Pov's Michele
Entrò nella stanza e tutti in contemporanea gridammo
-SORPRESA!- i suoi occhi si illuminarono e la sua bocca si aprì in un radioso sorriso. La scrutai attentamente sotto lo sguardo omicida di Federico. Era semplicemente perfetta in quell'abito rosso. Il colore richiamava la sua pelle chiara e i suoi occhi di un verde smeraldo intenso. Quanti ricordi che passarono per la mia mente, era tutto così bello allora, anche se continuavo a non averla al mio fianco.
Tutti andarono da lei a farle gli auguri, mentre io restai li a guardarla. Vidi Gabriele felice accanto a lei; era riuscita a conquistare anche il suo cuore, nonostante lui fosse ancora troppo piccolo e privo di esperienza di vita. Man mano la gente andava sparpagliandosi in tutta la grande stanza, iniziando a fare amicizia tra di loro e a recarsi al rinfresco composto da bevande e quant'altro. Mi avvicinai a lei e le afferrai la mano, posandole un bacio sulla superficie, salutandola in onore dei vecchi tempi. Mi riservò un dolce sorriso e afferrando una parte dell'abito, si piegò in un inchino.
-Ti auguro un felice compleanno.- dissi infine congedandomi per non trattenermi più del dovuto. Più le stavo lontano, meno sarei stato male, o forse così credevo.
Pov's Alexia
Una voce che rimbombò in tutta la sala, attirò l'attenzione dei presenti, compresa la mia. Mia mamma si trovava al centro della stanza, e disse
-Questa sera siamo qui per festeggiare il compleanno della mia bambina. L'ho cresciuta con tanto amore per diciassette anni. Oggi è diventata una donna fantastica e sono felice che abbia trovato un ragazzo stupendo che la ama.- io e Federico ci sorridemmo e tutti ci guardarono ammiranti. Dopo che tutti tornarono con l'attenzione su mia mamma, continuò a parlare
-Che altro dire? Solo una cosa... tu!- disse puntando il dito verso Federico
-Trattamela bene perché è una ragazza speciale. Adesso gente, che inizi la serata a tema cinquecento!- esclamò entusiasta. Subito dopo, un'orchestra iniziò a suonare e un lento cominciò ad echeggiare nella sala. Mi stupii davvero tanto, aveva pensato proprio a tutto mia madre, aveva messo un ballo che tutti conoscevano.
-Mi concedi questo ballo?- disse Federico porgendomi la mano. L'afferrai senza esitare e in un attimo mi ritrovai tra le sue braccia. Mi strinse dalla vita e io gli avvolsi le braccia intorno al collo. Ci muovemmo lentamente, facendo sfiorare i nostri corpi ti tanto in tanto, facendo nascere un fuoco a quel contatto ogni volta. Presto tutto intorno a noi diventò lontano e restammo solo noi due. Non so come, ma resistetti alla tentazione di baciarlo, ma quando la musica cessò, mi spinse indietro facendomi piegare sulla schiena, tenendomi stretta. Si calò su di me e accorciò la distanza tra di noi, unendo le sue labbra morbide e calde con le mie. Fu un bacio veloce, poi tornammo con l'attenzione su tutti, che ci guardavano sorridendo.
Con la coda dell'occhio vidi Gabriele parlare con una ragazza e Michele guardarmi di sfuggita. Allora feci la cosa più naturale che mi venne in mente e dissi
-Torno subito, ok?- Federico mi guardò accigliato ma annuì, così mi allontanai e andai verso Michele.
-Ehy...- dissi a bassa voce, attirando la sua attenzione. Appena mi vide mi sorrise dolcemente, come se l'umore di poco fa fu sostituito subito con la felicità grazie alla mia presenza. Mi salutò con un cenno della mano, e dissi
-Allora, non mi inviti a ballare?- sembrò confuso dalla mia richiesta, poi però tornò a regalarmi uno dei suoi meravigliosi sorrisi e mi invitò a ballare.
Afferrai la sua mano e iniziammo a ballare sui passi del valzer che l'orchestra stava suonando.
-Allora... vedo che sei migliorato nel ballo.- dissi facendolo ridere.
-Sai, ho avuto cinque secoli per allenarmi, penso che sia diventato abbastanza bravo adesso.- disse facendomi ridacchiare.
-Già, mi sei mancato sai?- dissi con il fiatone. Questo ballo era davvero impegnativo e stancante, se non eri coordinato con il partner, non potevi ballarlo.
-Non immagini quanto tu...- sussurrò vicino al mio orecchio. Il ballo finì, e ormai uno di fronte l'altro, mi domandò qualcosa che non mi sarei mai aspettata
-Catherine, tu lo ami?- a quella domanda rimasi senza fiato. La risposta era più che ovvia, anche lui la sapeva, ma era difficile dirglielo guardandolo negli occhi.
-Si.- dissi sicura della mia risposta. Abbassò lo sguardo, strinse i pugni e se ne andò.
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The devil's heart ||completa||
FantasySi può veramente amare una persona e continuare a farlo per secoli, anche dopo la morte? Si può rinascere in un'altra epoca, in un'altra vita, e ritrovarsi di nuovo? Può il più spietato degli esseri viventi, innamorarsi? "Se il diavolo si innamora...