Pov's Alexia
Tutti erano nelle loro stanze e in ogni camera c'era un bagno, tranne nella mia. Che fortuna! Presi i vestiti e l'asciugamano, e entrai in bagno. Chiusi la porta a chiave, mi spogliai e legai i capelli in una crocchia disordinata. Avrei fatto solo una doccia veloce essendo tardi, anche se domani non c'era scuola. Mi infilai sotto il getto dell'acqua calda e i miei muscoli si rilassarono. Mi insaponai e mi sciacquai. Mi avvolsi nel mio asciugamano e lavai i denti. Misi la mia t-shirt bianca, che d'altronde era la mia preferita e i pantaloncini. La maglia era larga e mi arrivava sulle cosce, era un regalo del mio migliore amico. Quanto mi manca, ero abituata a vederlo ogni giorno.
Scesi in cucina a causa del mal di testa che ancora non cessava di rompere. Preparai un thè al limone e immersi la bustina dentro la tazza. Infilai la felpa e uscii in giardino. Era il mio posto preferito, infatti avevo fatto comprare a mia madre un'altalena a poltrona. Mi sedetti e incrociai le gambe, stringendomi di più nella felpa.
Di solito non amavo il thè, soprattutto al limone, ma ogni tanto mi piaceva cambiare. Mi rilassava tantissimo la notte, soprattutto la quiete. Nonostante ci fosse freddo, non mi importava. Mi persi tra mille pensieri, e il thè finì. Per fortuna avevo portato con me il mio cellulare, e vidi che erano le 00.43. Ormai avevo perso la cognizione del tempo e non mi importava sinceramente. C'era un messaggio, lo lessi: era di chris, il mio migliore amico. Risposi con un "Anche tu mi manchi" e bloccai il telefono. Balzai giù dalla sedia/altalena e entrai in casa il più silenziosamente possibile. Quasi urlai quando dietro di me trovai Michele. Tra me e me sussurrai
-Oggi volete farmi morire...- anche se lo dissi molto piano, sembrò sentirlo e disse
-Scusami, non era mia intenzione spaventarti.- lo rassicurai e andai in cucina a riporre la tazza nella lavastoviglie. A quanto pare Michele contro le mie aspettative non mi seguì, meno male. Mi levai la felpa e la misi sottobraccio. Gabriele fece il suo ingresso in cucina. Ma nessuno dormiva in questa casa? Mi salutò come se non ci vedessimo da giorni e prese dal frigo dell'acqua. Gli passai un bicchiere e mi ringraziò. Lo prese dalle mie mani e disse
-Sei ghiacciata, sei stata fuori?- annuii e dissi
-Si, stavo prendendo un po' di aria.- posò il bicchiere sul tavolo dopo avere bevuto e disse avvicinandosi a me
-Allora ti riscaldo io.- neanche il tempo di dire qualcosa che mi strinse a se. Il suo corpo mi regalò tutto il calore di cui avevo bisogno, infatti mi strinsi di più a lui poggiando la testa sul suo petto. Lo sentii dire qualcosa quasi impercettibile
-Tanto non sarai mai mia.- alzai la testa verso di lui e lo guardai confusa per quello che aveva detto, perché lo avevo sentito. Si staccò dall'abbraccio e disse
-Si è fatto tardi, ti auguro una buonanotte.- detto ciò se ne andò, lasciandomi li con mille domande senza risposta in testa.
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The devil's heart ||completa||
FantasySi può veramente amare una persona e continuare a farlo per secoli, anche dopo la morte? Si può rinascere in un'altra epoca, in un'altra vita, e ritrovarsi di nuovo? Può il più spietato degli esseri viventi, innamorarsi? "Se il diavolo si innamora...