Capitolo 51

666 23 8
                                    

Chiamo Henry per sapere dov'è. Voglio parlargli di questa cosa che andrò a lavorare da Tyler.
"Pronto" risponde
"Ehi, disturbo?" Domando
"Non disturbi mai" dice facendomi spuntare un sorriso
"Ti voglio parlare di una cosa, dove sei?"
"Incontriamoci al mio posto" dice riferendosi al posto dietro l'Universita dove si solito va a fumare con il gruppo
"Okay, arrivo" dico e stacco.
Passo a salutare prima Matthew. Ultimamente gli arrivi qui sono tanti, ogni giorno entrano almeno 20 nuovi studenti, sicchè ha molto da fare, questo ci porta a vederci di meno, ma quando c'è bisogno ci siamo sempre l'un per l'altro.
"Ehi" lo spavento da dietro
"Cavolo Chanel" dice mettendosi una mano sul cuore per lo spavento
"Non te le prendi mai delle ferie? Mi manchi" dico sbuffando
"Il prima possibile, e ti porto nella mia città, è qua vicino" dice appoggiandosi al muro
"Allora non vedo l'ora" sorrido eccitata al pensiero.
Parlerò anche a lui del lavoro ma non ora, ha troppo da fare.
Lo saluto ricordandogli che domenica si va a vedere un film e mi avvio.
Dopo 5 minuti arrivo. Ma Henry ancora non c'è. Sicuramente era in qualche locale a fare affari di droga, o insomma mettersi nella merda. Tiro il telefono fuori dalla tasca della giacca e chiamo Melissa. Mi manca davvero Yuri, voglio vederlo al più presto.
"Ehi" risponde dopo un po'
"Ciao, come va?" Chiedo
"Come sempre. Ti avrei chiamato entro stasera. Stamani sono andata a trovare Yuri, sta bene. Ho parlato con la polizia e mi ha detto che uscirà tra 3 giorni" mi informa e sento una felicità addosso che vorrei urlare.
"È una notizia bellissima. Pensavo non l'avrebbero fatto più uscire" dico felice. Oggi è la giornata delle buone notizie.
"Invece no. Hanno detto che 3 settimane bastano. Però sarà tenuto sotto controllo da vari agenti" mi informa. È stronzo da dire, ma mi fa piacere che sarà controllato da qualcuno almeno eviterà casini.
"È giusto così, mi raccomando appena esce digli di chiamarmi"
"Sarà la prima cosa che farà" dice pure lei felice. Ci salutiamo e per la prima volta dopo tanto mi sento bene. Lui è la mia vita, l'unica cosa rimasta della mia famiglia. Mi ha cresciuta e protetta, e per questo lo adoro. Anche se sbaglia sempre, fin da quando ero piccola, non potrò mai avercela con lui più di tanto.
"Scusa il ritardo" spunta Henry
"Nulla"
"Presumo sia una cosa bella" dice vedendo il mio sorriso
"Ho appena avuto una bellissima notizia. Ma non è di questo che ti voglio parlare" spiego. Ho un po' paura a dirglielo
"Va bene dimmi" dice accendendosi una sigaretta
"L'altro giorno sono andata alla ricerca di un lavoro per mantenermi meglio, e l'unico che ho trovato è stato al bar di Tyler" dico diretta
"Scherzi?" Contrae la mascella Henry
"No, ho bisogno di uno stipendio, e lui è l'unico che me lo può dare" cerco di spiegare
"Non puoi lavorarci, è troppo pericoloso. Ogni giorno ci sono risse là dentro. È tenuto sotto controllo dalla polizia" dice. Per un momento vorrei cambiare idea ma ho davvero bisogno di essere più indipendente, non potrà pagarmi sempre tutto Yuri, basta.
"Non preoccuparti, non mi farò coinvolgere in nulla e staró nel mio" lo calmo
"Verrò spesso, per assicurarmi che nessuno ti metta in mezzo" dice e sorrido
"Non ce ne bisogno" dico cercando di fargli capire che me la so cavare da sola
"Invece si, fidati. E cerca di non farlo sapere a Cameron, non te lo permetterebbe mai" dice facendomi sentire qualcosa allo stomaco. Non me lo permetterebbe? Mica sono sua figlia. Faccio quello che voglio e lui deve starne fuori.
"A Cameron non deve importare ciò che faccio" dico dura
"Smettila Chanel. Quando fate così siete odiosi" alza gli occhi al cielo
"Odiosi? È lui che mi ha trattata da scema davanti a metà università" mi lamento
"Ma aveva ragione" dice e faccio fatica a respirare.
Quindi ho davvero provato ad andare oltre con lui? Da una parte vorrei prendermi a schiaffi, dall'altra sono stupita che lui non me l'abbia permesso.
"Ero ubriaca" dico cercando di nascondere l'imbarazzo per quello che ho fatto
"Maggior parte delle cose che si fanno da ubriachi sono cose che desideriamo" dice facendomi preoccupare ancora di più.
"Okay, basta" dico pensando a quanto sono stata stupida
"Quando inizi il turno?" Mi chiede
"Tra due ore" lo informo
"Ti accompagno io" dice spengendo la sigaretta
"Tranquillo vado sola"
"Non pensarci nemmeno" dice puntandomi il dito contro "A dopo" dice andando via.
Ma sembro una bambina di 3 anni che non sa fare le cose da sola? Okay che si preoccupa per me, ma ho la patente per andarci e le palle di lavorarci.
"Rompipalle" urlo mentre va via.
Mi metto a sedere anche se non mi piace questo posto. Mi ricorda quello che è successo con Liam. Ma cerco di essere forte e non pensare.
Guardo il vuoto e penso.
Mi sento così scema per aver provato a fare qualcosa con Cameron. Mi ha stupito il fatto che lui mi abbia respinto, non è da lui fare certe cose. Ubriache o non ubriache se ha due tette e una vagina di solito non ci pensa due secondi a farle divertire. Okay con me forse è diverso, ma non pensavo così tanto. Avrei voluto conoscerlo ancora più profondamente, ho scoperto cose di lui in questi due mesi che non pensavo potesse avere. Ricordo quando mi portó al laghetto, dove lui si rifugiava da piccolo, e mi raccontó tutte quelle cose sui suoi genitori, ogni volta che lo guardo vorrei chiedergli di raccontarmi della sua famiglia per capire, ma voglio che lo faccia da solo, so che toccherei il suo punto debole e non voglio. Ma ho pure ricordi brutti. Come quando per salvare Henry mi chiuse in camera sua e scoprì così rivoltanti. Quelle foto, non me le scorderò mai. Ho ancora tanto da scoprire di lui. L'ho visto migliorato con me, ma so che in realtà è il Cameron di sempre e il giorno dopo la festa me l'ha dimostrato. Il problema è chi mi manca, non ci parliamo da qua quel giorno, l'ho rivisto quando è successo il casino con Andrew ma non ha nemmeno avuto il coraggio di aprire bocca. Pure se sono arrabbiata spero di parlarci il prima possibile. Cerco di scacciare i pensieri e mi alzo. Sentendo la fame vado a mensa.
Mi metto a sedere al solito tavolo e accanto a me viene Roxy.
"Ehi, ti ho chiamata ieri sera ma non mi hai risposto. Sei riuscita a trovare posto?" Chiede
"Si, mi ha ospitato un mio amico" la informo "Tu?" Chiedo bevendo un sorso di acqua.
"Ero ad una festa a casa di un mio amico con Cameron e quando ho saputo siamo restati a dormire lì" dice e l'acqua mi va di traverso. Iniziò a tossire come se stessi per soffocare.
"Chanel, tutto bene?" Mi picchietta dietro la schiena Roxy. Mi riprendo e sono immobilizzata. Non credo a quello che ho appena sentito. Cameron ha dormito con Roxy? Non è vero, no può essere davvero successo. Ecco perché non si è preoccupato nemmeno di mandarmi un messaggio per sapere se era tutto okay, aveva da fare con lei. Non riesco a trattenere la rabbia.
"Tu e Cameron avete dormito insieme?" Chiedo cercando di non far notare l'incazzatura
"Si, perché?" Chiede confusa. A quell'affermazione mi sento bollire dentro. Se resto qua finisce male.
"No cosi" le sorrido fintamente "Io vado" la saluto e prima che possa ribattere esco da mensa. Devo trovare quel coglione, giuro questa volta mi ha persa davvero. Ed io che fino a 10 minuti fa stavo pensando a quanto mi mancava. Esco fuori e lo vedo arrivare con il suo gruppo. Vado verso di loro con passo svelto. Quando mi ritrovo lì davanti, non lo guardo nemmeno, lo prendo per un braccio e lo trascino più lontano possibile per non dare spettacolo.
"Ciao anche a te" dice facendo il simpatico
"Sei una testa di merda" urlo spingendolo "Ti è bastato discutere con me per andare a dormire nello stesso letto con Roxy?" Tiro fuori tutta la rabbia. Sono davvero furiosa.
"Chan-" sta per dire ma lo interrompo
"Chanel un cazzo. Fai schifo. Ora capisco perché non ti sei nemmeno preoccupato di sapere come stavo, avevi da fare con quella stronza. Ed io che fino a 10 minuti fa ero seduta su un fottuto muretto a pensare quanto ti amo" lo spingo con tutte le mie forze e le lacrime rigano il mio viso. Non so nemmeno io cosa sto facendo e dicendo, è la rabbia a parlare. Lascio spazio a lei.
"A quanto mi ami? Scherzi vero? Mi tratti di merda ogni fottuto giorno, ti vesti da troia per venire alle feste, cerchi di limonare con il mio migliore amico, stai sempre con quel coglione di Marcos, mi nascondi che conosci Andrew Chels, e non vado avanti o si fa notte" sbraita a due centimetri da me.
"Ma non ho mai dormito con un ragazzo nello stesso letto" sussurro con il viso ormai bagnato di lacrime
"Ci hai scopato?" Chiedo prima di farlo parlare "Gli hai messo la faccia nelle mutande come fai con le altre?" Chiedo guardandolo fisso negli occhi. Non ho nemmeno più le forze di urlare.
"No Chanel, non sparare cazzate. Siamo restati lì a dormire perché sapevo che non vi facevano entrare nel dormitorio, ma non è successo un cazzo" mi spiega. Resto zitta e lo guardo negli occhi. So che è stupido fare queste scenate, non stiamo insieme e ognuno dovrebbe fare quello che vuole, ma nel nostro caso è diverso. Ci amiamo troppo per permettere che l'altra persona possa avere qualcosa con un'altra persona.
"Pensavo di poter ricostruire qualcosa con te" scuoto la testa guardando "Ma hai rovinato tutto"
"Vuoi dirmi che tu da quando ci siamo lasciati non hai mai dormito o parlato con qualcuno?" Urla Cameron
"Non urlarmi" dico. Odio quando mi alzano la voce.
"Urlo quanto cazzo mi pare. Rispondi, vuoi dirmi che hai fatto la santarellina?" Urla a due centimetri dalla mia faccia
"Qualunque ragazzo con cui ho parlato l'ho fatto portandoti rispetto anche se sapevo che non si stava più insieme. Non ho mai dormito con qualcuno, ho sempre avuto solo te in testa, ed è di questo che mi pento, che per colpa tua non ho potuto godermi questo mese con gente nuova" dico con tono duro
"Ah si? Quindi vuoi dirmi che con il tuo amico Marcos con cui hai scopato sul divanetto di un bar non hai fatto nulla?" Dice rosso di rabbia
"Non stavamo insieme quando è successo, non cercare di salvarti il culo. Hai sbagliato per l'ennesima volta. Quindi adesso fai pure il cazzo che vuoi con la tua amichetta, io con te non ho più nulla a che fare" dico pure se so che non è così perché lo amo tanto "E il mio amichetto Marcos, a differenza tua, mi è stato accanto" dico acida
"Stai facendo questa scenata di merda per nulla. Ho dormito insieme ad una ragazza e non è successo nulla. Questo dovrebbe farti riflettere. Sai pure tu che è difficile per me trovarsi in un letto con una ragazza e non fottermela, ma sai, pure io ti amo stronza, ecco perché non è successo nulla" dice con gli occhi lucidi.
"Però ci hai condiviso il letto, e sappiamo entrambi cosa hai passato con Roxy" dico innervosendomi
"Di che parli?" Dice quasi preoccupato
"Sto parlando del fatto che io non ho dormito nello stesso letto con il mio ex, tu si" continuo a piangere. Mi ha ferita troppo, il problema è che non riesco mai a levarmelo di torno, ci tengo tanto a lui.
"Basta non voglio più sentire nulla" dico quando sta per ribattere "Sei una delusione" dico sentendo dolore al petto. Mi giro per andare via ma mi prende per un braccio. Finiamo petto a petto. Ci guardiamo negli occhi pieni di dolore. Vorrei picchiarlo, ma non ho le forze nemmeno di offenderlo.
Appoggia la fronte sopra la mia. Vorrei staccarmi ma non riesco, cavolo. Mi faccio coraggio e mi stacco.
"Non posso permettermi di perderti" sussurra con dolore. Rimango zitta mentre lo guardo. I miei occhi non si vogliono staccare dai suoi.

Ti odio ma ti amoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora