Puoi restare

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Pov's Alexia
Arrivai in camera mia. Non volendo svegliare nessuno, non accesi nemmeno la luce, quindi tastai l'aria intorno a me fino ad arrivare al mio letto. Entrai sotto le coperte e... toccai con il corpo qualcosa di non identificato. Lo tastai con le mani fino a quando toccai del pelo? Capelli? Sobbalzai quando sentii un lamento, accesi la lampada sul comodino e restai di pietra. COSA CI FACEVA FEDERICO NEL MIO LETTO? Aveva gli occhi aperti, mi fissava, come se si fosse appena svegliato da un sogno; forse era così, chissà. Ad un certo punto strinse gli occhi in due fessure e disse
-Fai un odore strano.- ma... che problemi ha? Io davvero, non lo capisco. Si trova nel mio letto senza che io lo sapessi e sa dire solo una cosa del genere? Ancora confusa dissi
-Sicuramente stavi sognando ed è per questo che stai delirando ma mi dispiace dirti che questa è la mia stanza e dovrei dormire nel mio letto se non ti dispiace.- continuò a fissarmi, quasi mettendo in dubbio la sua sobrietà. Aveva bevuto? Probabile. Sospirai stanca di quella giornata e di tutto quello che era successo. Finalmente disse qualcosa
-C'è una sola stanza degli ospiti anche se grande, ma non potevo resistere di dormire con quei due, adesso vado nel divano.- ok, si odiavano. Lo bloccai subito e dissi
-Anche se siete parenti non avete un buon rapporto... comunque se vuoi puoi restare. Scusami se ho risposto in malo modo.- mi sorrise e mi guardò negli occhi, fino a farmi rabbrividire. Mi sedetti di nuovo sul letto e mi coprii, dicendo
-Basta che tu resti dalla tua parte puoi restare. Buonanotte.- spensi la luce e mi girai dall'altra parte.
La sua presenza non era il massimo, non mi faceva prendere sonno. Come avevo potuto dire a Federico, un ragazzo che conosco appena, di dormire con me? Stavo diventando pazza. Lo dico e lo dirò sempre. Quel ragazzo mi mandava il cervello in fumo. Cosa mi stava facendo?
Pov's Federico
Era sveglia, non riusciva a dormire. Quanto mi fa soffrire questa distanza tra di noi in questo letto. Lei si sente strana, ma io ho tutti i ricordi di lei, di noi, vivi nella mente e in questo momento non desidero altro che abbracciarla, carezzare ogni parte del suo corpo e baciare quelle sue labbra che ho cercato nei miei sogni per secoli. Il suo dolce profumo mi inebria i sensi e non riesco a non pensare a quanto belli sono stati i momenti passati insieme. Adesso ero pronto a viverli per davvero e nessuno mi avrebbe fermato. Ero geloso, dannatamente geloso di Michele e Gabriele. Quei due con la faccia da angioletto fanno buon viso a cattivo gioco. Poi Gabriele sta diventando troppo "amico" di Catherine. Senza pensarci due volte, le chiesi
-Di chi è quella maglietta?- restò ferma, ma sapevo che mi avesse sentito. Dopo qualche secondo rispose
-Del mio migliore amico.- strinsi le labbra, chi era? Ci si mette anche un altro? Tanto lo sapevo che il suo cuore apparteneva a me e il mio a lei. Così, calò il silenzio.

The devil's heart ||completa||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora