Solo mia

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Pov's Alexia
-Ma sei stupido o cosa?- dissi una volta ritornata su. Strizzai gli occhi perché mi bruciavano essendo delicati.
-Dai, smettila di essere così rompi scatole, divertiti un po'. Non riesco a capire perché tu debba fare la stronza con me, so che non sei così, è inutile che fingi. So anche che sei la Chaterine del 1587, senza niente di diverso. Sei la stessa donna di cui mi sono follemente innamorato. Quando ti ho conosciuto eri proprio così: stronza e menefreghista. Non cercare di smentire ciò che dice il tuo cuore.- quando disse "la donna di cui mi sono innamorato", il mio cuore saltò un battito. Quelle parole mi fecero sciogliere, e mi fecero capire la realtà dei fatti. Continuavo a negare la realtà, a non credere a ciò che diceva il mio cuore, ma la verità è che io lo amo. Non ho mai smesso, e da quando l'ho visto, l'ho riconosciuto anche se inconsciamente, e da li, il mio amore si è svegliato. Ecco cosa mi mancava, lui.
Chiusi gli occhi e cercai di riprendere il controllo di quella situazione. Sentì uno spostamento d'acqua e appena riaprii gli occhi, mi ritrovai davanti a distanza di pochi centimetri Federico. Il cuore iniziò a battere all'impazzata. Alternai il mio sguardo dai suoi occhi alle sue labbra, e senza volerlo mi morsi il labbro inferiore. Fissò proprio le mie labbra con una luce negli occhi che conoscevo benissimo. Desiderava baciarmi e lo desideravo anche io. I pochi centimetri che separavano i nostri corpi, sparirono quando si avvicinò di più a me.
Pov's Federico
Quando la nostra pelle si toccò, una scarica elettrica si sprigionò in tutto il corpo. La vidi rabbrividire e abbassare lo sguardo sul mio petto.
-Emh, l'acqua è fredda, vorrei uscire...- sussurrò in imbarazzo. Cercò di andarsene ma subito le mie mani la bloccarono dai fianchi. Si girò verso di me di scatto sorpresa. Mi sembrava quasi un sogno poterla toccare di nuovo, senza avere paura di svegliarmi e di capire che era solo un sogno. I suo lunghi capelli bagnati le scivolarono sul viso. Mi avvicinai ancora di più al suo viso, stanco di quella lontananza tra le nostre labbra. Ormai i nostri nasi si toccavano. Toccai lievemente con le mie le sue labbra. Un po' incerta sembrò ritrarsi, ma improvvisamente gettò la testa avanti, facendo scontrare completamente le nostre labbra. Quella morbidezza così unica, mi era mancata più dell'aria stessa. Cominciai ad assaporarle, per ricordare quanto fantastiche erano. Mise le mani attorno al mio collo e ricambiò con altrettanta passione il bacio. Era un bacio intenso ma dolce, mi ricordava così tanto quelli che ci davamo durante le passeggiate in giardino oppure quando ci nascondevamo da tutti alle feste. Eravamo fidanzati, avevo chiesto di sposarla, i suoi genitori avevano accettato senza nemmeno farmi aspettare tanto; all'ora ero un nobile molto ricco e potente.
Purtroppo quel tragico incidente me l'ha portata via troppo presto per poter dire di averla avuta accanto a me; non sono riuscito a sposarla. Siamo stati un anno insieme, poi lei è volata via. È stato come se una parte del mio cuore fosse morta insieme a lei. Finalmente è di nuovo con me e stavolta nessuno potrà portarmela via.
Eravamo entrambi a corto di fiato, perciò ci staccammo. I nostri occhi comunicavano tra loro più di come facevano le parole.
-Sei mia, nessun pennuto può cambiare questo.- sorrise, annuì e disse
-Sei il solito possessivo, sai che sono solo tua.- a sentire quelle parole, il mio cuore si riempì d'orgoglio. Lei era la mia donna, e finalmente tutti l'avrebbero saputo.

The devil's heart ||completa||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora