MERCOLEDI' 4 DICEMBRE
Aprii gli occhi lentamente. All'inizio vidi tutto confuso e sfuocato ma poi con il passare dei secondi tutto diventava più limpido fino a quando riuscii a distinguere I vari oggetti che si trovavano per la stanza.
Il soffitto bianco dell'ospedale e una presa calda alla mia mano. Una presa che avevo riconosciuto e sentito più volte.
Mi guardò, sorrise e mi parlò come aveva sempre fatto. Era la prima volta in vita mia che vedevo Edward così di buon umore. Era felice che mi fossi svegliata ma poi lasciò la mia mano perchè aveva notato qualcosa di strano dal mio sguardo.
Io <So tutto.> dissi semplicemente e quel sorriso si spense.
Lui <Cosa?> chiese balbettando ed era confuso.
Io <Ho rivissuto praticamente tutto Edward. Io so tutto.> dissi calma ma con lo sguardo freddo. Uno sguardo che non riusciva a tenere perchè abbassò il volto.
Io <Mia madre non sa nulla, le ho lasciato un diario fake in cui avevo scritto non proprio le stesse cose, non sa nemmeno chi sia quel ragazzo ma ha voluto lo stesso procedere con delle indagini. Una volta che l'ho chiamata per dirle dove mi trovassi non le ho detto che ero in una casa in montagna, ma in una ferrovia. Sono arrivata là con quel diario. Sono salita sul tetto di un treno e mentre partiva in velocità sono scivolata giù. Sono andata in ospedale, mi hanno tolto quel liquido che mi iniettavi ogni fottuta sera e quando mi sono svegliata non ricordavo più nulla. Mia madre ha letto quel diario e ci ha creduto. Perciò nessuno sa niente. Ne I miei, ne I tuoi. Solo noi due. E Warren. Anche lui sapeva, non è così?E ha cercato di aiutarmi mentre in realtà mi ha presa per il culo perchè conosceva già la verità .> l'ultima frase la dissi con un tono più alto, come se urlassi. Ma non riuscivo a credere che era vero, non riuscivo a credere che il mio migliore amico avesse da una parte contribuito alla mia sofferenza e poi avesse cercato inutilmente di aiutarmi. Come se aiutandomi risolvesse e gli errori che aveva commesso.
Lui <Lui non centra, è colpa mia.>
Io <Anche lui centra eccome Edward. Comunque non dirò nulla a mia madre. Rimarrà tutto come prima, con la differenza che ora anche io me lo ricordo.>
Lui <Ma perchè difendermi? Me lo merito!>
Io <Ciò che ho detto quel giorno lo penso anche ora. Non farei nient'altro se non quello che ho già fatto.>
Lui <Volevi ucciderti, buttandoti dal treno?>
Io <Come sarebbe andata a me andava bene comunque.>
Lui <Non hai motivo però di proteggermi.>
Io <Ciò che ho detto lo penso anche ora. Se non sbaglio avevo detto "E se dovessi rivedermi non salutarmi nemmeno. Io non esisto per te.">
Lui <Mi ero detto che sarei venuto qui a parlarti ogni giorno e quando ti saresti svegliata sarei scomparso ma prima ti avrei detto tutta la verità . Ma siccome è già successo, me ne andrò solamente.> disse con voce bassa e con sguardo cupo per poi alzarsi.
Io <Provavo davvero qualcosa per te fino a qualche tempo fa, ma ora provo solo odio.>
Non mi guardò neanche ed uscì sbattendo la porta.
Avrei voluto sentirmi bene, perchè doveva essere così no? Mi ero svegliata, conoscevo la verità, allora perchè stavo piangendo? Io lo odiavo, dovevo odiarlo per ciò che mi aveva fatto. Me lo ero promesso.
Ma allora perchè mi sentivo come se avessi perso una delle persone migliori che conoscevo?
Non riuscivo ad odiarlo prima perchè non ne avevo il motivo, mentre ora che ce l'avevo non riuscivo comunque ad odiarlo pienamente.
Mi focalizzai allora su ciò che mi aveva fatto. Sui calci, gli schiaffi, quando mi tirava I capelli, quando mi urlava contro. Ripensai a tutto quanto ma continuavo solamente a piangere.
In quel momento si aprì la porta e mi asciugai le lacrime.
Lei <Tesoro!> sussurrò mia madre abbracciandomi. Lasciai tutto da parte e la strinsi a me.
Tra pochi giorni sarei stata dimessa e sarei tornata nella mia stanza.
Basta pastiglie, basta anoressia, basta vita di merda. Chissà se avrei avuto ancora quegli incubi e quelle sensazioni. Lo avrei scoperto.
<Sicura di voler tornare a scuola? Puoi stare a casa e riprenderti un po' per qualche settimana.>
Io <Mamma, grazie, ma ho già perso troppi giorni e lezioni.>
Lei <Va bene, ma questo weekend passa che tua sorella vuole vederti.>
Io <Certo, ora vai.> dissi dandole un ultimo abbraccio.
Avrei avuto una visita al mese per controllare che non riprendessi con la mia vecchia vita, ma tanto non sarebbe stato così. Tra cinque mesi queste visite sarebbero finite definitivamente.
Volevo fare assolutamente una videochiamata con Aurora e volevo vedere Chloe. Sarei tornata con il resto del gruppo. Mi mancavano quei ragazzi. E poi dovevo parlare con Warren.
Avrei ripreso in mano la mia vita.
![](https://img.wattpad.com/cover/102678485-288-k502939.jpg)
STAI LEGGENDO
~La ragazza della ferrovia~ (Wattsy2017)
RomanceArianna Prendom, una ragazza diciassettenne con un passato da lei sconosciuto e avvolto nel mistero. Un passato da cui cerca di fuggire, ma a volte vuole anche scoprire cosa si celi dietro ad esso. Un mistero che la distruggerà lentamente. Un luogo...