Famiglia

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Pov's Alexia
Timidamente andai a sedermi su uno sgabello vicino al buffet. Una ragazza che non avevo notato tra la folla, si sedette accanto a me. Aveva i capelli lunghi neri, occhi castani e un fisico fantastico che mi fece abbassare l'autostima. Mi sorrise amichevolmente e disse
-Ehy, piacere, io sono Leila.- ricambiai il sorriso, e presi tra le dita un tramezzino al salmone. Lo portai alla bocca e lo mangiai sotto il suo sguardo indagatore.
-Allora sei tu la famosa ragazza. Dimmi un po' di te.- disse facendomi imprecare mentalmente. Non sopporto le persone invadenti, insomma, chi cavolo la conosce? Cercai di stamparmi un sorriso sul volto e con tutta l'educazione che possedevo, dissi
-Non c'è molto da sapere su di me, sono una ragazza comune come le altre che ha semplicemente incontrato Lucifero in un'altra vita, innamorandosene.- mi guardò accigliata per qualche secondo, forse non lo sapeva, poi però disse
-Questo lo sapevano tutti. Ebbene tu lo ami? Un'anima pura come la tua, tra le mani del nostro Lucifero? Hai un bel coraggio ragazzina.- li iniziai a infastidirmi, non potevano trattarmi come una bambina o tantomeno un oggetto.
-Senti Leila, non per essere scortese ma, sai? Sono consapevole di quello che faccio, quindi quel'è il tuo problema? Anche il più perfido degli esseri può innamorarsi.- dissi leggermente alterata e puntigliosa. Mi guardò con... orgoglio? E con un sorriso enorme disse
-Allora ce l'hai il carattere, mi piaci, benvenuta in famiglia Alexia!- mi aveva messa alla prova e io l'avevo superata a quanto pare. Mi abbracciò calorosamente, lasciandomi un po' perplessa e se ne andò, sparendo tra la folla.
Dai, come primo incontro non era stato male, era simpatica per essere una demone. Tutti i demoni hanno un carattere diverso, solo che se li fai arrabbiare, sei morto. In poche parole tutti hanno un lato buono e uno cattivo.
Passarono altri minuti e incontrai altri demoni, tra cui uomini che mi guardavano come se mi volessero mangiare. Improvvisamente scapparono via, quando Lucifero si fece strada verso di me, fulminandoli tutti quanti, compreso le ragazze.
Mi riportò in pista, continuando a ballare più di prima, con più ardore. La serata proseguì, fino al suo termine, quando Federico mi portò con se in camera sua.
Pov's Federico
Si erano fatte le tre del mattino e vedevo la stanchezza di Alexia, era palese. Feci portare dalle cameriere un pigiama per lei, avevo già previsto tutto.
Mi ringraziò e entrò nel bagno della mia camera. Dopo quasi cinque minuti, mi stufai di aspettarla e entrai di soppiatto in bagno. Dalla vasca da bagno, vedevo spuntare la sua testa e le sue braccia, adagiate ai lati della grande vasca. So perfettamente che le avevo detto di farsi un bel bagno caldo con calma, ma che ci posso fare? A volte non so aspettare, soprattutto se sono consapevole di che bello spettacolo c'è nella stanza accanto alla mia.
Restai li ad osservarla in tutta la sua bellezza, con gli occhi chiusi e i muscoli rilassati. Di colpo aprì gli occhi, probabilmente accorgendosi della mia presenza. Scattò in avanti e si rannicchiò di più dentro la molteplice schiuma che ricopriva l'acqua. La sua faccia rossa come un peperone mi guardava incavolata nera, infatti non tardò ad arrivare la sua voce alle mie orecchie.
-Federico, cosa ci fai qui dentro? Esci subito!- risi del suo imbarazzo e dissi
-Teoricamente questo è il mio bagno e siccome è mio, voglio fare il bagno adesso, proprio ora.- stinse di più le gambe al petto e disse
-Ma sono qui da nemmeno dieci minuti, me lo hai detto tu di fare con calma!- la ignorai completamente e iniziai a sbottonarmi la camicia con calma. Restò a fissarmi imbambolata quando levai la camicia, poi però passai ai pantaloni e nascose la faccia tra le gambe.
Entrai dentro la vasca e poggiai la schiena nel lato opposto al suo e la guardai. Alzò lo sguardo verso di me e fece lo stesso. Mancava poco, ed ero sicuro avrei perso il controllo.

The devil's heart ||completa||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora