Incantesimo

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Pov's Alexia
Un dolore lancinante alla pancia, mi fece svegliare tutta sudata. Mi misi seduta e strinsi la pancia disperatamente, in preda al dolore. La porta si aprì e solo in quel momento capii che Federico non era a letto con me. Entrò preoccupato e mi venne incontro correndo. Cercò di parlarmi e di capire cosa avessi, ma non riuscivo a fare altro che piangere e gridare dal dolore atroce. Mai e dico mai mi sono sentita così, come se i miei organi interni stessero prendendo fuoco.
Si alzò in fretta e aprendo la porta, iniziò ad urlare aiuto fuori dalla porta. Subito due guardie accorsero, ma improvvisamente non capii più niente; la vista si appannò e l'ultima cosa che sentii, fu Lucifero gridare il mio nome.
Pov's Federico
Era svenuta. Il mio cuore batteva come non aveva mai fatto e ormai mi trovavo in uno stato di panico assoluto. Il dottore che avevano chiamato le guardie precedentemente, accorse preoccupato, e si fece spazio tra le guardie e me. Senza curarsi di chi avesse intorno, congedò le guardie e mi fece spostare in un angolo della camera. Iniziò a visitarla con cura, e improvvisamente sbiancò. Ritornai ad agitarmi, e dissi
-Dottore, cosa le succede?- il dottore mise le mani sulle ginocchia e guardandomi con serietà, disse
-Signore, non vorrei preoccuparla ma la cosa è grave. Nel suo corpo circola un veleno molto raro, antico e letale, che corrode gli organi vitali fino ad uccidere la propria vittima. Il suo sangue, mio re, sta facendo in modo che il processo sia più lento, ma appena il veleno arriverà ai polmoni o al cuore, non ci sarà più niente da fare. Da quanto vedo, in un ora dovrebbe arrivare ai suoi organi vitali.- quella notizia mi arrivò come un pugno in faccia. Mi passai una mano tra i capelli disperatamente. No, non l'avrei persa, non di nuovo, cazzo.
-No dottore, ci deve essere una soluzione. Se morisse non ritornerebbe più stavolta, e andrebbe ad appartenere agli angeli e io non riuscirei a sopportare tutto ciò.- dissi trattenendo le lacrime. Nessuno avrebbe mai potuto vedermi in queste condizioni, mi avrebbero preso per un debole. Il dottore si fece ancora più serio, sospirò e disse
-L'unica alternativa che avete, mio signore, è che prima di morire dovete marchiarla con il vostro sangue, quindi non solo farglielo bere, ma mutare il suo sangue come il tuo. A quel punto, non morirà e diventerà un demone. In questo caso, ci vuole ugualmente un incantesimo di passaggio.- rimasi fermo a guardarla, così pallida e immobile. Avrei dovuto davvero condannarla ad una vita che non le appartiene? Cos'altro dovrei fare? No, non voglio perderla. Mi rivolsi verso il medico, e con espressione impassibile, dissi
-Mandate a chiamare la saggia, subito, fatela correre qui.- l'uomo annuì, e si congedò in fretta da quella stanza. Mi sedetti accanto ad Alexia, prendendole le mani tra le mie. <Tra poco sarai salva> pensai tra me e me, sperando che la saggia si sbrigasse. Questo incantesimo non era mai stato fatto prima d'ora, perché solo il sangue "del primo angelo caduto" avrebbe potuto trasformare in un demone un essere umano senza bisogno di morire. I demoni reali, sono angeli caduti che non hanno avuto bisogno di nessun incantesimo o tantomeno di morire per diventarlo, semplicemente hanno deciso di seguirmi con la loro anima corrotta. Tutti gli altri demoni invece, quelli che non vivono a palazzo, sono semplicemente anime di uomini che in vita erano esseri subdoli ed effimeri.
Aprirono improvvisamente la porta, senza bussare e il mio cuore gioii alla vista della saggia che ci guardava con serietà, aveva già previsto tutto e sapeva come comportarsi. Mi fece cenno di venirle incontro, così feci.
-Ho solo bisogno di un po' del tuo sangue, poi puoi uscire, ho bisogno di concentrazione.- disse porgendomi un calice d'oro e un coltello d'argento. Anche se l'idea non mi allettava, feci come mi disse, e dopo essermi fatto un taglio suo polso abbastanza profondo, versai il mio sangue nel calice, riempiendolo a metà. La saggia lo afferrò tra le mani, e disse
-Bene, adesso fuori.- strinsi i pugni, e facendomi coraggio, uscì fuori, sperando che la mia piccola Alexia mi perdonasse un giorno.

The devil's heart ||completa||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora