Tua

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Pov's Alexia
-Adesso dovremmo passare da casa mia perché dobbiamo sbrigare le ultime cose per i preparativi.- disse Federico. Gli ultimi preparativi? Ma non avevamo già fatto tutto? Scrollai le spalle indifferente, e lo seguii.

Strano, dannatamente strano. Era da interminabili minuti che camminavamo per i corridoi del castello e non capivo dove mi stesse portando. Ci fermammo davanti una porta che non avevo mai visto, probabilmente questo posto era pieno di stanze e segreti di cui non sapevo nemmeno l'esistenza. Mi lanciò un'occhiata fugace ed aprì la porta, invitandomi ad entrare per prima. Buio, solo buio. Disorientata, mi guardai intorno, e piano piano la mia vista si abituò lievemente al buio, favorita dai miei nuovi sensi sviluppati.
Improvvisamente sentii il corpo di Federico contro il mio e il suo petto toccò la mia schiena. Le sue mani si posarono sui miei occhi, facendomi sussultare lievemente.
-Amore ma...- non ebbi il tempo di porgli questa domanda, che sentii un interruttore accendersi e le mani di Federico furono giu dal mio viso. Spalancai gli occhi quando vidi quello che c'era davanti a me. Una vasca, quasi grande quanto una piscina, solo che non lo era perché da essa usciva del fumo. Guardai Federico con un grande sorriso e vidi che anche lui sorrideva.
-Non dovevi, davvero, grazie!- esclamai abbracciandolo forte.
-Avevamo bisogno entrambi di rilassarci un po'. Dopo tutti questi preparativi ho ancora un masso sulle spalle.- disse guardandomi negli occhi. Sorrisi per l'ennesima volta, con lui mi veniva così facile farlo. Diedi uno sguardo veloce alla vasca, dopodiché Federico mi prese la mano e mi portò dietro la colonna che si ergeva accanto la vasca, dove c'era una porta. Entrammo e sopra una sedia c'erano due costumi; devo dire che aveva pensato proprio a tutto.
-Mi meravigli.- dissi sorpresa, ma con quella nota di divertimento. Mi diede un dolce bacio sulle labbra, e disse
-Sono pieno di qualità, cosa posso farci?- sulla sua bocca comparve un ghigno altezzoso, che mi fece alzare gli occhi al cielo. Afferrai il costume senza nemmeno guardarlo, e mi guardai intorno spaesata.
-Dove devo cambiarmi?- domandai confusa. Improvvisamente Lucifero tornò serio e disse
-Devi cambiarti qui, ovvio no?- le guance mi si dipinsero di rosso, e alternando lo sguardo da lui alle mie mani, abbassai la testa. Scoppiò a ridere, per poi dire
-Dovresti vedere la tua faccia, ti prego! Sto scherzando, li c'è il bagno.- indicò una porta che non avevo notato prima. Quando tornai con lo sguardo su di lui, restai immobile a guardare il suo petto ormai scoperto. Mi torturai per un'ennesima volta le labbra e lo vidi guardarmi come un leone guarda la sua preda. Mi presi di coraggio e corsi in bagno, senza voltarmi. Indossai velocemente il costume, e guardai il mio riflesso allo specchio. Studiai il costume, ed ero sempre più convinta che l'avrei picchiato. Era osceno: il sopra era un triangolo stretto e praticamente inesistente; il sotto invece, era il prototipo di costume alla brasiliana. Mi sentivo dannatamente scoperta, cavolo. Senza pensarci due volte, uscii dal bagno così, non trovandolo. Uscii dallo stanzino e lo vidi già immerso in acqua, che si sorreggeva con le braccia intorno al marmo che contornava la vasca.
-LUCIFERO, TU SEI UN GRANDISSIMO STRONZO!- urlai arrivata dietro lui. Si girò verso me e inchiodò il suo sguardo sul mio corpo. Poi ricordai com'ero conciata e... porca miseria! Mi girai per andarmene, ma me lo ritrovai dietro, trascinandomi con se dentro la vasca. Quando riemersi, dissi
-Tu sei solo un...- quando vidi la nostra vicinanza, mi irrigidii e in automatico mi ammutolii. Il cuore iniziò a battere come se stessi correndo una maratona. Mi trovavo avvinghiata a lui, con le sue mani sui miei glutei che mi stringevano a lui, facendomi sentire il suo corpo contro il mio. Cosa successe? Altro che litigio, mi ritrovai le sue labbra sulle mie, con una foga incredibile da lasciarmi senza fiato. La sua lingua era avvinghiata alla mia in una danza perfetta, che mi fece arrivare in paradiso nonostante il mio essere all'inferno.
-Sei così bella Alexia...- sussurrò con voce graffiata, facendomi rabbrividire nonostante l'acqua calda. Continuò a parlare e disse
-Secondo te ti avrei fatto mettere quel costume in presenza di altri? No, ed è per questo che solo io posso vedere e... toccare ciò che amo.- a quelle ultime parole, mi baciò sensualmente il collo. Inclinai leggermente la testa di lato, e chiusi gli occhi.
-Quanto ti desidero, cazzo. Mi mandi il cervello in tilt.- disse facendo su e giù con le mani sulla mia schiena. I nostri sguardi si incastrarono tra di loro e sentii il mio corpo accaldarsi sotto il suo tocco.
-Allora fammi tua, Lux...- sussurrai vicina alle sue labbra. Le sue pupille si dilatarono dall'eccitazione, ma stette li fermo a guardarmi, quasi ad entrarmi dentro l'anima, parlandomi con gli occhi.

The devil's heart ||completa||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora