Desiderio

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Pov's Federico
A fine serata, la riportai a casa sua. Appena arrivati, disse
-Perché non entri pure tu? Magari resti dato che domani è domenica.- ovviamente non ci pensai due volte e accettai. Appena entrati in casa, sua madre ci venne incontro.
-Tesoro, finalmente sei tornata!- disse sorridendo, poi vide me.
-Si mamma, eccomi. Ho pensato di far rimanere Federico stasera, se per te non è un problema.- disse Alexia un po' in difficoltà. Eleonora scosse la testa e disse
-No, va bene, non ci trovo nulla di male.- la ringraziai e dissi
-Bene, è già tardi, va prima tu in bagno per prepararti per la notte.- Alexia annuì e salì in camera sua.
-Allora? Come va? Vedo bene.- disse Eleonora.
-Tutto a meraviglia, ho deciso di portarla con me a casa.- dissi io. Eleonora sembrò un po' confusa, poi sembrò capire, e preoccupata disse
-Per casa intendi la tua vera?- annuii a quella domanda e la vidi sospirare.
-Immagino lei ti abbia detto si... ti chiedo solo una cosa: stai attento a lei.- era più che scontato che mi sarei preso cura di lei. La rassicurai, nello stesso momento Alexia mi chiamò. Le diedi la buonanotte e salii in camera sua.
Pov's Alexia
-Puoi andare adesso in bagno per prepararti.- dissi facendo la svolta al letto.
-No, non ne ho bisogno. Non ho un pigiama, quindi...- disse iniziando a levarsi la maglietta. Diventai tutta rossa all'improvviso, suscitando in lui divertimento.
-Avanti, mi hai pure visto in costume in spiaggia.- disse levandola completamente e sbottonando i pantaloni. Aveva ragione, ma faceva sempre un certo effetto. Levò i pantaloni e mi infilai sotto le coperte, mettendo la testa sopra il cuscino per non vederlo. Avvertii alcuni movimenti sul letto e poi un corpo caldo attaccarsi a me.
-Quindi non senti freddo?- gli domandai sorpresa. Mi girai verso di lui e aspettai una risposta.
-Davvero? Insomma, sono il diavolo. Non sento nessun tipo di clima, il mio corpo cambia temperatura a seconda del mio umore.- disse lasciandomi di stucco. Era una cosa davvero figa quella. Incuriosita di cosa provasse, gli chiesi
-Quindi cosa provi adesso? Qual è il tuo umore?- mi guardò intensamente, e si avvicinò a me. Mi portò una ciocca di capelli dietro l'orecchio e disse
-Davvero non lo capisci?- restai a guardarlo con un sorriso, certo che l'avevo capito. Quegli occhi, i suoi, erano solo per me, e non c'era cosa migliore che guardarli e perdervici dentro.
-Quanto ti amo...- sussurrai così piano che era praticamente non udibile. Sorrise, lui mi aveva sentito.
-Io di più però.- disse lui scherzando.
-Ma dai, smettila.- dissi ridendo, dandogli un leggero schiaffo sulla testa. Si massaggiò il punto in cui l'avevo colpito e disse
-Mi hai fatto male.- scoppiai a ridere, era proprio uno stupido. Iniziò a farmi il solletico per ripicca e iniziai a urlare e a chiedere pietà. Stranamente mia madre non salii in camera, e lui smise in automatico poco dopo; finii tutto con un bacio.
Notai solo dopo che mi trovavo seduta sopra di lui, evidentemente era successo quando cercavo di liberarmi dalle sue grinfie. Continuammo a baciarci, sempre con più passione. I nostri corpi erano completamente gli uni sull'altro e potevamo percepirne ogni centimetro.
Mi irrigidii quando sentii quanto mi desiderasse. Lo guardai negli occhi con imbarazzo. Capendo la situazione, mi strinse a se in un abbraccio affettuoso e fece su e giù con le mani sulla mia schiena. Riuscii ad abbandonarmi a lui e a riprendere il controllo della situazione.
-Sai che non farei mai niente che possa causarti disagio. Sono un tipo molto tradizionale, la penso come te. Nel vincolo del matrimonio, si dimostra l'amore che si prova per una persona. L'importante è che tu stai bene, ok?- annuii sul suo collo e mi strinsi sul suo petto, cambiando posizione. Piano piano divenne buio e mi addormentai.

The devil's heart ||completa||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora