La mia vita

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*Nella foto Chris.*
Pov's Federico
Le ore passarono, e ad ogni singolo attimo il mio sguardo era concentrato su di lei. Era bello sentirla ridere, solo che la causa della sua felicità era Gabriele. Presto l'avrei arrostito quello stupido pennuto.
La campanella suonò. Mi alzai in piedi velocemente ma restai dietro i due che andarono verso l'uscita avanti a me.
Alexia, una volta fuori, salutò Gabriele. Ero sicuro fosse venuta in giardino. La vidi bloccarsi e spalancare la bocca e guardare un ragazzo davanti a lei. Gabriele che ancora non se n'era andato, le chiese
-Che succede?- non rispose. Dalla sua bocca nacque un sorriso. Quando il ragazzo ricambiò il sorriso e aprì le braccia, fece cadere lo zaino dalla spalla in cui lo teneva, e corse verso lui. Gli saltò in braccio e si attaccò a lui con le gambe. Infilò la testa sul suo collo e lo strinse a se. Lui la teneva dai fianchi stretta in un abbraccio, mentre con il viso sprofondava tra i suoi capelli.
Subito un sentimento che conoscevo fin troppo bene si fece spazio nel mio corpo: la gelosia. Chi era questo? Era troppo attaccato a lei e ne stava approfittando.
Era moro, con gli occhi castani, alto ed un aria troppo familiare.
Pov's Alexia
Chris, il mio migliore amico, l'unico ragazzo che ho lasciato avvicinare a me, anche se dopo un po'. Mi era così tanto mancato. Era venuto fino a Roma per me? Cavolo quanto lo adoro. Scesi da lui staccandomi dal suo abbraccio, e con un grande sorriso dissi
-Oddio Chris, cosa ci fai qui? Quando sei arrivato? Sono troppo felice, mi sei mancato tantissimo.- mi sorrise e disse
-Non ce l'ho fatta a stare senza di te e sono venuto a trovarti, fanculo la scuola.- Chris era come un fratello, un amico, tutto. Può sembrare strano, ma anche se erano passate poco più di tre settimane, mi era mancato un casino.
-Belil?- disse una voce alle nostre spalle. Lo sguardo di Chris si incupì subito e mi girai. Federico era dietro di noi. È vero! Dovevamo vederci in giardino.
-Lucifero...- disse in un sussurro Chris. Aspetta, cosa? Federico aveva chiamato Chris, Belil e Chris aveva chiamato Federico, Lucifero. Come faceva a conoscere il vero nome di Federico? Cazzo. Poi quel nome, "Belil", mi era molto familiare.
-Ti sbagli Chris, lui è Federico, emh... un mio compagno di classe.- Chris imprecò a bassa voce, poi disse
-So chi è Alexia, stai tranquilla.- mi guardò rassicurandomi, ma questo mi fece solo agitare di più. Continuò a parlare spostando il suo sguardo su Federico
-Non ci avrei scommesso ma sei stato più veloce di quanto pensassi, fratello.- fratello, ecco chi era. Era un arcangelo che aveva seguito Lucifero. Aspetta... Chris era come Federico?. No, la mia vita era completamente sotto sopra. Ci furono alcuni secondi di silenzio, tra cui il mio causato dallo schock che mi aveva causato la notizia.
-Ma perché la mia fottuta vita è solo una bugia?- mi uscii quella domanda dalla bocca senza nessun preavviso, infatti rimasero tutti a fissarmi, soprattutto Chris con un'espressione dispiaciuta. Presi lo zaino da terra, e incazzata nera me ne andai, ignorando le parole di Chris che man mano camminavo, diventavano sempre più lontane.

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