Sono già da Tyler e oggi il bar è pieno, spero non succede un casino come di solito accade quando c'è tanta gente.
Porto il drink ad un tavolo dove c'è un signore ubriaco e il puzzo di sudore e alcool che emana è disgustoso.
"Ecco" dico porgendo il bicchiere nel tavolo e cercando di andarmene subito
"Cos'è questo schifo?" Dice urlando appena mi allontano, attirando l'attenzione di tutti
"Qualche problema?" Chiedo gentilmente
"Avevo chiesto un'altra cosa" dice rompendo il bicchiere per terra e facendo volare pezzi di vetro ovunque
"Mi dispiace per lei ma nello scontrino c'era scritto che voleva un bicchiere di wisky" cerco di stare calma e non far preoccupare le poche persone normali che sono qua dentro
"Mi sta dando del bugiardo?" Urla con quel vocione da vecchio ubriaco. Si avvicina a me con aria minacciosa e non so che fare.
"Ora si calmi, le porto quello che vuole ma eviti di fare queste scenate" dico determinata. Mi danno fastidio le persone così e per quanto a volte posso essere paurosa riesco pure ad essere coraggiosa. Mi prende il vassoio da mano e lo scaraventa in terra rompendolo.
"Brutta troietta" si avvicina ancora di più e quasi vomito sentendo il suo alito.
"Che succede?" Spunta Tyler, finalmente. Dov'era finito?.
"Il signore ha il ciclo" dico guadagnandomi un occhiataccia da lui
"Jonh, se hai un problema con la mia dipendente puoi uscire da qua subito" dice e mi sorprende. Penso che lo conosce, sarà uno di quelli che viene sempre qua a fare casino, pure se fa quando ci sono io non l'ho mai visto.
"La tua puttana non mi ha portato quello che volevo" replica e alzo gli occhi
"Pensaci tu, vado a portare gli altri ordini" dico a Tyler per poi tornare al bancone.
Che gente, perché non restano a casa loro a ubriacarsi e fare casino?. Da quando questo bar è sotto controllo della polizia va un po' meglio ma a volte le situazioni come queste capitano.
Manca poco e ho finito il turno, per fortuna. Oggi è stato davvero tutto un movimento, la gente non smetteva di venire. Dopo che ho preparato qualche drink che poi Tyler porterà ai tavoli mi do una sistemata in bagno e prendo le mie cose.
"A domani" urlo a Tyler e lui mi fa l'occhiolino.
Esco e prendo il telefono in mano. Nessuna chiamata e messaggio. Cameron è da ieri sera che non mi considera, iniziò a pensare che si sia cacciato in qualche guaio, mi ha detto che veniva qui al bar e poi non si è fatto sentire.
Mi faccio una doccia che mi tolga il puzzo di sudore e alcool e il profumo del bagnoschiuma mi rilassa.
Mi metto una tuta per stare comoda e inizio a sentire fame. Ripenso a quello che mi ha detto ieri quell'uomo e mi salgono dubbi, spero vada tutto bene perchè sennò lo stendo. Provo a chiamare Henry ma nemmeno lui risponde. Quando fanno così non li sopporto. Mi metto a studiare un po' ricordandomi che devo dare degli esami. Dopo qualche ora finalmente il telefono squilla ed è Cameron.
"Pronto" dico arrabbiata
"Lo so, non mi sono fatto sentire, ma ho avuto da fare delle cose importanti che poi ti dirò, stai bene?" Chiede
"Avrei preferito vederti oggi, ma non importa" sbuffo
"Sono tornato ora, tra poco vengo da te" mi dice
"No" dico ancora arrabbiata
"Smetti, a dopo" mi saluta e stacca.
Non poteva avvisarmi che aveva delle cose importanti da fare? Almeno sapevo perché non mi rispondeva. Mi arriva pure un messaggio da Allison.
-Qualche novità?-
Chiede il messaggio probabilmente riferito a Roxy.
Le rispondo che domani le spiegherò e blocco il telefono. Mi alzo dal letto sistemando i libri e facendomi una coda.
"Apri" urla Cameron fuori dalla porta "Mi mancavi" mi bacia dopo essere entrato.
Non apro bocca, deve capire che non può sparire così.
"Avevo delle cose da fare" dice capendo perché sono arrabbiata
"Cosa?" Chiedo
"Ieri Tyler si è messo nei casini con uno del bar e ci ha chiamati, solo che quando siamo arrivati era già andato via e siamo stati tutta la sera a cercarlo, gli aveva rubati dei soldi perché Tyler aveva un debito con lui" spiega. Quando è successo? Ieri ero lì, forse appena sono andata via.
"E voi cosa c'entrate?" Chiedo ancora non capendo
"Lui non poteva lasciare il bar allora l'abbiamo inseguito per farci ridare i soldi, e poi quando l'abbiamo trovato c'è voluto per convincerlo, ma non ci siamo riusciti" spiega "E oggi non ti ho risposto perché eravamo ancora con lui in un posto dove non prendeva molto" aggiunge
"Okay" mi limito a dire. So che dovrei fidarmi ma a volte quando mi racconta le cose mi vengono dei dubbi, forse perché la nostra relazione è stata sempre composta da bugie da parte di entrambi.
"Chiedi a Henry, di lui ti fidi" sbuffa
"Mi fido pure di te" dico infastidita
"Comunque, come stai?" Mi chiede
"Bene, ho studiato" gli dico indicando i libri
"Che brava, io ho degli esami la prossima settimana ma non ho aperto libro" fa spallucce
"Per forza, usi il tempo per altre stronzate" dico pentendomene dopo
"Quelle stronzate sono importanti" spiega
"L'Università no?" Chiedo
"Si, infatti ora mi aiuti a studiare" dice lasciandomi un bacio e mettendosi a sedere.
Passiamo così il resto delle giornata, lo aiuto a studiare e ordiniamo delle pizze quando la fame inizia a farsi sentire. Ero arrabbiata con lui ma sa sempre come farsi perdonare. Pure se studiare tutte queste ore di fila non è così divertente, con lui lo è stato.
"Basta" dice stremato
"Non hai imparato nemmeno la metà delle cose che ci saranno all'esame" dico alzandomi e mettendo apposto
"Continueremo" dice.
Mi ricordo del coglione che è venuto ieri e glielo dico subito.
"Ieri è venuto quel idiota per Roxy" dico rimettendomi a sedere
"Nella tua camera?" Chiede
"Si, al telefono non possiamo parlare" gli ricordo
"E sei stata sola nella stanza con un quasi criminale?" Si fa serio
"Si ma tranquillo, mi ha solo detto la sua stupida soluzione ed è andato" dico cercando di farlo stare tranquillo
"Qual è?" Chiede dopo un sospiro
"Dice che disinfetterà le forbici e userà delle procedure che saranno tranquille per non far scoprire alla polizia che le aveva lui e che le ha pulite" dico ripensando a quanto sia stupida questa soluzione
"Che coglione" dice Cameron
"Lo so, qui finiremo dentro con lei te lo dico io" sbuffo
"Devo cercare di mettermi in contatto con lui" dice
"E come? Non possiamo parlare al telefono" spiego
"Infatti, ma non saprei dove cercarlo" dice. I mille pensieri ritornano nella mia mente e sono in confusione totale.
"Ha detto di avere delle procedure giuste, ha avuto a che fare spesso con queste cose" spiego
"Un coglione in quel modo secondo te può fare qualcosa di giusto?" Replica
"No" dico dopo averci pensato. Parliamo un altro po' e Cameron mi dice che lo troverà in qualche modo.
"Dormirei qua, ma devo stare con Henry, da quando ha litigato con Jennifer è più aggressivo" mi spiega. Effettivamente l'ho sentito poco in questi giorni, penso che lo chiamerò.
"Va bene, salutamelo" dico e dopo un lungo bacio se ne va. Non ho molto sonno, così mando un messaggio a Yuri perché starà sicuramente lavorando e non lo voglio disturbare con una chiamata. Bussano alla porta. Chi è ora?.
Vorrei urlare per sapere chi è ma non posso visto che è tardi. Apro solo poco la porta e vedo Marcos, in brutte condizioni.
Lo faccio entrare preoccupata.
"Che è successo?" Gli chiedo facendolo sedere.
È ubriaco e ha dei segni sulla faccia.
"Ero a ballare con Brian" mi spiega e non riesce a dire altro. Da quando Marcos si ubriaca così?.
"E questi?" Chiedo indicando dei segni rossi nella guancia
"Ho litigato con un mio amico, Nicholas, ricordi?" Biascica. Mi ricordo di lui, parlammo di Cameron alla festa.
Vorrei fargli altre domande ma capisce che non è la situazione adatta, chiamerò Brian. Prendo un panno e lo bagno con acqua fresca e poi glielo appoggio sulla fronte.
"Perché sei venuto qua?" Chiedo ma quando non ricevo riposata e mi giro noto che si è addormentato. E ora? Non posso lasciare che dorma qua, a me non dà fastidio ma a Cameron molto. Chiamo Brian.
"Sii?" Urla biasciando
"Dove sei?" Gli chiedo
"Mi diverto" dice e capisco che è ancora alla festa
"Hai lasciato tornare Marcos da solo?" Mi arrabbio
"Non mi sono nemmeno accorto che è venuto via da qui" ride. Non ho parole.
Stacco, parlare con degli ubriachi è inutile. Lascio Marcos riposare e visto che il letto di Roxy è libero mi metto lì. Dovrò dire la verità a Cameron ma spero che non se la prenda. Pure se con fatica mi addormento.
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Ti odio ma ti amo
RomanceChanel Seyfried e Cameron Dallas. Lei una preda difficile, lui invece molto facile. Tutti e due con un passato brutto. Chanel si trasferisce all'Università di Washington e incontrerà lui, che la farà dannare giorno dopo giorno, ma anche innamorar...