Pov's Federico
Arrivammo in pochissimo tempo. Posteggiai il motore in garage e la condussi con me dentro casa. Scrutò ogni angolo dell'abitazione, curiosa come sempre.
-Ma non vivono Michele e Gabriele con te?- mi domandò. Alzai gli occhi al cielo e dissi
-Si, purtroppo. Ma non sono a casa, oppure non ti avrei portata mica qui.- dopo che lei annuì, io continuai a parlare
-Adesso ti faccio vedere la casa.- senza darle il tempo di capire, la presi in braccio sorprendendola.
-Oh no, mettimi giù, ce le ho le gambe per camminare!- ghignai e salii le scale, entrando nella mia camera. La feci tornare con i piedi per terra. Si guardò intorno e disse divertita
-Ma questa non è la tua stanza? Mi avevi detto che mi facevi vedere la casa.- risi anche io, poi dissi
-Davvero vorresti vedere la camera di quei due idioti?- subito negò.
-Bhe, e adesso?- domandò Alexia.
-Adesso... dormiamo un pò, sono stanco.- risposi io. Corrucciò la fronte e disse
-Tu? Stanco?- non è che sono stanco, affatto.
-Si, sai...? Ok, non sono credibile. Non avevo nient'altro da inventarmi. Che ti va di fare?- in verità la mia idea era quella di restare abbracciato a lei e baciarla senza mai smettere, ma vabbè.
-C'è una piscina?- disse guardando fuori dalla finestra. Sapevo le sarebbe piaciuta.
-Proprio così, ti va una nuotata?- fece una smorfia di disapprovazione e disse
-Mi piacerebbe, ma non ho il costume con me. Se vuoi possiamo stare magari a bordo piscina.- accettai, meglio di niente. Scendemmo in giardino e ci sedemmo a bordo piscina con i piedi in acqua.
-Umh, allora? Cosa hai fatto in questi lunghi cinque secoli?- mi domandò mettendomi un po' in difficoltà.
-Sai? disperazione, dolore, guerre, nostalgia...- dissi guardandola.
-Ti sono davvero mancata allora?- disse allora lei.
-Ma certo, tu che dici?- rise alla mia domanda ironica e continuò a muovere i piedi in acqua. Ad un certo punto, stronzo come sempre, decisi di buttarla in acqua; la spinsi senza dirle niente. Appena riemerse imprecò in mille lingue, poi mi tirò in acqua insieme a lei.
Pov's Alexia
Adesso le prende quello stupido. Lo schizzai con l'acqua. Iniziò così una vera e propria battaglia all'ultimo schizzo. Riemersi dall'altra punta della grande piscina e mi ritrovai Federico davanti.
-Stavolta non mi scappi.- disse avvicinandosi a me. Indietreggiai fino a sbattere contro il muro della piscina. Mise le mani ai bordi e mi fissò intensamente. Si avvicinò di più finché le nostri fronti si toccarono. Arrivò alle mie labbra e le baciò lentamente, facendomi venire i brividi. Misi le mani tra i suoi capelli e mi strinsi a lui, perdendomi alla sensazione delle sue labbra sulle mie. Sentivo tutti i vestiti incollati alla pelle e freddo ormai. Si accorse che sentivo freddo. Si staccò da me e disse
-Dai, ti porto su ad asciugarti.- ringraziai il cielo. Levò le sue mani dal bordo piscina e mi aiutò ad uscire da quella gigante vasca.
-Adesso come cavolo faccio? Guarda i vestiti.- dissi indicandoli. Mi guardò attentamente e disse
-Sisi, li vedo eccome.- mi accorsi solo dopo che ero praticamente nuda a causa dei vestiti bianchi ormai trasparenti. Mi coprii il più possibile con le braccia facendolo ridere.
-Allora, al mio tre corri dentro casa. Tranquilla se si bagna, tu pensa a salire in camera.- molto strano ma ok. Feci come disse lui e arrivai in camera sua. Prese qualcosa dall'armadio e disse
-Mettiti questi, ti andranno bene.- mi diede una maglietta nera e un paio di... boxer. Lo guardai come se mi avesse dato una bomba. Rise di gusto, facendomi sbuffare e entrare in bagno dopo aver preso un asciugamano per asciugarmi.
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The devil's heart ||completa||
FantasySi può veramente amare una persona e continuare a farlo per secoli, anche dopo la morte? Si può rinascere in un'altra epoca, in un'altra vita, e ritrovarsi di nuovo? Può il più spietato degli esseri viventi, innamorarsi? "Se il diavolo si innamora...