Ti odio ma ti amo

Capitolo 3

In men che non si dica mi ritrovo davanti alla porta della mia stanza. Chissà se avrò una compagna, sinceramente preferirei stare sola, non mi piace condividere le mie cose con gli altri.
"Ehilà, mi stavi ascoltando?" mi chiede il ragazzo
"No scusa, cosa hai detto?" domando scacciando i miei soliti pensieri
"Ho detto che questa è la tua camera, e se hai bisogno di qualcosa puoi venire da me e chiedere" dice gentilmente sorridendomi "Comunque io sono Matthew, piacere" si gratta la nuca imbarazzato. Vedere un ragazzo imbarazzato mi fa uno strano effetto, trovarne oggi è un dono.
"Io sono Chanel, piacere mio" dico sfoderando un piccolo sorriso "Adesso vado, ci vediamo" lo saluto e lui ricambia.
Apro la porta e rimango sorpresa dalla bellezza di questa camera. Ci sono due letti, un armadio abbastanza grande, una scrivania e un piccolo bagno.
Un piccolo urlo mi distrae e sobbalzando mi giro verso il bagno, vedendo una ragazza confusa in accappatoio.
"Chi sei?" mi chiede la ragazza squadrandomi da capo a piedi
"Mi chiamo Chanel, sono la ragazza nuova e mi hanno assegnato questa stanza. Tu invece?" le chiedo
"Sono Madison e questa è la mia stanza" dice con aria da oca sottolineando quel 'mia'
"E adesso pure la mia, quindi se non ti dispiace metto apposto la mia roba e vado a farmi una doccia". Già mi scoccia condividere la stanza con qualcuno, figurati se con una come lei. Lo so, non la conosco per giudicare, ma si vede, è una delle solite ochette che si credono le regine di tutto.
Finisco di farmi la doccia e vado a distendermi sul letto. Prendo il telefono e vedo che mio fratello mi ha chiamata due volte, ma non ho risposto, così lo richiamo.
"Chanel, tutto bene?" mi chiede preoccupato e mi scappa una piccola risata
"Si sto bene. Mi stavo facendo una doccia" lo tranquillo
"Okay, come procede?" .
Gli dico che per ora va tutto bene, tranne per la compagna di stanza, parliamo un po' dei cavoli nostri dopodiché lo saluto e stanca mi addormento.