole d'altronde.

Prima ero nella stessa stanza con Aurora, ma per dei problemi ho deciso di spostarmi in una camera singola. Non preoccuparti, nulla di grave. Intanto ho incontrato Chloe, ti ricordi?>

Lei <Certo! Come dimenticarla. Era una brava ragazza. È rimasta la stessa?>

Io <Sì, e stiamo cercando di riprendere I contatti che abbiamo perso.>

Lei <Sono felice per te. È dura la scuola?>

Io <Per ora no. Ci hanno dato un compito di storia, ci hanno diviso in coppie per una ricerca.>

Lei <Hai fatto altre amicizie?>

Io <Non molto. Ma con il tempo spero di sì.>

Lei <Molto bene allora!>

~La ragazza della ferrovia~ (Wattsy2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora