Presente

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Pov's Sephora
Era passata la cena, ma di Alexia e Lucifero nessuna traccia. Tornai nella mia camera, trovando quella dei due vuota. Erano le 22.15 e stavo per entrare sotto la doccia, quando qualcuno bussò alla mia porta; nonostante fossi uno spirito amavo fare la doccia per ricordare malinconicamente i miei anni di vita.
Mi soffermai sui miei pensieri e non dissi niente, per questo la porta si aprì senza aspettare una mia risposta.
-Mi sembrava che non ci fossi, non mi hai risposto.- disse Alexia facendo il suo ingresso nella mia camera.
-Scusami, è che stavo andando a fare una doccia e mi sono distratta. A parte questo, cosa ci fai qui a quest'ora? Non ti ho vista per tutto il giorno, neanche a cena.- dissi mettendomi seduta a gambe incrociate sul letto. Si accomodò accanto a me e si mise nella mia stessa posizione, schiarendosi la voce.
-Sono stata fuori con Federico, siamo andati a trovare mia madre ed abbiamo cenato li.- disse strofinando nervosamente fra di esse le sue mani.
-C'è qualcosa che devi dirmi? Ti vedo nervosa.- mi guardò un attimo di sfuggita, tanto da farmi capire che dovesse dirmi realmente qualcosa.
-Allora, sono stata da mia madre perché dovevo parlare di qualcosa di estremamente importante. Voglio dirlo anche a te, ma promettimi che non lo dirai a nessuno, dato che vorremo dare la notizia per il mio matrimonio.- disse seria in viso. Annuii, e preoccupata, la invitai a continuare quello che stava dicendo.
-Sono incinta...- disse in un sussurro che io sentì più che bene. Ci volle qualche secondo perché io realizzassi, dopodiché, feci un salto di tre metri dal letto e iniziai ad urlare felice.
-Ti prego, non urlare!- esclamò Alexia tra il divertita e l'arrabbiata. Mi buttai sul letto accanto a lei, iniziandola a tempestare di domande.
Ore 01:37
Pov's Federico
Era ormai notte fonda, quando Alexia finalmente si ritirò in camera.
-Vedo che è andata bene con Sephora.- dissi guardando la sua espressione contenta.
-Si, più che bene, abbiamo parlato tantissimo.- disse buttandosi stanca sul letto accanto a me.
-Ci credo, è notte fonda.- dissi divertito, tirandola a me. Finimmo per restare a coccolarci e infine, ci addormentammo con il sorriso sulle labbra.

Tre settimane dopo...
Pov's Alexia
Mancava una settimana al matrimonio, soltanto una, e la mia ansia continuava a salire. In queste settimane non ho fatto altro che ultimare i preparativi per il grande giorno. Stavo facendo un bagno caldo, che sicuramente mi aveva aiutato ad attenuare la mia agitazione. Sentii bussare alla porta del bagno, neanche il tempo di chiedere chi fosse che Federico fece il suo ingresso nella stanza.
-Esci subito!- dissi urlando tutta rossa in viso. Gli lanciai addosso la spugna che avevo accanto, schizzandolo tutto.
Mi guardò divertito e disse
-Avevo intenzione di venirti a chiamare per il pranzo, ma visto che mi hai bagnato sarò costretto a spogliarmi.- lo guardai in cagnesco mentre si sbottonava la camicia nera; di rimando, lui mi guardò con il suo solito ghigno stronzo. Mi imbarazzai leggermente quando vidi il suo corpo nudo davanti a me, immergersi nella vasca piena di schiuma.
-Possibile che il tuo hobby preferito sia disturbare i miei bagni tranquilli, appropriandoti di metà della vasca?- domandai non riuscendo a trattenere un sorriso divertito, nonostante il mio tono di voce serio. Sbuffò e ignorò la mia domanda, facendomi cenno di avvicinarmi. Per ripicca, ignorai il suo gesto, e venni tirata improvvisamente contro il suo petto duro e scolpito.
-Non fare la stronza, sai che mi manca poterti avere in tutti i sensi, sei la mia droga.- disse baciandomi il collo dolcemente. Mi strinse a se dalla pancia e lo sentii sorridere sul mio collo.
-Sai che la tua pancia è leggermente gonfia? Proprio qui.- disse sfiorando delicatamente il mio ventre.
-Non sai quanto è eccitante sapere che porti mio figlio in grembo, lo stesso che ha creato il nostro amore.- sussultai quando sentii contro di me il suo bacino.
-Le vasche da bagno ti fanno un brutto effetto.- sussurrai con il cuore a mille. Lo sentì ridere e il suo petto vibrò contro la mia schiena, procurandomi un brivido freddo.
-L'acqua è fredda amore, ed io ho freddo.- dissi stringendomi un po' a lui per cercare calore. Aspettai per qualche secondo una sua risposta o una sua azione e girandomi verso di lui, mi diede un bacio a stampo e si alzò, uscendo dalla vasca seguito da me. Timidamente mi avvolsi davanti a lui in un accappatoio e dopo essermi asciugata, indossai l'intimo nero di seta e il mio vestito verde acqua, stretto sulle costole che ricadeva morbido fino alle ginocchia; per finire calzai ai piedi un paio di tacchi dodici neri di pelle e fui pronta. Quando anche Federico fu pronto, mi mangiò come sempre con gli occhi e disse
-Quel vestito sta benissimo con il colore dei tuoi occhi, per non parlare di...- venimmo interrotti dal rumore di qualcuno che bussava alla porta.
-Avanti!- disse Lucifero. Belil fece il suo ingresso e quando stavo per andargli incontro per salutarlo, vidi la sua faccia seria e mi fermai.
-Per favore, ci sono delle persone che vogliono vedervi urgentemente, seguitemi per favore.- a quelle parole, io e Federico ci lanciammo una sguardo preoccupato e annuimmo. Mano nella mano seguimmo Belil, nonché il mio migliore amico Chris, finché davanti a noi, si presentarono due persone che non mi sarei mai aspettata, infatti restai a bocca aperta. In quel momento la felicità si mischiò con la rabbia e per un'ennesima volta, il passato irruppe di nuovo nel presente.

The devil's heart ||completa||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora