Capitolo 16

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Mi vado a sedere su una panchina. Voglio stare un po' all'aria aperta. Estraggo il telefono dalla tasca e vedo che Henry mi ha inviato di nuovo un messaggio
-Dove sei?- mi chiede
-Fuori al prato, perché?-
Forse ho sbagliato a dirglielo, ora sicuramente viene, e sinceramente voglio starmene un po' sola. Non risponde più.
Decido di ascoltare la musica, una consolazione, così prendo le cuffie e l'attacco all'iphone. Dopo qualche minuto vedo Henry arrivare, lo sapevo.
"Ehi ragazzaccia" che razza di nomignolo è?
"Ciao"
"Tutto bene?" Chiede sedendosi accanto a me
"Si" dico senza guardarlo
"Sbaglio o mi hai perdonato? Sembra che mi vuoi ammazzare" non ha torto
"No, sono solo un po' giù" mento. Il punto è che non mi piace come si è rivolto a me, è stato stronzo. Io ho solo detto un mio parere, non mi sono azzardata ad offendere, se ho alzato le mani è perché era la mia unica difesa in quel momento.
"Che hai?"
"Nulla lascia perdere, devo andare" lo avverto
"Dai, resta un po' qua" mi scongiura "Stasera sono a cena con Cameron e il mio gruppo, vuoi venire?" per carità, sarebbe un dispetto a me stessa
"No, ho da fare" lo informo con un piccolo sorriso per non sembrare maleducata
"Ah si? Che fai di bello?" ma i cavoli sua mai
"Esco, niente di che" alzo le spalle. Vedo che sta per parlare ma prima che mi faccia altre domande, lo saluto e vado via.
Sembrerò maleducata, ma è stressante.
Entro nella stanza e Madison non c'è. Metto a caricare il cellulare e vado a farmi la doccia.
Quando esco mi asciugo i capelli che poi raccolgo in una crocchia disordinata, mi metto dei jeans e una felpa larga e torno in camera. Sono le 7 e fra poco vado da Matthew. Nel frattempo metto un po' apposto la camera. Noto una bustina di preservativo sul comodino, non immagino quante ce ne siano dentro.
Finisco di pulire e vedo che sono le 7.45 così mi avvio. Esco dal dormitorio femminile e vado in quello maschile, speriamo che non pensino male. Ho tutti gli occhi puntanti addosso quando entro, e sinceramente non capisco il motivo visto che le femmine possono entrare, dopo un certo orario.
"Dovete dirmi qualcosa per caso?" rompo il silenzio
"Non dovresti stare qui" dice un ragazzo
"Invece sì, nel foglio delle regole c'è scritto che possiamo entrare nel dormitorio opposto, quindi non rompere e guardate da un'altra parte" sarò antipatica, ma non sopporto  le persone che fissano senza un perché.
Arrivo davanti alla porta del mio amico, 204 e busso.
"Ehi eccoti, entra" mi accoglie con il sorriso
"Da quanto" scherzo
"Molto direi" ride "Hai ordinato le pizze?" mi chiede
"Si, dovrebbero arrivare fra poco" sono un po' in imbarazzo
"Okay. Che ne pensi di camera mia?" chiede lanciandosi sul letto
"Carina" sfodero un sorriso "La condividi con qualcuno?"
"No ma mi piacerebbe"
"Fosse per me, ti regalerei la mia compagna" dico distendendomi vicino a lui
"Dolce" ride.
Arrivano le pizze e Matthew va ad aprire.
"Finalmente" esclama
"Buon appetito" dico prendendo il primo spicchio
"Anche a te".

Ti odio ma ti amoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora