Mi sento bene

26.7K 1.1K 10
                                    

L'indomani...
Pov's Alexia
Non ero riuscita a chiudere occhio questa notte, troppi pensieri per la testa. La sveglia non era ancora suonata ma mi alzai ugualmente. La disattivai e presi i vestiti che mi servivano. Anche se fine settembre, c'era ancora caldo, perciò optai per una maglietta a maniche corte semplice nera, corta sulla pancia, jeans neri a vita alta con lo strappo sul ginocchio e un paio di stivaletti bordeaux lucidi. Oggi mi sentivo più sicura di me, si vede? Non so nemmeno perché. Feci una doccia veloce, e una volta finito mi vestì. Misi i vestiti che avevo scelto e  un filo di eye-liner. Non era mio solito truccarmi, ma quando lo facevo, lo facevo non pesantemente. Lasciai i capelli sciolti, presi il mio zaino e scesi in cucina.
-Ehy, ma che siamo belle oggi!- sorrisi a mi madre per il complimento e dissi
-Grazie mamma, oggi vado a piedi, prendo un po' d'aria. Ci vediamo più tardi.- detto ciò misi le cuffie, uscii di casa e camminai verso la scuola, determinata ad incontrarlo.
Arrivai in quindici minuti, erano le 7.45, bene. Mi sedetti sul muretto e aspettai il suono della campanella mentre lo spiazzale si riempiva di quei pochi ragazzi puntuali.
-Ciao, come stai? È da un po' che non si ci vede.- camilla, la mia compagna di classe era davanti a me.
-Ehy Camilla, si tutto bene, grazie.- annuì e mi salutò, tornando nella direzione da dove era venuta.
La campanella suonò, misi le cuffie nello zaino, scesi dal muretto e entrai a scuola.
Bello scoprire al proprio ritorno da scuola che oggi c'è sciopero e tutti i professori che avevamo non c'erano. In classe c'erano solo Camilla, io, un ragazzo che se non sbaglio si chiama Joseph, la migliore amica di Camilla e Gabriele. Appena mi vide venne verso di me e mi abbracciò li, davanti a tutti.
Pov's Gabriele
L'abbracciai per due motivi:
Uno, perché mi ero preoccupato
Due, perché c'era Federico dietro le sue spalle che stava entrando in classe.
-Tutto questo affetto?- mi domandò Alexia stupita.
-Mi sono preoccupato, stai bene?- le domandai. Con la coda dell'occhio vide Federico, si allontanò un po' da me e disse ancora con lo sguardo verso lui
-Si, adesso sto bene.- sapevo che adesso ricordava tutto, me lo aveva detto mio padre.
Eravamo soli in classe non essendoci professori e la prima ora passò velocemente chiacchierando con lei, anche se a volte non mi prestava attenzione.
-Vado al bagno, torno subito.- disse Alexia alzandosi e quasi scappando in bagno.
Pov's Federico
Uscì dalla classe dopo avere sussurrato qualcosa a Gabriele. Feci lo stesso: mi alzai e la seguii. Era entrata in bagno, l'aspettai fuori la porta, e appena uscì si scontrò contro di me. Restò a guardarmi, e io guardai lei.
-Come ti senti adesso?- riuscii a domandarle. Si morse il labbro, lo faceva quando era nervosa o voleva dire qualcosa che non riusciva.
-Si, sto bene, vedi?- mi domandò con un sorriso provocatorio. Non mi stava mica tentando? Mi era mancata questa sua parte sfacciata e sfrontata.
-Si, stai molto bene devo dire.- dissi squadrandola da capo a piedi. Cercò di spostarsi da davanti a me ma la bloccai con un braccio contro la porta.
-Non hai niente da dirmi?- le chiesi facendola sorridere e dire
-Dovrei?- feci cenno di si con la testa, a quel punto disse
-Non credo, però adesso dovrei andare in classe.- la fissai per qualche altro secondo, poi mi staccai dalla porta lasciandole spazio libero attorno. Si girò di spalle, e iniziò a camminare. Prima di perderla di vista dissi
-Ci vediamo in giardino appena finisce scuola.- non mi rispose ma mi aveva sentito, ne ero sicuro.
Tornai anche io in classe e passai dal suo posto, sussurrandole
-Ero serio...- mi regalò un sguardo fugace e tornò con l'attenzione su Gabriele che mi guardava inviperito.

The devil's heart ||completa||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora